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L'Uso delle Parole

Quando ci si trova ad avere un litigio con una persona cara (famigliari, amici, compagn* ), non è mai una cosa piacevole.  Qualsiasi sia il fattore scatenante dell’accesa discussione, le parole che spesso usiamo, o che ci vengono rivolte, non corrispondono a ciò che realmente vorremmo esprimere.  Gli stati emotivi suscitati sono molteplici e non sempre riconoscibili nel momento del litigio. Per esempio, quando la rabbia prende il sopravvento potremmo non riconoscerne l’immediata l’intenzione, ma genera un flusso di parole che ne genera altre, fino, nei casi più gravi, a perdere il controllo di ciò che si dice. Ma è davvero sempre così? Davvero si “perde il controllo” di ciò che si dice? Oppure il litigio si trasforma in un pretesto per dire ciò che si pensa realmente? Vecchi rancori, questioni apparentemente risolte, riemergono in quel contesto, come se fossero il vero motivo del litigio. Dunque si potrebbe pensare che il fattore scatenante possa essere un semplicissimo (e a vol
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Riflessioni di settembre: chi cambia e chi sale!

In un mondo dove tutto cambia continuamente, tu hai una malattia che cambia continuamente. Complimenti! Sei perfettamente in armonia con il cosmo, non c'è che dire! Certo, mi dirai, ma chi dice che il costante cambiamento sia positivo? Basti pensare alla tecnologia e alle cose che ti permette di fare adesso, come leggere questo post sul tuo smartphone, magari mentre ti stai rilassando sul divano. Potresti pensare alla medicina, grazie alla quale sono state debellate malattie prima mortali e ci rende tutti, più o meno, "recuperabili". Noi affetti da sclerosi multipla, esperti in "recuperi" tutto l'anno! Sono reduce dall'ennesima ricaduta, ma dopo diciotto anni di malattia ci sta. Prima o poi si recupera, è quasi sempre stato così. Saranno anche gli acciacchi dell'età, ma ora la malattia sento.  Non intendo, dolori, torpori, tremori, stanchezza, deficit della vista... questi si sa, fanno parte del corredo. Intendo un sentire addosso, come se avessi u

Si riparte da dove ci siamo lasciati

Si riparte da dove ci siamo lasciati. La CCSVI: i suoi sintomi posso essere migliorati dall'angioplastica venosa? Nella settima edizione del convegno scientifico #VerticaleSolidale , tenutosi a San Vito di Cadore (Belluno) gli scorsi 7 e 8 luglio, grazie al prezioso contributo del professor Zamboni e del dottor Salvi, sono stati esposti i nuovi dati dello studio Brave Dreams. Studio sottopotenziato, ma che ha dato dei risultati importanti. Vi lascio qui  un articolo riepilogativo del convegno. Qui  il video completo del convegno. Ben ritrovati! Sarah Photo Credit:  www.fondazioneilbene.org We start from where we left off. CCSVI: can its symptoms be improved by venous angioplasty? In the seventh edition of the scientific conference #VerticaleSolidale, held in San Vito di Cadore (Belluno) last 7 and 8 July, thanks to the precious contribution of Professor Zamboni and Dr. Salvi, the new data of the Brave Dreams study were exposed. Sub-controlled study, but t

CCSVI: possono i sintomi dell'insufficienza venosa cronica cerebrospinale essere migliorati dall'angioplastica venosa?

Lo scopo dello studio è stato quello di raccogliere i risultati di 366 pazienti cronici affetti da insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) che sono stati regolarmente controllati  dopo aver effettuato l'angioplastica venosa dopo la diagnosi per CCSVI. Le procedure sono state tutte eseguite con la stessa apparecchiatura e nello stesso centro I pazienti sono stati divisi in tre gruppi in base alla gravità di sclerosi multipla (SM): 264 recidivante-remittente (RR) (72%): 179 femmine (67.8%) e 85  maschi (32,2%); 62 secondaria progressiva (SP) (17%): 37 femmine (59,7%) e 25 maschi (40,3%) ; 40 primaria progressiva (PP) (11%): 22 (55%) di sesso femminile e 18 (45%) maschi. Una base di dati ha rivelato undici disturbi e sintomi più frequenti, insieme alla capacità di lavoro, ed è stato mantenuto un  up-to-date ad ogni controllo al fine di creare un rapido questionario di valutazione sui diversi sintomi  di CCSVI  in 4 anni di follow-up. I sintomi erano: diplopia, stanchezza,

Sclerosi Multipla: l'allattamento al seno porta benefici per le madri con SM

Nel corsi degli ultimi 60 anni sono cambiate diverse osservazioni riguardo la sclerosi multipla. La National MS Society descrive come, fino al 1950, le donne con SM sono state invitate a non rimanere incinta, nella convinzione che la malattia peggiorerebbe di conseguenza. Al contrario, la maggior parte della ricerca ora mostra non solo che questo non è vero, ma indica una riduzione delle recidive durante la gravidanza, soprattutto nel secondo e terzo trimestre. In effetti, il concepimento, la gravidanza e il parto non sembrano essere colpite da SM. D'altra parte, la possibilità di recidiva nei primi 6 mesi dopo il parto è ben documentato. Durante la gravidanza, il corpo produce un aumento dei livelli di corticosteroidi e proteine ​​che agiscono come immunosoppressori naturali. Dopo il parto, questi benefici naturali sono ridotti e gli ormoni tornano ai livelli di pre-gravidanza - che contribuiscono a una serie di effetti, tra cui, per le donne con SM, una probabilità del 2

Sclerosi Multipla: chiropratica "upper cervical" su pazienti con CCSVI

E’ stato pubblicato sulla rivista scientifica Annali Italiani di Chirurgia uno studio intitolato “Preliminary results after upper cervical chiropractic care in patients with chronic cerebro-spinal venous insufficiency and multiple sclerosis” (Risultati preliminari dopo chiropratica Upper Cervical su pazienti con insufficienza venosa cronica cerebro-spinale e sclerosi multipla). Lo scopo dello studio era quello di valutare i risultati clinici e radiografici della cura chiropratica Upper Cervical attraverso le correzioni di C1-C2 su pazienti con insufficienza venosa cronica cerebro-spinale (CCSVI) e sclerosi multipla (SM). E’ stato studiato un campione di 77 pazienti prima e dopo il trattamento chiropratico. Il protocollo del trattamento Chiropratico specifico per C1- C2 è durato quattro mesi. Da un punto di vista emodinamico i pazienti sono stati divisi in 3 tipi: Tipo 1 – puramente vascolare con anomalie endovenose; Tipo 2 – “meccanico” con sindrome compressiva venosa; Tipo 3 – misto

Sclerosi Multipla: scoprite quanto le case farmaceutiche hanno pagato i neurologi americani

Molto probabilmente al mio vecchio neurologo ho regalato la barca a vela (il Rebif fa i suoi effetti, eh..) Articolo del 30 agosto 2015 di Alessandro Rasman preso da  mediterranews.org di Joan Beal (CCSVI in Multiple Sclerosis – USA) Vi siete mai chiesti con quanti soldi le case farmaceutiche stanno pagano i neurologi? Avete mai pensato che ricevere denaro dalle case farmaceutiche e successivamente raccomandare ai propri pazienti trattamenti e studi clinici forse potrebbe essere un CONFLITTO DI INTERESSI ? Beh, non siete i soli. Grazie all’Affordable Care Act negli Stati Uniti, i pagamenti delle farmaceutiche ai medici sono adesso documentati su un sito web di facile accesso: Pro Publica’s Dollars for Docs https://projects.propublica.org/docdollars/ Ecco alcuni dei migliori specialisti della SM negli Stati Uniti, e qui ci sono i loro numeri impressionanti di $$$ per il 2014.8 Questo denaro rappresenta alcuni, ma non tutti, i compensi per consulenze versati dalle case far