In un mondo dove tutto cambia continuamente, tu hai una malattia che cambia continuamente. Complimenti! Sei perfettamente in armonia con il cosmo, non c'è che dire!
Certo, mi dirai, ma chi dice che il costante cambiamento sia positivo? Basti pensare alla tecnologia e alle cose che ti permette di fare adesso, come leggere questo post sul tuo smartphone, magari mentre ti stai rilassando sul divano. Potresti pensare alla medicina, grazie alla quale sono state debellate malattie prima mortali e ci rende tutti, più o meno, "recuperabili". Noi affetti da sclerosi multipla, esperti in "recuperi" tutto l'anno!
Sono reduce dall'ennesima ricaduta, ma dopo diciotto anni di malattia ci sta. Prima o poi si recupera, è quasi sempre stato così. Saranno anche gli acciacchi dell'età, ma ora la malattia sento. Non intendo, dolori, torpori, tremori, stanchezza, deficit della vista... questi si sa, fanno parte del corredo. Intendo un sentire addosso, come se avessi un persona di 50 kg sulla schiena, sul collo, sulle spalle, da portare come uno zaino da trekking! So di essere una donna piuttosto fortunata: sono fisicamente e mentalmente autonoma e so che questo fa la differenza.
E la vedo: quando mi guardo allo specchio, quando mi infilo i pantaloni o metto le scarpe, quando ho un'uscita, quando parlo, anche quando scrivo. Nel quotidiano. Sento costantemente la sua presenza. Se non ci sono rumori, il rumore lo fai lei. Rimane, ahimè, una presenza fissa.
Forse non è il cambiamento che mi accomuna al mondo, quanto la costanza con cui cambiano le cose continuamente. Non so se il costante cambiamento sia positivo. Oggi sono positiva, domani non lo so. Ma so che oggi ho la sclerosi multipla, domani anche. Riconosco che quando la malattia mi costringe a fermarmi, mi dà la possibilità di pensare - basta pensare!!troppo pensare!! -- domani? starò bene? mi alzerò dal letto? camminerò? -, come ha predominato 18 anni fa alla diagnosi. Poi tutto scorre, tutto si sopporta e, ancora una volta risalendo la china, ci si scopre invincibili. So di essere predisposta per quel mondo dove tutto cambia continuamente.
Consapevole di questo, riparto nuovamente con le mie avventure terrestri!
E se ogni tanto la malattia vuole scordarsi di me - di tutti noi - che lo faccia pure!
Ne sarò ben felice.
Sarah
Certo, mi dirai, ma chi dice che il costante cambiamento sia positivo? Basti pensare alla tecnologia e alle cose che ti permette di fare adesso, come leggere questo post sul tuo smartphone, magari mentre ti stai rilassando sul divano. Potresti pensare alla medicina, grazie alla quale sono state debellate malattie prima mortali e ci rende tutti, più o meno, "recuperabili". Noi affetti da sclerosi multipla, esperti in "recuperi" tutto l'anno!
Sono reduce dall'ennesima ricaduta, ma dopo diciotto anni di malattia ci sta. Prima o poi si recupera, è quasi sempre stato così. Saranno anche gli acciacchi dell'età, ma ora la malattia sento. Non intendo, dolori, torpori, tremori, stanchezza, deficit della vista... questi si sa, fanno parte del corredo. Intendo un sentire addosso, come se avessi un persona di 50 kg sulla schiena, sul collo, sulle spalle, da portare come uno zaino da trekking! So di essere una donna piuttosto fortunata: sono fisicamente e mentalmente autonoma e so che questo fa la differenza.
E la vedo: quando mi guardo allo specchio, quando mi infilo i pantaloni o metto le scarpe, quando ho un'uscita, quando parlo, anche quando scrivo. Nel quotidiano. Sento costantemente la sua presenza. Se non ci sono rumori, il rumore lo fai lei. Rimane, ahimè, una presenza fissa.
Forse non è il cambiamento che mi accomuna al mondo, quanto la costanza con cui cambiano le cose continuamente. Non so se il costante cambiamento sia positivo. Oggi sono positiva, domani non lo so. Ma so che oggi ho la sclerosi multipla, domani anche. Riconosco che quando la malattia mi costringe a fermarmi, mi dà la possibilità di pensare - basta pensare!!troppo pensare!! -- domani? starò bene? mi alzerò dal letto? camminerò? -, come ha predominato 18 anni fa alla diagnosi. Poi tutto scorre, tutto si sopporta e, ancora una volta risalendo la china, ci si scopre invincibili. So di essere predisposta per quel mondo dove tutto cambia continuamente.
Consapevole di questo, riparto nuovamente con le mie avventure terrestri!
E se ogni tanto la malattia vuole scordarsi di me - di tutti noi - che lo faccia pure!
Ne sarò ben felice.
Sarah
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