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Visualizzazione dei post da giugno, 2014

Sclerosi Multipla: la stanchezza cronica è il sintomo dell’insufficienza venosa associata alla sclerosi multipla?

Articolo del 19 giugno 2014 La stanchezza cronica (CF) colpisce gravemente i pazienti con sclerosi multipla (SM), ma la sua patogenesi rimane sfuggente e l’efficacia dei trattamenti disponibili è modesta. Abbiamo voluto valutare l’effetto sulla CF della dilatazione palloncino delle lesioni stenosanti che interessano le principali vene extracraniche che rappresentano l’insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI), una condizione fortemente associata alla SM. Trentuno pazienti consecutivi con SM (16 uomini, età 46,2 + / -9,4 anni) con associata CCSVI e CF sono stati sottoposti a procedura endovascolare. La stanchezza è stata valutata utilizzando la scala di gravità della fatica (FSS) e la scala modificata dell’impatto della fatica (MFIS) al basale (T0) e uno (T1), sei (T6) e dodici (T12) mesi dopo la procedura. Nei pazienti ambulatoriali (N = 28), la mobilità è stata valutata utilizzando il test del cammino in sei minuti a T0 e T1. I risultati e i punteggi della MFIS sono sensibi

Sclerosi multipla: nuove indicazioni per fingolimod

Articolo del 19 giugno 2014 Potrà essere usato in tutti i pazienti adulti che non hanno risposto alla terapia con un qualsiasi Disease-Modifying Therapy Dando seguito al parere per il Comitato per i Medicinali per Uso Umano, la Commissione Europea ha approvato l’allargamento delle indicazione per fingolimod nella sclerosi multipla recidivante-remittente fino a includere i pazienti adulti che non hanno risposto alla terapia con un qualsiasi Disease-Modifying Therapy. Al momento dell’approvazione da parte dell'Unione Europea nel 2011 l’indicazione di fingolimod riguardava pazienti adulti affetti da sclerosi multipla recidivante-remittente altamente attiva che non avevano risposto al trattamento con beta-interferoni, o che soffrivano di una forma di sclerosi multipla grave e a rapida evoluzione. «L’approvazione da parte della Commissione Europea dell’allargamento dell'indicazione di fingolimod è una buona notizia per noi specialisti perché ci consente di avere a dispos

Metodo Zamboni: un nuovo prototipo di stent progettato per gli impianti venosi

Articolo del 14 giugno 2014 preso da  mediterranews.org Secondo alcuni ricercatori italiani dell’Hesperia Hospital di Modena, l’ostruzione venosa a livello ileocavale in entrambe le forme, primarie e secondarie, è una causa importante di insufficienza venosa cronica. Un nuovo approccio terapeutico per questa patologia è emerso con l’introduzione di procedure di stenting che si sono rivelate efficaci, portando a buoni risultati a lungo termine. Tuttavia, attualmente la maggioranza degli stent impiantati sono stati progettati per gli impianti arteriosi e questo può rappresentare un limite in particolari distretti. Lo scopo di questo veloce studio preliminare era di verificare la realizzabilità e la sicurezza di un nuovo stent appositamente progettato per gli impianti venosi nei vasi. E’ stata valutata la sicurezza e la capacità di due stent in nichel-titanio intrecciati ad auto-espansione (Jotec GmbH, Hechingen, Germania) appositamente progettati per protesi endovascolari nelle vene. I

Salute: i rapporti tra medici e case farmaceutiche. Ecco perché i medici non dovrebbero accettare denaro da parte dell’industria farmaceutica

Articolo dell'11 giugno 2014 preso da  mediterranews.org E’ stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Neurology Clinical Practicedell’American Academy of Neurology un interessante articolo intitolato “I rapporti tra medici e case farmaceutiche. Ecco perché i medici non dovrebbero accettare denaro da parte dell’industria farmaceutica“. Secondo il Prof. Carl Elliott, docente del Centro di Bioetica dell’Università del Minnesota, se abbiamo imparato qualcosa in un decennio pieno di litigi, è che l’industria farmaceutica paga la stragrande maggioranza dei medici per una semplice ragione: per commercializzare i loro farmaci. E perché avremmo dovuto pensare il contrario? Le case farmaceutiche non sono organizzazioni di beneficenza. Esse non sono imprese di formazione, o di filantropia, o di assistenza ai poveri, o anche, cerchiamo di essere onesti, di cura della salute. La loro attività è quello di produrre e vendere farmaci. Diversamente dalla maggior parte di qualsiasi altr