Dietro alle malattie autoimmuni, come per esempio il lupus, la sclerosi multipla, l’artrite reumatoide, il diabete mellito insulino-dipendente, il morbo di Chron e così via, ci potrebbe essere il microbioma intestinale. Per microbioma, secondo la definizione che ne dà la Treccani, s’intende “l’insieme dei microrganismi, dei loro genomi e delle interazioni ambientali che questi stabiliscono in un dato ambiente”.
Questo microbioma, così come emerso da diverse ricerche, sarebbe in grado di influenzare il genoma umano, tanto che ha portato gli scienziati a ipotizzare che sue modificazioni possano, nel tempo, essere causa dell’espressione o meno di geni che possono a loro volta portare alla malattia.
Se dunque sono stati nel tempo identificati numerosi fattori di rischio che contribuiscono allo sviluppo delle malattie autoimmuni, ora gli scienziati si stanno concentrando sul ruolo dei batteri nel tratto gastrointestinale nello stimolare l’infiammazione nel sistema nervoso centrale e attivare citochine immunostimolanti. Così come l’impatto che potrebbero avere altri segnali chimici legati allo stress cellulare.
A tale proposito sono da poco stati pubblicati due articoli revisionali che sono parte di un focus su “Cytokines in Neuroinflammation and Immunity” in un numero speciale del Journal of Interferon Research & citochine (JICR), una pubblicazione peer-reviewed di Mary Ann Liebert, Inc.
Qui, Kiel Telesford e Lloyd Kasper della Geisel School of Medicine alla Dartmouth University (Libano, NH) e Javier Ochoa-Reparaz, University of California-Santa Barbara, descrivono e le tre caratteristiche principali del microbioma intestinale correlate all’attività delle cellule immunitarie e la produzione di citochine che possono essere pertinenti per suscettibilità alle e al trattamento delle malattie autoimmuni come la sclerosi multipla.
Nell’articolo “Gut Commensalism, Cytokines, and Central Nervous System Demyelination”, gli autori fanno notare che la nostra comprensione della biologia del microbioma intestinale e il potenziale immunoregolatorio di batteri e parassiti nell’intestino è ancora agli albori.
Nell’articolo Review “Interferons, Signal Transduction Pathways, and the Central Nervous System”, invece, i dottori Shreeram Nallar e Dhan Kalvakolanu – Università del Maryland School of Medicine, Baltimora – esplorano in dettaglio le ultime ricerche che mirano al ruolo delle citochine, e in particolare gli interferoni, nel contribuire allo sviluppo di malattie che colpiscono il sistema nervoso centrale. Gli autori discutono i potenziali effetti di un eccesso o della mancanza di interferoni, gli effetti infiammatori delle citochine e le nuove strategie terapeutiche di ricerca.
Il dott. Thomas A. Hamilton, PhD, Presidente, Dipartimento di Immunologia, Cleveland Clinic Foundation, Ohio e caporedattore del Journal of Interferon Research & citochine, commenta: «Le comunicazioni tra la comunità microbica nell’intestino e il sistema immunitario dell’ospite è volta a essere notevolmente complessa e rischia di avere un impatto su molti aspetti della salute e della malattia».
Con questa nuova visione del ruolo del microbioma intestinale sarà forsepossibile dare una altrettanto nuova spiegazione per lo sviluppo delle malattie autoimmuni e, perché no, trovare una nuova via di trattamento e cura. In questo caso sono in molti ad augurarselo.
Fonte: www.lastampa.it
Behind the autoimmune diseases, such as lupus, multiple sclerosis, rheumatoid arthritis, diabetes mellitus, insulin-dependent, the Chron's disease and so on, there may be the gut microbiome. For microbiome, according to the definition given by the Treccani, means "the set of micro-organisms, their genomes and environmental interactions that determine these in a given environment."
This microbiome, as it emerged from various research, would be able to influence the human genome, so that led scientists to speculate that its modifications can, in time, be due to the expression or less of genes that can in turn lead to the disease.
If, therefore, were in time identified several risk factors that contribute to the development of autoimmune diseases, now scientists are focusing on the role of bacteria in the gastrointestinal tract to stimulate inflammation in the central nervous system and activate immune-stimulating cytokines. As well as the impact it may have other chemical signals related to cellular stress.
In this regard have recently been published that revisional two articles are part of a focus on "Cytokines in Neuroinflammation and Immunity" in a special issue of the Journal of Interferon & Cytokine Research (JICR), a peer-reviewed publication of Mary Ann Liebert, Inc.
Here, Kiel Telesford and Lloyd Kasper of Geisel School of Medicine at Dartmouth University (Lebanon, NH) and Javier Ochoa-Reparaz, University of California-Santa Barbara, and describe the three main features of the gut microbiome related to the activity of immune cells and the production of cytokines that may be relevant to susceptibility to and treatment of autoimmune diseases such as multiple sclerosis.
In the article "Gut Commensalism, Cytokines, and Central Nervous System demyelination," the authors point out that our understanding of the biology of the gut microbiome and the immunoregulatory potential of bacteria and parasites in the gut is still in its infancy.
Review In the article "interferons, Signal Transduction Pathways, and the Central Nervous System", however, the doctors Shreeram Nallar and Dhan Kalvakolanu - University of Maryland School of Medicine, Baltimore - explore in detail the latest research aimed at the role of cytokines, and in particular interferons, in contributing to the development of diseases that affect the central nervous system. The authors discuss the potential effects of an excess or lack of interferons, the effects of inflammatory cytokines and new therapeutic strategies search.
The dr. Thomas A. Hamilton, PhD, Chairman, Department of Immunology, Cleveland Clinic Foundation, Ohio and editor of the Journal of Interferon & Cytokine Research, comments: "The communications between the microbial community in the gut and the immune system of the host is to be remarkably complex and is likely to have an impact on many aspects of health and disease. "
With this new vision of the role of the gut microbiome forsepossibile will give an equally new explanation for the development of autoimmune diseases and, why not, find a new way of treatment and care. In this case there are many who hope so.
Questo microbioma, così come emerso da diverse ricerche, sarebbe in grado di influenzare il genoma umano, tanto che ha portato gli scienziati a ipotizzare che sue modificazioni possano, nel tempo, essere causa dell’espressione o meno di geni che possono a loro volta portare alla malattia.
Se dunque sono stati nel tempo identificati numerosi fattori di rischio che contribuiscono allo sviluppo delle malattie autoimmuni, ora gli scienziati si stanno concentrando sul ruolo dei batteri nel tratto gastrointestinale nello stimolare l’infiammazione nel sistema nervoso centrale e attivare citochine immunostimolanti. Così come l’impatto che potrebbero avere altri segnali chimici legati allo stress cellulare.
A tale proposito sono da poco stati pubblicati due articoli revisionali che sono parte di un focus su “Cytokines in Neuroinflammation and Immunity” in un numero speciale del Journal of Interferon Research & citochine (JICR), una pubblicazione peer-reviewed di Mary Ann Liebert, Inc.
Qui, Kiel Telesford e Lloyd Kasper della Geisel School of Medicine alla Dartmouth University (Libano, NH) e Javier Ochoa-Reparaz, University of California-Santa Barbara, descrivono e le tre caratteristiche principali del microbioma intestinale correlate all’attività delle cellule immunitarie e la produzione di citochine che possono essere pertinenti per suscettibilità alle e al trattamento delle malattie autoimmuni come la sclerosi multipla.
Nell’articolo “Gut Commensalism, Cytokines, and Central Nervous System Demyelination”, gli autori fanno notare che la nostra comprensione della biologia del microbioma intestinale e il potenziale immunoregolatorio di batteri e parassiti nell’intestino è ancora agli albori.
Nell’articolo Review “Interferons, Signal Transduction Pathways, and the Central Nervous System”, invece, i dottori Shreeram Nallar e Dhan Kalvakolanu – Università del Maryland School of Medicine, Baltimora – esplorano in dettaglio le ultime ricerche che mirano al ruolo delle citochine, e in particolare gli interferoni, nel contribuire allo sviluppo di malattie che colpiscono il sistema nervoso centrale. Gli autori discutono i potenziali effetti di un eccesso o della mancanza di interferoni, gli effetti infiammatori delle citochine e le nuove strategie terapeutiche di ricerca.
Il dott. Thomas A. Hamilton, PhD, Presidente, Dipartimento di Immunologia, Cleveland Clinic Foundation, Ohio e caporedattore del Journal of Interferon Research & citochine, commenta: «Le comunicazioni tra la comunità microbica nell’intestino e il sistema immunitario dell’ospite è volta a essere notevolmente complessa e rischia di avere un impatto su molti aspetti della salute e della malattia».
Con questa nuova visione del ruolo del microbioma intestinale sarà forsepossibile dare una altrettanto nuova spiegazione per lo sviluppo delle malattie autoimmuni e, perché no, trovare una nuova via di trattamento e cura. In questo caso sono in molti ad augurarselo.
Fonte: www.lastampa.it
Behind the autoimmune diseases, such as lupus, multiple sclerosis, rheumatoid arthritis, diabetes mellitus, insulin-dependent, the Chron's disease and so on, there may be the gut microbiome. For microbiome, according to the definition given by the Treccani, means "the set of micro-organisms, their genomes and environmental interactions that determine these in a given environment."
This microbiome, as it emerged from various research, would be able to influence the human genome, so that led scientists to speculate that its modifications can, in time, be due to the expression or less of genes that can in turn lead to the disease.
If, therefore, were in time identified several risk factors that contribute to the development of autoimmune diseases, now scientists are focusing on the role of bacteria in the gastrointestinal tract to stimulate inflammation in the central nervous system and activate immune-stimulating cytokines. As well as the impact it may have other chemical signals related to cellular stress.
In this regard have recently been published that revisional two articles are part of a focus on "Cytokines in Neuroinflammation and Immunity" in a special issue of the Journal of Interferon & Cytokine Research (JICR), a peer-reviewed publication of Mary Ann Liebert, Inc.
Here, Kiel Telesford and Lloyd Kasper of Geisel School of Medicine at Dartmouth University (Lebanon, NH) and Javier Ochoa-Reparaz, University of California-Santa Barbara, and describe the three main features of the gut microbiome related to the activity of immune cells and the production of cytokines that may be relevant to susceptibility to and treatment of autoimmune diseases such as multiple sclerosis.
In the article "Gut Commensalism, Cytokines, and Central Nervous System demyelination," the authors point out that our understanding of the biology of the gut microbiome and the immunoregulatory potential of bacteria and parasites in the gut is still in its infancy.
Review In the article "interferons, Signal Transduction Pathways, and the Central Nervous System", however, the doctors Shreeram Nallar and Dhan Kalvakolanu - University of Maryland School of Medicine, Baltimore - explore in detail the latest research aimed at the role of cytokines, and in particular interferons, in contributing to the development of diseases that affect the central nervous system. The authors discuss the potential effects of an excess or lack of interferons, the effects of inflammatory cytokines and new therapeutic strategies search.
The dr. Thomas A. Hamilton, PhD, Chairman, Department of Immunology, Cleveland Clinic Foundation, Ohio and editor of the Journal of Interferon & Cytokine Research, comments: "The communications between the microbial community in the gut and the immune system of the host is to be remarkably complex and is likely to have an impact on many aspects of health and disease. "
With this new vision of the role of the gut microbiome forsepossibile will give an equally new explanation for the development of autoimmune diseases and, why not, find a new way of treatment and care. In this case there are many who hope so.
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