Passa ai contenuti principali

Sclerosi e CCSVI: sono passati cinque anni dall'annuncio




L'annuncio della scoperta di Zamboni aprì una nuova speranza per i malati e le loro famiglie in una malattia dove ben poco si sa e dove poco ti viene detto dal neurologo che ti segue (che spesso a sua volta non sa…).

Trieste, 11/08/2014 (informazione.it - comunicati stampa - salute e benessere) Sono passati quasi cinque anni da quell'incredibile 8 settembre 2009 quando, durante un prestigioso convegno internazionale a Bologna, fu annunciata dalla stampa (1) la scoperta del prof. Paolo Zamboni, Direttore del Centro Malattie Vascolari dell'Università di Ferrara, sulla possibile correlazione tra l'insufficienza venosacronicacerebrospinale (CCSVI) e la sclerosi multipla (SM), malattia gravemente invalidante che colpisce 63000 italiani con esordio soprattutto tra i 20 e i 40 anni e per la quale purtroppo non si conoscono ancora né le cause né una terapia definitiva e valida per tutti nonostante le ingenti risorse investite per la ricerca soprattutto nel ricco settore farmaceutico.
L'annuncio della scoperta di Zamboni aprì una nuova speranza per i malati e le loro famiglie in una malattia dove ben poco si sa e dove poco ti viene detto dal neurologo che ti segue (che spesso a sua volta non sa…).
Pochi giorni dopo si scoprì che in realtà gli studi di Zamboni andavano avanti tra Ferrara e Bologna da alcuni anni (2) ma erano stati ignorati da buona parte della stampa di settore e soprattutto dall'Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism), l'organismo privato che dovrebbe tutelare i malati di SM e soprattutto sostenere la ricerca scientifica ma che invece ha un importante conflitto d'interessi per via dei suoi rapporti con le case farmaceutiche che generosamente elargiscono finanziamenti.
L'Aism, pressata dalle richiese dei malati, emanò un primo comunicato appena il 18 settembre 2009 (3), con l'evidente tentativo di sminuire la scoperta di Zamboni.

In questi cinque anni molta acqua è passata sotto i ponti e possiamo riassumere l’attuale situazione nei punti seguenti:

- grossa ostilità preconcetta verso la scoperta di Zamboni da parte della maggioranza dei neurologi, case farmaceutiche e dalla stessa Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism), Sono stati addirittura imbastiti alcuni studi che avevano l'evidente scopo di dimostrare che la CCSVI scoperta da Zamboni non esiste oppure non è correlata con la sclerosi multipla (vedasi lo studio Cosmo di Aism (4) );

- enorme difficoltà, che in parte permangono tuttora, di far decollare lo studio multicentrico italiano del prof.Zamboni Brave Dreams (5) che dovrebbe confermare o meno i risultati del primo studio pubblicato daZamboni nel 2009 e dare una risposta definitiva sull'utilità dell'angioplastica nei malati di SM;

- discesa in campo di una serie di medici che grazie ai contenuti di una circolare ministeriale hanno cominciato a sfruttare economicamente la scoperta di Zamboni iniziando ad effettuare costosi interventi di angioplastica "a ciclo continuo" con ben poca eticità e spesso senza nulla dare alla ricerca (6);

- maggiore comprensione dei meccanismi di azione della CCSVI e dei motivi per cui l'angioplastica al momento funziona solo nel 50% dei malati come già indicato dal primo studio di Zamboni pubblicato nel dicembre 2009 (7)

Nonostante tutto la ricerca sulla CCSVI sta andando avanti lo stesso.
Grazie prof. Zamboni e dott. Salvi!!!









Fonti:

(1)
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/09/09/dalla-cura-dell-insufficienza-venosa-una-speranza.html
http://salute24.ilsole24ore.com/articles/4896-sclerosi-multipla-una-nuova-malattia-e-la-chiave-per-terapia-innovativa
http://ricerca.gelocal.it/lanuovaferrara/archivio/lanuovaferrara/2009/09/09/UC3PO_UC304.html
http://www.ilrestodelcarlino.it//ferrara/2009/09/10/229780-sclerosi_multipla_speranza.shtml

(2)
http://archiviostorico.corriere.it/2007/gennaio/20/Nelle_vene_chiave_per_scoprire_co_9_070120129.shtml
http://ricerca.gelocal.it/lanuovaferrara/archivio/lanuovaferrara/2007/01/17/UC2PO_UC205.html
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/05/23/sclerosi-multipla-forse-una-nuova-cura.html

(3) http://www.aism.it/index.aspx?codpage=news_2009_09_ccsvi

(4) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24014572

(5) http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23034121


(6) http://youtu.be/rD-w-l-58Rk

/7) http://youtu.be/7loHcBuQdts







Fonte: http://www.informazione.it/c/7DA79142-50C9-41BA-8AD4-C0AE94D75238/Sclerosi-e-CCSVI-sono-passati-cinque-anni-dall-annuncio

Commenti

Post popolari in questo blog

Rebif: reazioni avverse

I pazienti devono essere informati sulle più frequenti reazioni avverse associate alla somministrazione di interferone beta, inclusi i sintomi della sindrome si mil-influenzale (vedere paragrafo 4.8). Questi sintomi sono più evidenti all’inizio della terapia e diminuiscono in frequenza e gravità con il proseguire del trattamento. Rebif deve essere somministrato con cautela ai pazienti con disturbi depressivi pregressi o in corso ed in particolare a quelli con precedenti ideazioni suicide (vedere paragrafo 4.3). È noto che depressione e ideazioni suicide sono presenti con maggior frequenza nella popolazione dei malati di sclerosi multipla ed in associazione con l’uso dell’interferone. I pazienti in trattamento con Rebif devono essere avvisati di riferire immediatamente al loro medico l’eventuale comparsa di sintomi depressivi o ideazioni suicide. I pazienti affetti da depressione devono essere tenuti sotto stretto controllo medico durante la terapia con Rebif e trattati in modo approp...

Sclerosi multipla: registro dei farmaci neurologici sottoposti a monitoraggio

Linee Guida 2012 Tysabri clicca qui per scaricare (PDF) Modifiche Gilenya 4 giugno 2012 su Gilenya clicca qui per scaricare (PDF) Nuovi controlli sulla scheda di Eleggibilità/Diagnosi (30 aprile 2012) su Gilenya clicca qui per scaricare (DOC) nota informativa importante del 30 aprile 2012 su Gilenya comunicato stampa Ema Gilenya 30 aprile (PDF) comunicato stampa 23 aprile 2012 comunicato stampa Ema Gilenya (PDF) Avviso modifica scheda Diagnosi Gilenya (fingolimod) del 16/03/2012 Scarica messaggio circolare Nota Informativa Importante su Gilenya (fingolimod) del 30/01/2012 Scarica la nota Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) del 20/01/2012 - Faq Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) del 20/01/2012 - Sicurezza Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) Comunicazione AIFA del 16/01/2012 sulle schede Gilenya Comunicato schede Gilenya 2 Comunicazione AIFA del 07/12/2011 sulle schede Gilenya Comunicato s...

Le complicanze da puntura lombare (rachicentesi)

La rachicentesi è la metodica necessaria per poter eseguire esami diagnostici sul liquor cerebrospinale, cioè il liquido che normalmente circola nel midollo spinale e nel cervello. Tecnicamente consiste nell’introdurre un ago di adeguate dimensioni, circa 10 cm. di lunghezza, nello spazio vertebrale compreso tra le strutture posteriori di una vertebra (le lamine vertebrali) e quelle anteriori, ovvero la superficie posteriore dei corpi vertebrali. Tale è lo spazio peridurale in cui è contenuto il cosiddetto sacco durale che è una propaggine dell’involucro durale che avvolge il midollo spinale. Il sacco durale si prolunga fino alle prime vertebre sacrali, mentre il midollo spinale “si ferma” a livello dell’ultima vertebra dorsale, la 12°. Per tale motivo la puntura del sacco durale per “estrarre” il liquor in esso circolante viene praticata,in genere, tra la 3° e la 4° vertebra lombare. Per motivi che esulano da questa comunicazione, la puntura per il prelievo di liquor può essere f...