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Veinland: si parla anche di CCSVI

Articolo del 19 maggio 2014

[...] La sessione che ci ha riguardato da vicino, “Il ritorno venoso cerebrale e la neurodegenerazione” ha aperto scenari ancora più vasti di quelli a noi ormai noti: l’Insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) e, più in generale, il ritorno venoso cerebrale, identificato inizialmente sulla sola Sclerosi Multipla (SM), è stato infatti successivamente studiato in altre malattie neurologiche, confermandosi un fattore chiave per capire meglio il fenomeno neurodegenerativo.

Questo significa, secondo i relatori intervenuti al Congresso, i quali nei rispettivi campi di ricerca sono ai vertici nelle università internazionali, che il ‘fattore vene’ è protagonista non solo nella Sclerosi Multipla – come hanno oramai dimostrato decine di studi indipendenti in tutto il mondo – ma anche nel morbo di Alzheimer e nel Parkinson. Chi di noi non conosce qualcuno colpito da una di queste malattie, e lo sgomento che le accompagna, nelle persone aggredite dalla sorte e nelle loro disorientate famiglie? Sembra, quindi, che anche per loro si dischiuda una nuova speranza…

In particolare, il prof Marc Haacke, (Detroit, Usa), uno dei più autorevoli scienziati che sviluppano i sistemi più moderni di risonanza magnetica, ha presentato uno studio che sta per essere pubblicato, compiuto in Cina con supervisione statunitense, in cui si dimostra il legame tra ostacolato scarico nelle vene cerebrali (anche in vene diverse rispetto a quelle coinvolte nella SM) e morbo di Parkinson.

Un altro legame molto interessante emerso negli studi presentati a Veinland dal prof Robert Zivadinov (Buffalo, Usa) è quello che lega al flusso invertito nelle vene giugulari il Morbo di Alzheimer e alcune forme di demenza vascolare. Questa correlazione, appena pubblicata nel Journal of Alzheimer, il più qualificato giornale sulla materia, mostra che nel corso di questa malattia neurodegenerativa del sistema cognitivo il numero di lesioni visibili in risonanza magnetica aumenta in presenza di un flusso anomalo nella vena giugulare interna, divenendo di fatto un fattore prognostico negativo per questa grave patologia.

Per ciò che riguarda più specificamente CCSVI e sclerosi multipla, altri tre relatori, con sistemi oggettivi e innovativi - rispettivamente di flebologia con catetere (Pierfrancesco Veroux, Catania), ecografia con mezzo di contrasto (Marcello Mancini, Napoli), e risonanza magnetica avanzata (Stefano Bastianello, Pavia) - hanno ribadito che nei pazienti con SM si assiste a un prolungato tempo di scarico del sangue nell’attraversamento della vena giugulare interna.

Inoltre, il prof Angelo Taibi (Università di Ferrara) ha presentato il progetto Drain Brain, su ‘Ritorno venoso cerebrale e ricerca spaziale’, un progetto condiviso dall’Agenzia spaziale italiana e dalla Nasa. Il nome originario, ha ricordato Taibi , era Space Dreams, Sogni Spaziali, che a tutti noi ha ricordato un altro ‘titolo’ amato, Brave Dreams…
Drain Brain servirà a studiare il ritorno venoso in assenza di gravità. Protagonista dell’esperimento sarà Samantha Cristofaretti, la prima astronauta italiana nello spazio, che dal prossimo novembre, per sei mesi, sarà a bordo della Stazione spaziale internazionale (Iss). L’astronauta indosserà uno strumento diagnostico creato da Zamboni, e adattato a questa missione, che si chiama pletismografo. Questo strumento misurerà la circolazione cervicale in assenza di gravità, ma servirà anche a sperimentare il monitoraggio a distanza, in telemedicina, della circolazione cerebrale. Questo vorrà dire, in pratica, che in un futuro molto vicino il pletismografo – strumento neanche lontanamente invasivo, oggettivo e poco costoso - potrà essere utilizzato su pazienti con malattie neurovascolari, che potranno quindi essere diagnosticate e monitorate a distanza: semplicemente da una città a un’altra, da un ospedale a un altro, dove lavora il medico che li ha in carico o che è ‘lo’ specialista di quella specifica patologia o particolare diagnosi. [...]




Fonte: http://ccsvi-sm.org/node/1993


[...] The session we covered closely, " The cerebral venous return and neurodegeneration " opened scenarios even bigger than us now known: Chronic cerebrospinal venous insufficiency ( CCSVI) and , more generally the cerebral venous return , initially identified solely on the Multiple Sclerosis (MS ), was in fact subsequently studied in other neurological diseases , confirming a key factor to better understand the phenomenon neurodegenerative .

This means , according to speakers at the Congress, who in their respective fields of research are the top international universities , the ' veins factor ' is not only starring in Multiple Sclerosis - have now shown as dozens of independent studies around the world - but also in Alzheimer's disease and Parkinson's. Who among us does not know someone affected by one of these diseases , and the shock that accompanies them , in the persons attacked by fate and disoriented in their families? It seems, therefore , that for them is dischiuda a new hope ...

In particular , Prof. Marc Haacke ( Detroit, USA), one of the most influential scientists who develop the most modern systems of magnetic resonance imaging, presented a study about to be published , made ​​in China with U.S. supervision , which shows the bond between hindered discharge in the cerebral veins (also in veins different from those involved in MS ) and Parkinson's disease .

Another very interesting link emerged in the studies presented in Veinland by Professor Robert Zivadinov ( Buffalo, USA) is the one that binds to the reverse flow in the jugular veins Alzheimer's disease and some forms of vascular dementia. This correlation , just published in the Journal of Alzheimer's, the most qualified newspaper on the subject, shows that in the course of this neurodegenerative disease of the cognitive system the number of lesions visible on MRI increases in the presence of an abnormal flow in the internal jugular vein , becoming of made a negative prognostic factor for this serious disease .

As regards more specifically CCSVI and multiple sclerosis, the other three speakers, with objective systems and innovative - respectively Phlebology catheter ( Pierfrancesco Veroux , Catania ) , ultrasound contrast medium (Marcello Mancini , Naples) , and advanced magnetic resonance imaging ( Stephen Bastianello , Pavia ) - stressed that in patients with MS is witnessing a prolonged discharge time of the blood crossing the internal jugular vein .

In addition , Prof. Angelo Taibi (University of Ferrara) presented the Brain Drain project on ' Return cerebral venous and Space Research ' , a joint project by NASA and the Italian Space Agency . The original name , recalled Taibi was Space Dreams , Dreams Space , which reminded us all another ' title ' beloved Brave Dreams ...
Brain drain will be used to study the venous return in the absence of gravity. Starring Samantha Cristofaretti experiment will be the first Italian astronaut in space, by November , for six months, will be on board the International Space Station ( ISS) . The astronaut wears a diagnostic tool created by Zamboni , and adapted to this mission , which is called the plethysmograph . This instrument will measure the cervical circulation in the absence of gravity, but will also serve to test remote monitoring , telemedicine , the cerebral circulation . This will mean , in practice, that in the very near future the plethysmograph - tool even remotely invasive , objective and inexpensive - can be used on patients with neurovascular disease , which can then be diagnosed and monitored at a distance: just a city another, from one hospital to another , where he is the doctor who is in charge or who is 'the ' specialist of that specific disease or specific diagnosis. [...]

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