Ottima riflessione...
di Matteo Scibilia
In base ai dati forniti da Biogen (Marzo 2014), il rischio di Leucopatia Multifocale Progressiva (PML) nei pazienti SM trattati con natalizumab, e negativi JCV, è molto basso (0,1 per 1000).
Ma è proprio così? Come si sa, una percentuale è il risultato di una divisione, fra un numeratore (gli eventi PML, in questo caso) ed un denominatore (le persone che assumono Tysabry, in questo caso).
Ora, mentre il denominatore è un dato certo (circa 123.000 secondo Biogen), la stessa cosa sembra che non si possa dire per il numeratore. Vediamo perchè...
Testimonianza di un addetto FDA (link)
Io ho lavorato nel programma della FDA che gestisce i farmaci monitorati nel quadro del programma di valutazione e riduzione dei rischi. La FDA richiede che, in presenza di morte (o evento avverso) derivante dal farmaco, questo debba essere segnalato.
MA, non viene richiesto alle case farmaceutiche di attivarsi per ottenere le informazioni. Quindi l'unico modo per registrare l'informazione di decesso è se il medico chiede casualmente informazioni sulla documentazione necessaria. Noi siamo costretti a porre tutta una serie di domande, prima di poter registrare il paziente. MA la maggior parte degli studi medici non ha il tempo per stare al telefono e discutere di queste informazioni, per cui finisce che non vengano registrati.
Ogni tanto, avviene che è un membro della famiglia a fare la segnalazione. Ma non essendo un medico, dobbiamo indirizzarli alla società farmaceutica, e chissà che fine fanno tali informazioni.
Ho un grande sospetto che i casi di PML siano molto di più di quanto riportato.
Per mille o Per cento? (link)
eHealthMe ha estrapolato da un database di circa 300milioni di dati quelli relativi a Tysabri.
97,502 le persone interessate, sotto tempia con Tysabri - Effetti collaterali riscontrati: fatica, fatica aggravata, ricadute RR, debolezza, mal di testa
al 5 Marzo 2014, 90.305 persone hanno avuto effetti collaterali
di questi, 2.943 ha avuto la PML:: il 3.26% - PER CENTO, E NON PER MILLE!
L'assenza JCV tiene al sicuro dalla PML?
Questi dati non sono disaggregati fra persone con JCV, e persone JCV-free. Premesso che bisogna tener conto del fatto che il confronto andrebbe fatto a parità di "durata" (e sappiamo bene che il rischio PML si incrementa in maniera esponenziale con il passare del tempo), il problema è che non è assolutamente detto che la condizione JCV-free prima della terapia permanga tale anche dopo.
Uno studio di Major (JC Viremia in Natalizumab-Treated Patients with Multiple Sclerosis) pubblicato sul New England Journal of Medicine nel Giugno 2013 ha rilevato che un terzo dei pazienti SM, che erano stati dichiarati JCV-free, in effetti free non lo erano proprio. Pertanto, un singolo test può essere utile, ma non definitivo per decidere di iniziare il trattamento, visto il rischio di una così alta percentuale di falsi negativi.
Per completezza di informazione, segnalo uno studio (Simultaneous PML-IRIS after discontinuation of natalizumab in a patient with MS), che ipotizza come l'esacerbazione da sospensione di Tysabri (il cosiddetto effetto rebound) possa essere invece un segnale di PML-IRIS (Immune reconstitution inflammatory syndrome).
di Matteo Scibilia
In base ai dati forniti da Biogen (Marzo 2014), il rischio di Leucopatia Multifocale Progressiva (PML) nei pazienti SM trattati con natalizumab, e negativi JCV, è molto basso (0,1 per 1000).
Ma è proprio così? Come si sa, una percentuale è il risultato di una divisione, fra un numeratore (gli eventi PML, in questo caso) ed un denominatore (le persone che assumono Tysabry, in questo caso).
Ora, mentre il denominatore è un dato certo (circa 123.000 secondo Biogen), la stessa cosa sembra che non si possa dire per il numeratore. Vediamo perchè...
Testimonianza di un addetto FDA (link)
Io ho lavorato nel programma della FDA che gestisce i farmaci monitorati nel quadro del programma di valutazione e riduzione dei rischi. La FDA richiede che, in presenza di morte (o evento avverso) derivante dal farmaco, questo debba essere segnalato.
MA, non viene richiesto alle case farmaceutiche di attivarsi per ottenere le informazioni. Quindi l'unico modo per registrare l'informazione di decesso è se il medico chiede casualmente informazioni sulla documentazione necessaria. Noi siamo costretti a porre tutta una serie di domande, prima di poter registrare il paziente. MA la maggior parte degli studi medici non ha il tempo per stare al telefono e discutere di queste informazioni, per cui finisce che non vengano registrati.
Ogni tanto, avviene che è un membro della famiglia a fare la segnalazione. Ma non essendo un medico, dobbiamo indirizzarli alla società farmaceutica, e chissà che fine fanno tali informazioni.
Ho un grande sospetto che i casi di PML siano molto di più di quanto riportato.
Per mille o Per cento? (link)
eHealthMe ha estrapolato da un database di circa 300milioni di dati quelli relativi a Tysabri.
97,502 le persone interessate, sotto tempia con Tysabri - Effetti collaterali riscontrati: fatica, fatica aggravata, ricadute RR, debolezza, mal di testa
al 5 Marzo 2014, 90.305 persone hanno avuto effetti collaterali
di questi, 2.943 ha avuto la PML:: il 3.26% - PER CENTO, E NON PER MILLE!
L'assenza JCV tiene al sicuro dalla PML?
Questi dati non sono disaggregati fra persone con JCV, e persone JCV-free. Premesso che bisogna tener conto del fatto che il confronto andrebbe fatto a parità di "durata" (e sappiamo bene che il rischio PML si incrementa in maniera esponenziale con il passare del tempo), il problema è che non è assolutamente detto che la condizione JCV-free prima della terapia permanga tale anche dopo.
Uno studio di Major (JC Viremia in Natalizumab-Treated Patients with Multiple Sclerosis) pubblicato sul New England Journal of Medicine nel Giugno 2013 ha rilevato che un terzo dei pazienti SM, che erano stati dichiarati JCV-free, in effetti free non lo erano proprio. Pertanto, un singolo test può essere utile, ma non definitivo per decidere di iniziare il trattamento, visto il rischio di una così alta percentuale di falsi negativi.
Per completezza di informazione, segnalo uno studio (Simultaneous PML-IRIS after discontinuation of natalizumab in a patient with MS), che ipotizza come l'esacerbazione da sospensione di Tysabri (il cosiddetto effetto rebound) possa essere invece un segnale di PML-IRIS (Immune reconstitution inflammatory syndrome).
Fonte: www.ccsviitalia.org
Commenti
Posta un commento