Articolo del 18 febbraio 2014
Un possibile prezioso aiuto potrebbe venire dal sangue. Ce lo rivelano i ricercatori del BRIC (Biotech Research and Innovation Centre) dell’Università di Copenaghen che avrebbero individuato delle cellule ematiche finora sconosciute e che avrebbero la capacità di contrastare queste cellule “T” quando impazziscono. Le “nuove cellule” sono parte di un sottoinsieme dei linfociti -ovvero dei globuli bianchi- con l’espressione del gene FOXA1, regolatore dello sviluppo delle cellule che attaccano le “T”.
Secondo lo studio danese, se si stimola questo gene tramite l’azione delle nuove cellule linfociti si può reagire contro l’infiammazione e dunque si può causare la regressione della malattia. I test sugli animali avevano già osservato questo processo e avevano fatto intuire l’azione di queste “cellule misteriose” ma non si era ancora riusciti a studiarle da vicino. Con questo nuovo studio ora ne sappiamo molto di più e confrontando questi risultati con quelli delle analisi di malati di SM in fase remissiva si è potuto confermare che il processo che ferma la malattia è legato proprio a queste cellule ematiche. Lo studio sta proseguendo anche in direzione di test con cui valutare se i nuovi linfociti possano curare anche il deterioramento degli strati di mielina delle cellule nervose nella versione progressiva del male. In tal modo si capirebbe come usarle anche per malattie degenerative diverse dalla SM.
Un possibile prezioso aiuto potrebbe venire dal sangue. Ce lo rivelano i ricercatori del BRIC (Biotech Research and Innovation Centre) dell’Università di Copenaghen che avrebbero individuato delle cellule ematiche finora sconosciute e che avrebbero la capacità di contrastare queste cellule “T” quando impazziscono. Le “nuove cellule” sono parte di un sottoinsieme dei linfociti -ovvero dei globuli bianchi- con l’espressione del gene FOXA1, regolatore dello sviluppo delle cellule che attaccano le “T”.
Secondo lo studio danese, se si stimola questo gene tramite l’azione delle nuove cellule linfociti si può reagire contro l’infiammazione e dunque si può causare la regressione della malattia. I test sugli animali avevano già osservato questo processo e avevano fatto intuire l’azione di queste “cellule misteriose” ma non si era ancora riusciti a studiarle da vicino. Con questo nuovo studio ora ne sappiamo molto di più e confrontando questi risultati con quelli delle analisi di malati di SM in fase remissiva si è potuto confermare che il processo che ferma la malattia è legato proprio a queste cellule ematiche. Lo studio sta proseguendo anche in direzione di test con cui valutare se i nuovi linfociti possano curare anche il deterioramento degli strati di mielina delle cellule nervose nella versione progressiva del male. In tal modo si capirebbe come usarle anche per malattie degenerative diverse dalla SM.
Fonte: benessere.guidone.it
A possible valuable help could come from the blood. Is revealed by researchers from the BRIC ( Biotech Research and Innovation Centre ) at the University of Copenhagen have found that blood cells previously unknown and that they would have the ability to counteract these cells "T" when mad . The " new cells " are part of a subset of lymphocytes or white blood cells - with the expression of FOXA1 gene , regulator of the development of cells that attack the "T".
According to the Danish study , if this gene is stimulated by the action of the new cell lymphocytes can react against inflammation and thus may cause the regression of the disease. Animal testing had already observed this process and they had to guess the action of these " cells mysterious " but had not yet been able to study them closely. With this new study now know much more, and comparing these results with those of the analysis of MS patients being submissive was able to confirm that the process that stops the disease is linked precisely to these blood cells. The study is continuing in the direction of test with which to evaluate whether the new cells can cure even the deterioration of myelin sheaths of nerve cells in the progressive version of evil. This way you understand how to use them also for degenerative diseases other than MS.
Commenti
Posta un commento