Articolo del 8 febbraio 2013 preso da droghe.aduc.it
Israele ha lanciato una nuova campagna per facilitare l'uso della cannabis terapeutica grazie ad Internet, che consentira' a migliaia di pazienti di sollecitare il permesso da parte delle autorita' e ricevere la sostanza a domicilio.
Quasi sconosciuta dalla maggior parte delle persone, l'industria medica della cannabis ha registrato negli ultimi dieci anni un notevole impulso in Israele, soprattutto per i progressi e le scoperte nell'ambito della ricerca grazie all'appoggio delle autorita'.
Il ministero della Sanita' ne stimola il consumo medico fin dal 1995 -quando il consumo per fini ricreativi e' stato vietato- e negli ultimi anni piu' di 17.000 pazienti ne hanno beneficiato nei diversi trattamenti, anche se il consumo terapeutico e' considerato come l'ultima cosa a cui ricorrere in alternativa alla medicina tradizionale.
Il ministero ha dato impulso questa settimana a lanciare online la nuova campagna in modo da rendere piu' agevoli le interminabili procedure burocratiche a cui oggi si devono sottomettere i pazienti per ricevere le proprie dosi. In questo modo, con un click del mouse, coloro ai quali e' stato raccomandato l'uso terapeutico della cannabis, potranno ottenere in breve, anche nello stesso giorno, il benestare di una équipe specializzata e ricevere la sostanza a casa loro senza doversi recare nei centri di distribuzione.
“L'obiettivo e' che per la fine dell'anno o l'inizio del 2015, si possa far riferimento ad un sistema centralizzato e ben funzionante che permettera' alle farmacie di dispensare la marijuana terapeutica”, spiega Mijael Dor, responsabile dell'équipe del dipartimento del ministero della Sanita' incaricato di rendere pratico l'uso della cannabis.
Una trentina di specialisti sta gia' lavorano per le autorizzazioni agli attuali 14.000 pazienti, in collaborazione con 20 ospedali e 10 centri di produzione di marijuana ad un livello accettabile per fini medici.
“Chiediamo che il Governo centralizzi il lavoro di ricerca e distribuzione, in un quartier generale dove si possano installare laboratori funzionanti per un controllo sulla qualita'”, ha detto il capo dei medici.
I medici che ne raccomandano l'uso sono oncologi, specialisti del dolore, reumatologi e talvolta anche i medici di famiglia possono prescriverne l'uso a pazienti che secondo loro non hanno altre possibilita' di cura.
I trattamenti servono a combattere problemi neurologici cronici come la sclerosi multipla, Parkinson, dolori cronici per malattie come il cancro, fibromialgie o amputazioni, ai quali si aggiungono problemi legati all'alimentazione come l'anoressia e altre complicazioni alimentari, dove la funzione della cannabis e' quella di stimolare l'appetito.
Specialisti del ministero della Sanita' insegnano al paziente come usare la droga, che si puo' fumare, inalare, ingerire in forma di biscotti per i piu' piccoli o con delle gocce, fino ad ungersi con una crema cutanea.
Le terapie con la marijuana sono diventate piu' importanti e nelle ultime settimane 400 persone sono state autorizzate, compreso l'ospedale Tel Hashomer di Tel Aviv che ha fatto sapere che non fara' piu' ricette se non dopo esplicita richiesta medica.
Gli specialisti fanno sapere che la cannabis non e' una “bacchetta magica” per tutto il mondo, e neanche per ogni caso specifico, e che comunque ha degli effetti secondari.
“Abbiamo delle conoscenze limitate e cerchiamo di raccogliere dati. Siamo all'inizio di un percorso e cerchiamo di stabilire guide cliniche per sapere cosa fare in ogni caso specifico”, dice Dor.
Uno dei principali ostacoli che deve affrontare la comunita' medica e' che la marijuana non e' una medicina di cui si conoscano tutti i suoi benefici, in parte per la mancanza di disponibilita' delle case farmaceutiche a fare ricerche su una sostanza di uso comune per 6.000 anni.
Rafael Mechoulam, lo scienziato israeliano che e' stato in grado di isolare nel 1964 il THC (Delta-9 TetraHidroCannabinol), il principale principio attivo della marijuana, sostiene che i medici non hanno familiarita' con questa sostanza perche' non e' stata sufficientemente sperimentata, nonostante sia raccomandata per i trattamenti di molte malattie. E fa notare il paradosso che anche se e' stato esteso l'uso medico della pianta, i componenti THC e CBD (cannabidiol) non sono considerati come farmaci.
“A parte alcuni studi limitati, la maggior parte delle ricerche sono state fatte in vitro e con animali”, lamenta questo professore della Universita' ebraica di Gerusalemme, che ha anche una laurea honoris causa all'universita' Complutense di Madrid.
Secondo Dior, l'alta domanda portera' finalmente a nuovi modi di consumo e licenze mediche: “Ci sono vari laboratori in Israele che stanno trattando la pianta per trasformarla in un farmaco che possa essere inalato. Sono ottimista”.
(articolo di Daniela Brik, per l'agenzia Efe del 08/02/2014)
Israele ha lanciato una nuova campagna per facilitare l'uso della cannabis terapeutica grazie ad Internet, che consentira' a migliaia di pazienti di sollecitare il permesso da parte delle autorita' e ricevere la sostanza a domicilio.
Quasi sconosciuta dalla maggior parte delle persone, l'industria medica della cannabis ha registrato negli ultimi dieci anni un notevole impulso in Israele, soprattutto per i progressi e le scoperte nell'ambito della ricerca grazie all'appoggio delle autorita'.
Il ministero della Sanita' ne stimola il consumo medico fin dal 1995 -quando il consumo per fini ricreativi e' stato vietato- e negli ultimi anni piu' di 17.000 pazienti ne hanno beneficiato nei diversi trattamenti, anche se il consumo terapeutico e' considerato come l'ultima cosa a cui ricorrere in alternativa alla medicina tradizionale.
Il ministero ha dato impulso questa settimana a lanciare online la nuova campagna in modo da rendere piu' agevoli le interminabili procedure burocratiche a cui oggi si devono sottomettere i pazienti per ricevere le proprie dosi. In questo modo, con un click del mouse, coloro ai quali e' stato raccomandato l'uso terapeutico della cannabis, potranno ottenere in breve, anche nello stesso giorno, il benestare di una équipe specializzata e ricevere la sostanza a casa loro senza doversi recare nei centri di distribuzione.
“L'obiettivo e' che per la fine dell'anno o l'inizio del 2015, si possa far riferimento ad un sistema centralizzato e ben funzionante che permettera' alle farmacie di dispensare la marijuana terapeutica”, spiega Mijael Dor, responsabile dell'équipe del dipartimento del ministero della Sanita' incaricato di rendere pratico l'uso della cannabis.
Una trentina di specialisti sta gia' lavorano per le autorizzazioni agli attuali 14.000 pazienti, in collaborazione con 20 ospedali e 10 centri di produzione di marijuana ad un livello accettabile per fini medici.
“Chiediamo che il Governo centralizzi il lavoro di ricerca e distribuzione, in un quartier generale dove si possano installare laboratori funzionanti per un controllo sulla qualita'”, ha detto il capo dei medici.
I medici che ne raccomandano l'uso sono oncologi, specialisti del dolore, reumatologi e talvolta anche i medici di famiglia possono prescriverne l'uso a pazienti che secondo loro non hanno altre possibilita' di cura.
I trattamenti servono a combattere problemi neurologici cronici come la sclerosi multipla, Parkinson, dolori cronici per malattie come il cancro, fibromialgie o amputazioni, ai quali si aggiungono problemi legati all'alimentazione come l'anoressia e altre complicazioni alimentari, dove la funzione della cannabis e' quella di stimolare l'appetito.
Specialisti del ministero della Sanita' insegnano al paziente come usare la droga, che si puo' fumare, inalare, ingerire in forma di biscotti per i piu' piccoli o con delle gocce, fino ad ungersi con una crema cutanea.
Le terapie con la marijuana sono diventate piu' importanti e nelle ultime settimane 400 persone sono state autorizzate, compreso l'ospedale Tel Hashomer di Tel Aviv che ha fatto sapere che non fara' piu' ricette se non dopo esplicita richiesta medica.
Gli specialisti fanno sapere che la cannabis non e' una “bacchetta magica” per tutto il mondo, e neanche per ogni caso specifico, e che comunque ha degli effetti secondari.
“Abbiamo delle conoscenze limitate e cerchiamo di raccogliere dati. Siamo all'inizio di un percorso e cerchiamo di stabilire guide cliniche per sapere cosa fare in ogni caso specifico”, dice Dor.
Uno dei principali ostacoli che deve affrontare la comunita' medica e' che la marijuana non e' una medicina di cui si conoscano tutti i suoi benefici, in parte per la mancanza di disponibilita' delle case farmaceutiche a fare ricerche su una sostanza di uso comune per 6.000 anni.
Rafael Mechoulam, lo scienziato israeliano che e' stato in grado di isolare nel 1964 il THC (Delta-9 TetraHidroCannabinol), il principale principio attivo della marijuana, sostiene che i medici non hanno familiarita' con questa sostanza perche' non e' stata sufficientemente sperimentata, nonostante sia raccomandata per i trattamenti di molte malattie. E fa notare il paradosso che anche se e' stato esteso l'uso medico della pianta, i componenti THC e CBD (cannabidiol) non sono considerati come farmaci.
“A parte alcuni studi limitati, la maggior parte delle ricerche sono state fatte in vitro e con animali”, lamenta questo professore della Universita' ebraica di Gerusalemme, che ha anche una laurea honoris causa all'universita' Complutense di Madrid.
Secondo Dior, l'alta domanda portera' finalmente a nuovi modi di consumo e licenze mediche: “Ci sono vari laboratori in Israele che stanno trattando la pianta per trasformarla in un farmaco che possa essere inalato. Sono ottimista”.
(articolo di Daniela Brik, per l'agenzia Efe del 08/02/2014)
Israel has launched a new campaign to facilitate the use of medical cannabis thanks to the Internet , which will allow ' to thousands of patients to seek permission from the authorities ' and receive the substance at home.
Almost unknown by most people , the medical cannabis industry has experienced over the past decade a significant boost in Israel , especially for the progress and discoveries in the field of research thanks to the support of the authorities' .
The Ministry of Health ' stimulates consumption physician since 1995 - when consumption and for recreational purposes ' was banned - and in recent years more 'than 17,000 patients have benefited from the various treatments, although the consumption therapeutic and ' regarded as the last thing they will use as an alternative to traditional medicine.
The ministry has boosted this week to launch the new online campaign to make it more ' facilitating the endless bureaucratic procedures to which we must submit patients to receive their doses. In this way , with a click of the mouse, and those to whom ' was recommended that the therapeutic use of cannabis may obtain short, even in the same day, the approval of a specialized team and get the substance in their home without having to go distribution centers .
" The goal is' that by the end of the year or the beginning of 2015, we can refer to a centralized and well-functioning that will allow ' pharmacies to dispense medical marijuana ," says Dor Mijael , responsible for ' team of the department of the Ministry of Health ' in charge of making practical use of cannabis.
Thirty specialists is already ' working for the permissions to the current 14,000 patients, in collaboration with 20 hospitals and 10 centers of production of marijuana to an acceptable level for medical purposes .
"We demand that the government will centralize the research and distribution , in a headquarters where you can install a control for laboratories working on quality ' ," said the head of the doctors.
The doctors who recommend its use are oncologists, pain specialists , rheumatologists , and sometimes even family doctors can prescribe to patients according to the use they have no other chance ' of care.
The treatments used to fight chronic neurological problems such as multiple sclerosis , Parkinson's disease , chronic pain diseases such as cancer, fibromyalgia or amputations, to which are added to food -related problems such as anorexia and other eating complications , where the function of cannabis and ' to stimulate the appetite.
Specialists of the Ministry of Health ' teach the patient how to use the drug, which you can' smoke , inhale, ingest in the form of cookies for the most 'children or with a few drops , to anoint with a skin cream .
Therapies with marijuana have become more ' important and in recent weeks 400 people have been authorized , including the Tel Hashomer hospital in Tel Aviv said that will not do' more ' recipes until after an explicit request medical attention.
The specialists do not know that cannabis and ' a "magic wand" for all the world , and even for each individual case, and that in any case has side effects .
" We have limited knowledge and try to collect the data. We are at the beginning of a path and try to establish clinical guidelines for what to do in each specific case , "says Dor .
One of the main obstacles facing the communities ' medical ' marijuana is not ' a medicine that you know all of its benefits , partly due to the lack of availability ' of the pharmaceutical companies to do research on a substance commonly used 6,000 years.
Rafael Mechoulam , an Israeli scientist and ' was able to isolate in 1964 THC ( delta -9 TetraHidroCannabinol ), the main active ingredient in marijuana , says that doctors are not familiar ' with this substance because 'is not ' sufficiently tested , despite being recommended for the treatment of many diseases . It points out the paradox that even if it ' was extended medical use of plant components THC and CBD ( cannabidiol ) are not considered as drugs.
" Apart from a few limited studies, most of the research has been done in vitro and in animals ," laments this professor of University ' Hebrew University of Jerusalem , which also has an honorary degree from the University ' Complutense of Madrid.
According to Dior, the high demand will lead ' finally to new ways of consumption and medical licenses , "There are several laboratories in Israel who are treating the plant to turn it into a drug that can be inhaled. I'm optimistic .
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