Articolo del 23 ottobre 2013 preso da mediterranews.org
E’ stato pubblicato sul numero di ottobre della rivistascientifica Journal of Vascular and Interventional Radiology (JVIR) lo studio americano intitolato “Confronto tra l’ecografia intravascolare e la venografia convenzionale per il rilevamento di anomalie venose extracraniche indicative di insufficienza venosa cronica cerebrospinale“.
I ricercatori dell’Università di Buffalo (New York) hanno studiato la prevalenza di anomalie extracraniche nelle vene giugulari interne (IJ) ed azygos utilizzando la venografia convenzionale e l’ecografia intravascolare (IVUS) in pazienti con sclerosi multipla (SM) in corso di valutazione per l’insufficienza venosa cerebrospinale cronica, una condizione di disfunzione emodinamica vascolare.
PREMiSe (terapia endovascolare prospettica randomizzata nella sclerosi multipla) è uno studio sull’angioplastica venosa che ha arruolato 30 pazienti con SM recidivante. I pazienti soddisfacevano due o più criteri emodinamici extracranici di screening ecodoppler. La fase I dello studio includeva 10 pazienti ed è stata progettata per valutare la sicurezza e standardizzare la venografia, l’IVUS, e le procedure di angioplastica ed in cieco; la fase II ha arruolato 20 pazienti ed ulteriormente convalidato le valutazioni diagnostiche utilizzando le due tecniche invasive. La venografia era considerata anomala quando veniva rilevata una restrizione del lume di diametro ≥ 50%. L’IVUS era conaiderato anomala quando veniva rilevata una restrizione del lume di diametro ≥ 50%, difetti endoluminali, o ridotta pulsatilità.
Non è stata registrata tra i 30 pazienti dello studio alcuna complicazione correlata alla venografia o all’IVUS, tra i quali la rottura dei vasi, trombosi, o effetti collaterali del mezzo di contrasto. Sono state osservate con l’IVUS anomalie venose, tra cui occlusioni croniche come trombi nell’85% della vena azygos, nel 50% della vena IJ destra, e nell’83,3% della vena IJ sinistra, mentre la venografia mostrava stenosi ≥ 50% nel 50% dell’azygos , nel 55% della IJ destra, e nel 72% della IJ sinistra. La sensibilità della venografia per rilevare anomalie dell’IVUS era del 52,9%, 73,3%, e 80% rispettivamente per le vene azygos, IJ sinistra, e IJ destra.
Al termine dello studio, secondo gli autori, la valutazione con l’IVUS delle vene IJ ed azygos mostrava un tasso di anomalie venose più alto rispetto alla venografia. L’IVUS fornisce un vantaggio diagnostico rispetto alla venografia convenzionale nel rilevare anomalie venose extracraniche indicative di insufficienza venosa cronica cerebrospinale.
Fonte: http://www.jvir.org/article/S1051-0443%2813%2901106-8/abstract
COMMENTO di Joan Beal (CCSVI in Multiple Sclerosis):
La CCSVI esiste, ed è più facile da vedere e diagnosticare con l’ecografia intravascolare.
“La valutazione con l’IVUS delle vene IJ ed azygos mostrava un tasso di anomalie venose più alto rispetto alla venografia. L’IVUS fornisce un vantaggio diagnostico rispetto alla venografia convenzionale nel rilevare anomalie venose extracraniche indicative di insufficienza venosa cronica cerebrospinale.”
Abstract
Purpose
To investigate prevalence of extracranial abnormalities in azygos and internal jugular (IJ) veins using conventional venography and intravascular ultrasound (IVUS) in patients with multiple sclerosis (MS) being evaluated for chronic cerebrospinal venous insufficiency, a condition of vascular hemodynamic dysfunction.
Materials and Methods
PREMiSe (Prospective Randomized Endovascular therapy in Multiple Sclerosis) is a venous angioplasty study that enrolled 30 patients with relapsing MS. The patients fulfilled two or more venous hemodynamic extracranial Doppler sonography screening criteria. Phase I of the study included 10 patients and was planned to assess safety and standardize venography, IVUS, and angioplasty and blinding procedures; phase II enrolled 20 patients and further validated diagnostic assessments using the two invasive techniques. Venography was considered abnormal when ≥ 50% lumen-diameter restriction was detected. IVUS was considered abnormal when ≥ 50% lumen-diameter restriction, intraluminal defects, or reduced pulsatility was detected.
Results
No venography-related or IVUS-related complications, including vessel rupture, thrombosis, or side effects of contrast media were recorded among the 30 study patients. IVUS-detected venous abnormalities, including chronic, organized, thrombus-like inclusions were observed in 85% of azygos, 50% of right IJ, and 83.3% of left IJ veins, whereas venography demonstrated stenosis of ≥ 50% in 50% of azygos, 55% of right IJ, and 72% of left IJ veins. Sensitivity of venography for detecting IVUS abnormalities was 52.9%, 73.3%, and 80% for the azygos, left IJ, and right IJ veins, respectively.
Conclusions
IVUS assessment of azygos and IJ veins showed a higher rate of venous abnormalities than venography. IVUS provides a diagnostic advantage over conventional venography in detecting extracranial venous abnormalities indicative of chronic cerebrospinal venous insufficiency.
E’ stato pubblicato sul numero di ottobre della rivistascientifica Journal of Vascular and Interventional Radiology (JVIR) lo studio americano intitolato “Confronto tra l’ecografia intravascolare e la venografia convenzionale per il rilevamento di anomalie venose extracraniche indicative di insufficienza venosa cronica cerebrospinale“.
I ricercatori dell’Università di Buffalo (New York) hanno studiato la prevalenza di anomalie extracraniche nelle vene giugulari interne (IJ) ed azygos utilizzando la venografia convenzionale e l’ecografia intravascolare (IVUS) in pazienti con sclerosi multipla (SM) in corso di valutazione per l’insufficienza venosa cerebrospinale cronica, una condizione di disfunzione emodinamica vascolare.
PREMiSe (terapia endovascolare prospettica randomizzata nella sclerosi multipla) è uno studio sull’angioplastica venosa che ha arruolato 30 pazienti con SM recidivante. I pazienti soddisfacevano due o più criteri emodinamici extracranici di screening ecodoppler. La fase I dello studio includeva 10 pazienti ed è stata progettata per valutare la sicurezza e standardizzare la venografia, l’IVUS, e le procedure di angioplastica ed in cieco; la fase II ha arruolato 20 pazienti ed ulteriormente convalidato le valutazioni diagnostiche utilizzando le due tecniche invasive. La venografia era considerata anomala quando veniva rilevata una restrizione del lume di diametro ≥ 50%. L’IVUS era conaiderato anomala quando veniva rilevata una restrizione del lume di diametro ≥ 50%, difetti endoluminali, o ridotta pulsatilità.
Non è stata registrata tra i 30 pazienti dello studio alcuna complicazione correlata alla venografia o all’IVUS, tra i quali la rottura dei vasi, trombosi, o effetti collaterali del mezzo di contrasto. Sono state osservate con l’IVUS anomalie venose, tra cui occlusioni croniche come trombi nell’85% della vena azygos, nel 50% della vena IJ destra, e nell’83,3% della vena IJ sinistra, mentre la venografia mostrava stenosi ≥ 50% nel 50% dell’azygos , nel 55% della IJ destra, e nel 72% della IJ sinistra. La sensibilità della venografia per rilevare anomalie dell’IVUS era del 52,9%, 73,3%, e 80% rispettivamente per le vene azygos, IJ sinistra, e IJ destra.
Al termine dello studio, secondo gli autori, la valutazione con l’IVUS delle vene IJ ed azygos mostrava un tasso di anomalie venose più alto rispetto alla venografia. L’IVUS fornisce un vantaggio diagnostico rispetto alla venografia convenzionale nel rilevare anomalie venose extracraniche indicative di insufficienza venosa cronica cerebrospinale.
Fonte: http://www.jvir.org/article/S1051-0443%2813%2901106-8/abstract
COMMENTO di Joan Beal (CCSVI in Multiple Sclerosis):
La CCSVI esiste, ed è più facile da vedere e diagnosticare con l’ecografia intravascolare.
“La valutazione con l’IVUS delle vene IJ ed azygos mostrava un tasso di anomalie venose più alto rispetto alla venografia. L’IVUS fornisce un vantaggio diagnostico rispetto alla venografia convenzionale nel rilevare anomalie venose extracraniche indicative di insufficienza venosa cronica cerebrospinale.”
Abstract
Purpose
To investigate prevalence of extracranial abnormalities in azygos and internal jugular (IJ) veins using conventional venography and intravascular ultrasound (IVUS) in patients with multiple sclerosis (MS) being evaluated for chronic cerebrospinal venous insufficiency, a condition of vascular hemodynamic dysfunction.
Materials and Methods
PREMiSe (Prospective Randomized Endovascular therapy in Multiple Sclerosis) is a venous angioplasty study that enrolled 30 patients with relapsing MS. The patients fulfilled two or more venous hemodynamic extracranial Doppler sonography screening criteria. Phase I of the study included 10 patients and was planned to assess safety and standardize venography, IVUS, and angioplasty and blinding procedures; phase II enrolled 20 patients and further validated diagnostic assessments using the two invasive techniques. Venography was considered abnormal when ≥ 50% lumen-diameter restriction was detected. IVUS was considered abnormal when ≥ 50% lumen-diameter restriction, intraluminal defects, or reduced pulsatility was detected.
Results
No venography-related or IVUS-related complications, including vessel rupture, thrombosis, or side effects of contrast media were recorded among the 30 study patients. IVUS-detected venous abnormalities, including chronic, organized, thrombus-like inclusions were observed in 85% of azygos, 50% of right IJ, and 83.3% of left IJ veins, whereas venography demonstrated stenosis of ≥ 50% in 50% of azygos, 55% of right IJ, and 72% of left IJ veins. Sensitivity of venography for detecting IVUS abnormalities was 52.9%, 73.3%, and 80% for the azygos, left IJ, and right IJ veins, respectively.
Conclusions
IVUS assessment of azygos and IJ veins showed a higher rate of venous abnormalities than venography. IVUS provides a diagnostic advantage over conventional venography in detecting extracranial venous abnormalities indicative of chronic cerebrospinal venous insufficiency.
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