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Sclerosi Multipla: interferone e tiroide

Articolo del 15 settembre 2013 preso da www.facebook.com



Per dire...



Alcune di queste complicanze tiroidee sono alla base dell'interruzione della terapia antivirale con interferone.

La tiroidite indotta da IFN può presentarsi come forma distruttiva o autoimmune.Quest'ultima prevede lo sviluppo di anticorpi antitiroidei senza corrispettivo clinico (forme silenti o subcliniche) oppure la comparsa di disfunzione clinico-ormonale manifesta che comprende sia l'ipotiroidismo(tiroidite di Hashimoto) che l'ipertiroidismo autoimmune (M.di Graves-Basedow).Esistono poi le forme "sieronegative" in cui l'ipotiroidismo è probabilmente imputabile ad anticorpibloccanti il recettore del TSH, non agevolmente dosabili nei comuni laboratori o a distruzione flogistica dellestrutture follicolari.In media tuttavia, si può asserire che in circa il 4-7% dei pazienti sottoposti a terapia con interferone, disolito, dopo 3-6 mesi di trattamento, può riscontrarsi una risposta autoanticorpale antitiroidea conelevazione degli AbTPO e/o AbTg e/o TRAB, che può rimanere clinicamente ininfluente per tutta la duratadella terapia oppure può evolvere in franco ipotiroidismo o ipertiroidismo clinico ed ormonale che richiedeadeguato trattamento.Per tale motivo in tutti i pazienti che necessitano di terapia con IFN, la funzione tiroidea andrebbepreventivamente valutata mediante dosaggio di TSH, FT4, FT3, AbTPO, AbTg e TRAB e successivamentesottoposta a follow-up funzionale con dosaggio del TSH e degli AbTPO ogni 2 mesi.



DR. Vincenzo Piazza

Specialista Endocrinologo



http://www.vincenzopiazza.it/file_pdf/Interferone_e_Tiroide.pdf

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