Passa ai contenuti principali

Sclerosi Multipla, ennesima conferma per il metodo Zamboni da uno studio dell’Università di Lubiana

Articolo dell'11 settembre 2013 preso da www.meteoweb.eu



Lo studio intitolato “La disabilità causata dalla sclerosi multipla è associata al numero di stenosi venose extracraniche: possibili miglioramenti da angioplastica venosa. Risultati di uno studio prospettico” verrà pubblicato sul prossimo numero di ottobre della rivista scientifica Phlebology della prestigiosa Royal Society of Medicine. Secondo alcuni ricercatori dell’Università di Lubiana (Slovenia), guidati dal prof. Miro Denislic, la CCSVI (insufficienza venosa cronica cerebrospinale) è stata recentemente descritta nei pazienti con SM (sclerosi multipla). L’ipotesi di un’eziologia vascolare fornisce un nuovo approccio nella ricerca e nel trattamento della sclerosi multipla. Il loro studio in aperto includeva 94 pazienti con SM che soddisfacevano i criteri ecografici richiesti per la CCSVI. Dilatando le vene giugulari interne e/o azygos con la venografia con catetere, sono state dimostrate anomalie venose unilaterali nel 34,8%, bilaterali nel 65,2% mentre erano assenti ostruzioni luminali solo nel 2,1%. Il gruppo di pazienti con il punteggio più alto disabilità aveva un di lesioni venose notevolmente superiore (p <0.005). Nei pazienti con SM recidivante-remittente è stato raggiunto un netto miglioramento della loro disabilità clinica (P <0,001). Nello studio non sono stati utilizzati stent. Le restenosi si sono verificate nel 21,7% dei pazienti. Al termine dello studio, secondo gli autori, il numero dei restringimenti venosi è maggiore nei pazienti più disabili. È stato osservato un significativo miglioramento della disabilità clinica nel gruppo recidivante-remittente. 





Abstract


Objective Chronic cerebrospinal venous insufficiency (CCSVI) was recently described in patients with multiple sclerosis (MS). The hypothesis of the vascular aetiology provides a new approach in the investigation and treatment of MS.


Methods Our open-label study included 94 MS patients who fulfilled ultrasound sonographic criteria required for CCSVI. The internal jugular and/or azygous veins by a catheter venography were dilated.


Results In 34.8% of the patients unilateral, in 65.2% bilateral venous abnormalities and in 2.1% no luminal obstructions were demonstrated. The patient group with the higher disability score had a significantly higher number of venous lesions (P < 0.005). Significant improvement of clinical disability in relapsing-remitting patients was (P < 0.001) achieved. In our study no stents were used. Re-stenosis occurred in 21.7% of the patients.


Conclusion The number of venous narrowings is higher in more disabled patients. A significant improvement in clinical disability in the relapsing-remitting group was observed.


Commenti

Post popolari in questo blog

Rebif: reazioni avverse

I pazienti devono essere informati sulle più frequenti reazioni avverse associate alla somministrazione di interferone beta, inclusi i sintomi della sindrome si mil-influenzale (vedere paragrafo 4.8). Questi sintomi sono più evidenti all’inizio della terapia e diminuiscono in frequenza e gravità con il proseguire del trattamento. Rebif deve essere somministrato con cautela ai pazienti con disturbi depressivi pregressi o in corso ed in particolare a quelli con precedenti ideazioni suicide (vedere paragrafo 4.3). È noto che depressione e ideazioni suicide sono presenti con maggior frequenza nella popolazione dei malati di sclerosi multipla ed in associazione con l’uso dell’interferone. I pazienti in trattamento con Rebif devono essere avvisati di riferire immediatamente al loro medico l’eventuale comparsa di sintomi depressivi o ideazioni suicide. I pazienti affetti da depressione devono essere tenuti sotto stretto controllo medico durante la terapia con Rebif e trattati in modo approp

Sclerosi multipla: registro dei farmaci neurologici sottoposti a monitoraggio

Linee Guida 2012 Tysabri clicca qui per scaricare (PDF) Modifiche Gilenya 4 giugno 2012 su Gilenya clicca qui per scaricare (PDF) Nuovi controlli sulla scheda di Eleggibilità/Diagnosi (30 aprile 2012) su Gilenya clicca qui per scaricare (DOC) nota informativa importante del 30 aprile 2012 su Gilenya comunicato stampa Ema Gilenya 30 aprile (PDF) comunicato stampa 23 aprile 2012 comunicato stampa Ema Gilenya (PDF) Avviso modifica scheda Diagnosi Gilenya (fingolimod) del 16/03/2012 Scarica messaggio circolare Nota Informativa Importante su Gilenya (fingolimod) del 30/01/2012 Scarica la nota Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) del 20/01/2012 - Faq Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) del 20/01/2012 - Sicurezza Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) Comunicazione AIFA del 16/01/2012 sulle schede Gilenya Comunicato schede Gilenya 2 Comunicazione AIFA del 07/12/2011 sulle schede Gilenya Comunicato s

Le complicanze da puntura lombare (rachicentesi)

La rachicentesi è la metodica necessaria per poter eseguire esami diagnostici sul liquor cerebrospinale, cioè il liquido che normalmente circola nel midollo spinale e nel cervello. Tecnicamente consiste nell’introdurre un ago di adeguate dimensioni, circa 10 cm. di lunghezza, nello spazio vertebrale compreso tra le strutture posteriori di una vertebra (le lamine vertebrali) e quelle anteriori, ovvero la superficie posteriore dei corpi vertebrali. Tale è lo spazio peridurale in cui è contenuto il cosiddetto sacco durale che è una propaggine dell’involucro durale che avvolge il midollo spinale. Il sacco durale si prolunga fino alle prime vertebre sacrali, mentre il midollo spinale “si ferma” a livello dell’ultima vertebra dorsale, la 12°. Per tale motivo la puntura del sacco durale per “estrarre” il liquor in esso circolante viene praticata,in genere, tra la 3° e la 4° vertebra lombare. Per motivi che esulano da questa comunicazione, la puntura per il prelievo di liquor può essere f