Roma, 21 giu. (Adnkronos Salute) - "Consegnero' il protocollo per l'applicazione del metodo Stamina all'Istituto superiore di sanita' il 25 giugno, ma solo se saranno rispettate le condizioni di garanzia che abbiamo posto". Lo annuncia Davide Vannoni, fondatore di Stamina Foundation, che oggi era stato invitato ad una riunione all'Iss per discutere l'avvio della sperimentazione. Un appuntamento che Vannoni ha chiesto di rinviare a martedi' 25 giugno, alle 14,30, perche' il vicepresidente di Stamina, Marino Andolina, oggi non avrebbe potuto partecipare.
Vannoni ha spiegato all'Adnkronos Salute che questo primo incontro tanto atteso sara' dirimente. "La consegna del protocollo - ha detto - non potra' prescindere da alcune condizioni. In primo luogo che le cellule siano prodotte dai nostri biologi. Che ci sia trasparenza in tutte le fasi della sperimentazione e che nel comitato scientifico che guidera' il trial ci siano anche medici consulenti di Stamina".
Vannoni inoltre ha annunciato che il calendario di incontri con gli enti preposti alla sperimentazione (Iss, Cnt e Aifa) prevede un ulteriore appuntamento il 2 luglio, ma per il fondatore di Stamina, almeno teoricamente, non ci sarebbe un reale pericolo di uno slittamento dell'avvio della ricerca. "L'avvio della sperimentazione non significa che dal 1 luglio si dovra' cominciare a infondere cellule staminali. Ci sono fasi preparatorie come ad esempio l'insediamento del comitato scientifico. Noi restiamo disponibili, ma ovviamente se si vuole sperimentare il nostro metodo, non si puo' prescindere dal nostro coinvolgimento".
Fonte: www.adnkronos.com
Vannoni ha spiegato all'Adnkronos Salute che questo primo incontro tanto atteso sara' dirimente. "La consegna del protocollo - ha detto - non potra' prescindere da alcune condizioni. In primo luogo che le cellule siano prodotte dai nostri biologi. Che ci sia trasparenza in tutte le fasi della sperimentazione e che nel comitato scientifico che guidera' il trial ci siano anche medici consulenti di Stamina".
Vannoni inoltre ha annunciato che il calendario di incontri con gli enti preposti alla sperimentazione (Iss, Cnt e Aifa) prevede un ulteriore appuntamento il 2 luglio, ma per il fondatore di Stamina, almeno teoricamente, non ci sarebbe un reale pericolo di uno slittamento dell'avvio della ricerca. "L'avvio della sperimentazione non significa che dal 1 luglio si dovra' cominciare a infondere cellule staminali. Ci sono fasi preparatorie come ad esempio l'insediamento del comitato scientifico. Noi restiamo disponibili, ma ovviamente se si vuole sperimentare il nostro metodo, non si puo' prescindere dal nostro coinvolgimento".
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