Articolo del 14 giugno 2013 preso da www.befan.it
Dopo tre anni di invalidità al 100% e un ricorso d'urgenza, nuove frontiere si aprono con l'ordinanza n. 603 del giudice di Chiavari che autorizza una donna sessantenne a ricorrere alle cure con le cellule staminali.
Vinto il ricorso d’urgenza, presentato dal figlio il 21 maggio, la donna potrà far ricorso allestaminali per le proprie cure. La donna, sofferente dal 2011 di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), è invalida al 100% da tre anni viene alimentata con un sondino e non è in grado di muoversi, scrivere o parlare. La cura particolare è stata autorizzata per gli Spedali civili di Brescia.
Il ricorso è stato presentato dal legale Cristina Ageno del Foro di Genova e dal patrocinatore legale Simone Bringiotti, di Chiavari e il giudice che ha depositato l’ordinanza è Maria Giovanna Dito.
La sentenza è di quelle che contano e aprono nuove frontiere: impone l’utilizzo delle cellule mesenchimali secondo il protocollo Stamina, al fine di rallentare l’evoluzione ed il decorso della terribile malattia. E’ il secondo caso in Liguria e il primo a Genova.
Ricordiamo che il decreto legge del ministro Balduzzi, del marzo 2013, vietava le cure con le staminali a qualsiasi caso di nuova introduzione e consentiva la prosecuzione delle cure soltanto a coloro i quali le avessero già cominciate precedentemente. Il Tribunale di Chiavari, al contrario, giudica discriminante questo vincolo e pone l’accento sulla violazione dei diritti costituzionali fondamentali che esso implica.
Vinto il ricorso, i legali ed il figlio si augurano che non saranno presentate opposizioni, cosicché le cure autorizzate possano cominciare al più presto.
Dopo tre anni di invalidità al 100% e un ricorso d'urgenza, nuove frontiere si aprono con l'ordinanza n. 603 del giudice di Chiavari che autorizza una donna sessantenne a ricorrere alle cure con le cellule staminali.
Vinto il ricorso d’urgenza, presentato dal figlio il 21 maggio, la donna potrà far ricorso allestaminali per le proprie cure. La donna, sofferente dal 2011 di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), è invalida al 100% da tre anni viene alimentata con un sondino e non è in grado di muoversi, scrivere o parlare. La cura particolare è stata autorizzata per gli Spedali civili di Brescia.
Il ricorso è stato presentato dal legale Cristina Ageno del Foro di Genova e dal patrocinatore legale Simone Bringiotti, di Chiavari e il giudice che ha depositato l’ordinanza è Maria Giovanna Dito.
La sentenza è di quelle che contano e aprono nuove frontiere: impone l’utilizzo delle cellule mesenchimali secondo il protocollo Stamina, al fine di rallentare l’evoluzione ed il decorso della terribile malattia. E’ il secondo caso in Liguria e il primo a Genova.
Ricordiamo che il decreto legge del ministro Balduzzi, del marzo 2013, vietava le cure con le staminali a qualsiasi caso di nuova introduzione e consentiva la prosecuzione delle cure soltanto a coloro i quali le avessero già cominciate precedentemente. Il Tribunale di Chiavari, al contrario, giudica discriminante questo vincolo e pone l’accento sulla violazione dei diritti costituzionali fondamentali che esso implica.
Vinto il ricorso, i legali ed il figlio si augurano che non saranno presentate opposizioni, cosicché le cure autorizzate possano cominciare al più presto.
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