Passa ai contenuti principali

Sclerosi Multipla: causata anche dallo stress?

di Alessandro Rasman

E' stato pubblicato sulla rivista scientifica Autoimmunity Reviews un interessante studio intitolato "Effetti dello stress sull'infiammazione cerebrale e la sclerosi multipla".

Secondo alcuni ricercatori americani dell'Università Tufts di Boston (Massachusetts) alcune prove sostanziali indicano che lo stress può far precipitare o peggiorare i sintomi di infiammazione in generale e più specificamente nella sclerosi multipla (SM), una malattia demielinizzante, autoimmune caratterizzata dall'infiammazione del sistema nervoso centrale (SNC). Tuttavia, il meccanismo di come lo stress influisce sulla SM non è ben compreso. Sono state esaminate le pubblicazioni su PubMed dal 1995 e viene proposto che i neuropeptidi secreti sotto stress, come l'ormone di rilascio della corticotropina (CRH) e la neurotensina (NT), attivano la microglia e i mastociti a rilasciare molecole infiammatorie. Questi garantiscono la maturazione e l'attivazione delle cellule autoimmuni T17, la rottura della barriera emato-encefalica (BBB) e l'ingresso delle cellule T nel sistema nervoso centrale, favorendo così l'infiammazione del cervello e contribuendo alla patologia della SM. Secondo gli autori, la riduzione dello stress e l'inibizione di questi processi con flavonoidi selezionati potrebbe fornire nuovi approcci terapeutici.



Abstract

Substantial evidence indicates that stress can precipitate or worsen symptoms of inflammation in general and more specifically in multiple sclerosis (MS), a demyelinating, autoimmune disease characterized by inflammation of the central nervous system (CNS). However, the mechanism of how stress affects MS is not well understood. We reviewed publications in PubMed since 1995 and propose that neuropeptides secreted under stress, such as corticotropin releasing hormone (CRH) and neurotensin (NT), activate microglia and mast cells to release inflammatory molecules. These lead to maturation and activation of T17 autoimmune cells, disruption of the blood–brain barrier (BBB) and T cell entry into the CNS, thus promoting brain inflammation and contributing to MS pathology. Reduction of stress and inhibition of these processes by select flavonoids could provide novel therapeutic approaches.


Commenti

Post popolari in questo blog

Rebif: reazioni avverse

I pazienti devono essere informati sulle più frequenti reazioni avverse associate alla somministrazione di interferone beta, inclusi i sintomi della sindrome si mil-influenzale (vedere paragrafo 4.8). Questi sintomi sono più evidenti all’inizio della terapia e diminuiscono in frequenza e gravità con il proseguire del trattamento. Rebif deve essere somministrato con cautela ai pazienti con disturbi depressivi pregressi o in corso ed in particolare a quelli con precedenti ideazioni suicide (vedere paragrafo 4.3). È noto che depressione e ideazioni suicide sono presenti con maggior frequenza nella popolazione dei malati di sclerosi multipla ed in associazione con l’uso dell’interferone. I pazienti in trattamento con Rebif devono essere avvisati di riferire immediatamente al loro medico l’eventuale comparsa di sintomi depressivi o ideazioni suicide. I pazienti affetti da depressione devono essere tenuti sotto stretto controllo medico durante la terapia con Rebif e trattati in modo approp...

Sclerosi multipla: registro dei farmaci neurologici sottoposti a monitoraggio

Linee Guida 2012 Tysabri clicca qui per scaricare (PDF) Modifiche Gilenya 4 giugno 2012 su Gilenya clicca qui per scaricare (PDF) Nuovi controlli sulla scheda di Eleggibilità/Diagnosi (30 aprile 2012) su Gilenya clicca qui per scaricare (DOC) nota informativa importante del 30 aprile 2012 su Gilenya comunicato stampa Ema Gilenya 30 aprile (PDF) comunicato stampa 23 aprile 2012 comunicato stampa Ema Gilenya (PDF) Avviso modifica scheda Diagnosi Gilenya (fingolimod) del 16/03/2012 Scarica messaggio circolare Nota Informativa Importante su Gilenya (fingolimod) del 30/01/2012 Scarica la nota Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) del 20/01/2012 - Faq Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) del 20/01/2012 - Sicurezza Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) Comunicazione AIFA del 16/01/2012 sulle schede Gilenya Comunicato schede Gilenya 2 Comunicazione AIFA del 07/12/2011 sulle schede Gilenya Comunicato s...

Le complicanze da puntura lombare (rachicentesi)

La rachicentesi è la metodica necessaria per poter eseguire esami diagnostici sul liquor cerebrospinale, cioè il liquido che normalmente circola nel midollo spinale e nel cervello. Tecnicamente consiste nell’introdurre un ago di adeguate dimensioni, circa 10 cm. di lunghezza, nello spazio vertebrale compreso tra le strutture posteriori di una vertebra (le lamine vertebrali) e quelle anteriori, ovvero la superficie posteriore dei corpi vertebrali. Tale è lo spazio peridurale in cui è contenuto il cosiddetto sacco durale che è una propaggine dell’involucro durale che avvolge il midollo spinale. Il sacco durale si prolunga fino alle prime vertebre sacrali, mentre il midollo spinale “si ferma” a livello dell’ultima vertebra dorsale, la 12°. Per tale motivo la puntura del sacco durale per “estrarre” il liquor in esso circolante viene praticata,in genere, tra la 3° e la 4° vertebra lombare. Per motivi che esulano da questa comunicazione, la puntura per il prelievo di liquor può essere f...