Angelo Giorgio, ROMA - "Voi perdete tempo, noi perdiamo la vita". Questo lo slogan scandito a gran voce dai sostenitori delle cure compassionevoli, quelle della Stamina Foundation, nei confronti dei Parlamentari.
E a sostenere nella loro battaglia le mamme e i papà che chiedono di potere usare le staminali per aiutare i loro piccoli, anche il professor Davide Vannoni, il presidente della Stamina Foundation.
Stretto nell'affettuoso abbraccio dei tantissimi presenti, Vannoni ha spiegato a piazzolanotizia.it, come sono "84 i pazienti in cura agli ospedali di Brescia con il metodo Stamina, ma ci sono altre 600 famiglie pronte a fare ricorso per ottenere le cure con staminali sulla base del nostro protocollo". Un protocollo, ha spiegato il professore, disponibile "in internet, visibile a tutti, basta digitare su Google 'Davide Vannoni Patents'".
Ma che cosa succede? Vannoni non ha dubbi: "Si vuole riportare tutta la sperimentazione sotto il controllo dell'Agenzia del farmaco, ma così non potremmo più applicare la nostra metodica. Se la sperimentazione verrà fatta nei laboratori farmaceutici, passeranno degli anni".
Tempi lunghi che i malati non possono attendere.
"Con i tempi della sperimentazione ufficiale di tipo farmaceutico - ha aggiunto Vannoni - tutti questi pazienti morirebbero". Ma allora, visto che la sperimentazione è a costo zero per lo Stato, perché interromperla? Parole che 'accendono' il presidente della Stamina Foundation: "Contro la terapia a base di cellule staminali del protocollo Stamina è in atto l'azione della lobby Agenzia del Farmaco-Farmindustria, per cercare di distruggere questa possibilità di cura". Accusa che ovviamente i diretti interessati respingono al mittente, sostenendo come è noto il contrario. Stamina? Olio di serpente! Ma il dibattito resta acceso. Infatti la replica non si fa attendere: "Le parole del presidente di Stamina, Davide Vannoni, espresse a mezzo stampa, sono prive di qualsiasi fondamento. Contrariamente a quanto dichiarato da Vannoni, Farmindustria non è mai intervenuta sul protocollo Stamina", precisa in una nota l'associazione italiana delle industrie farmaceutiche.
Ma replicando al direttore dell'Aifa, che ha affermato che con tale cura non sperimentata l'Italia uscirebbe fuori dal G8 della scienza, Vannoni ha rilevato come "qualora passassero gli emendamenti suggeriti, l'Italia sarebbe piuttosto buttata fuori dal G8 della moralità. Se la sperimentazione, come si vuole in Commissione Affari sociali, diventasse invece di tipo farmaceutico, ciò significherebbe fermare totalmente la nostra metodica".
La palla ora passa alla politica.
Fonte: http://www.piazzolanotizia.it/vannoni-le-lobby-del-farmaco-vogliono-distruggere-la-cura-N854.html
E a sostenere nella loro battaglia le mamme e i papà che chiedono di potere usare le staminali per aiutare i loro piccoli, anche il professor Davide Vannoni, il presidente della Stamina Foundation.
Stretto nell'affettuoso abbraccio dei tantissimi presenti, Vannoni ha spiegato a piazzolanotizia.it, come sono "84 i pazienti in cura agli ospedali di Brescia con il metodo Stamina, ma ci sono altre 600 famiglie pronte a fare ricorso per ottenere le cure con staminali sulla base del nostro protocollo". Un protocollo, ha spiegato il professore, disponibile "in internet, visibile a tutti, basta digitare su Google 'Davide Vannoni Patents'".
Ma che cosa succede? Vannoni non ha dubbi: "Si vuole riportare tutta la sperimentazione sotto il controllo dell'Agenzia del farmaco, ma così non potremmo più applicare la nostra metodica. Se la sperimentazione verrà fatta nei laboratori farmaceutici, passeranno degli anni".
Tempi lunghi che i malati non possono attendere.
"Con i tempi della sperimentazione ufficiale di tipo farmaceutico - ha aggiunto Vannoni - tutti questi pazienti morirebbero". Ma allora, visto che la sperimentazione è a costo zero per lo Stato, perché interromperla? Parole che 'accendono' il presidente della Stamina Foundation: "Contro la terapia a base di cellule staminali del protocollo Stamina è in atto l'azione della lobby Agenzia del Farmaco-Farmindustria, per cercare di distruggere questa possibilità di cura". Accusa che ovviamente i diretti interessati respingono al mittente, sostenendo come è noto il contrario. Stamina? Olio di serpente! Ma il dibattito resta acceso. Infatti la replica non si fa attendere: "Le parole del presidente di Stamina, Davide Vannoni, espresse a mezzo stampa, sono prive di qualsiasi fondamento. Contrariamente a quanto dichiarato da Vannoni, Farmindustria non è mai intervenuta sul protocollo Stamina", precisa in una nota l'associazione italiana delle industrie farmaceutiche.
Ma replicando al direttore dell'Aifa, che ha affermato che con tale cura non sperimentata l'Italia uscirebbe fuori dal G8 della scienza, Vannoni ha rilevato come "qualora passassero gli emendamenti suggeriti, l'Italia sarebbe piuttosto buttata fuori dal G8 della moralità. Se la sperimentazione, come si vuole in Commissione Affari sociali, diventasse invece di tipo farmaceutico, ciò significherebbe fermare totalmente la nostra metodica".
La palla ora passa alla politica.
Fonte: http://www.piazzolanotizia.it/vannoni-le-lobby-del-farmaco-vogliono-distruggere-la-cura-N854.html
Commenti
Posta un commento