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Arriva da un articolo sulla rivista «Clinical Neurology and Neurosurgery» l’ennesima conferma che fra sclerosi multipla e il tanto discusso «metodo Zamboni» non ci sarebbe alcuna relazione. Una speranza in meno per i malati. I risultati di uno studio svolto presso il Centro Sclerosi Multipla del reparto di Neurologia dell’ospedale Maria Vittoria (diretto dal dottor Daniele Imperiale) dimostrano che non c’è legame tra la cosiddetta insufficienza venosa cerebrospinale cronica (CCSVI) descritta dal professor Paolo Zamboni e la sclerosi multipla.
Condotto dai neurologi Daniele Imperiale, Fabio Melis, Claudia Giaccone, Marilena Guido, Eva Milano, Carlo Buffa e Lucia Appendino, si tratta del primo studio sulla CCSVI effettuato presso un Centro sclerosi multipla del Piemonte, pubblicato su rivista internazionale peer-reviewed citata sui principali database bibliografici. La ricerca condotta su oltre 80 pazienti con sclerosi multipla e 60 soggetti di controllo, ha dimostrato - in linea con altri lavori già pubblicati in letteratura - l’assenza di un’associazione statisticamente significativa tra la CCSVI e la malattia.
«Negli ultimi anni – spiega il dottor Daniele Imperiale, responsabile della Neurologia dell’ospedale Maria Vittoria di Torino – si è sviluppato un ampio dibattito nella comunità scientifica, amplificato grandemente dai mass media, circa la possibile relazione tra l’insorgenza della sclerosi multipla e la presenza di anomalie delle vene che drenano il sangue dell’encefalo, la cosiddetta “Insufficienza Venosa Cronica Cerebro-Spinale” descritta nel 2009 dal chirurgo vascolare Paolo Zamboni». Negli studi del professor Zamboni, «la CCSVI è stata rilevata quasi esclusivamente nei pazienti con sclerosi multipla rispetto ai soggetti di controllo e questa osservazione ha portato a ipotizzare una relazione causale tra le anomalie venose e la sclerosi, relazione che non ha trovato conferma in diversi studi pubblicati, tra cui anche il nostro recentissimo lavoro».
Per verificare l’ipotesi Zamboni sono stati condotti diversi studi in Europa, negli Stati Uniti e in Canada. La sclerosi multipla è una delle più comuni malattie del sistema nervoso centrale, che si manifesta più frequentemente tra i 20 e i 40 anni e rappresenta la causa più frequente di disabilità neurologica tra gli adulti. «Si ritiene - spiegano i neurologi del Maria Vittoria - che la malattia sia causata dall’interazione di fattori genetici e fattori acquisiti che insieme determinano una reazione di tipo auto-immune diretta contro il sistema nervoso centrale».
Fonte: www.lastampa.it
Comes from an article in the journal "Clinical Neurology and Neurosurgery" yet another confirmation that between multiple sclerosis and the much-discussed "Zamboni method" there would be no relationship. A hope less for the sick. The results of a study done at the Multiple Sclerosis Center of the Department of Neurology Maria Vittoria Hospital (headed by Dr. Daniele Imperiale) show that there is no link between the so-called chronic cerebrospinal venous insufficiency (CCSVI) described by Professor Paolo Zamboni and multiple sclerosis.
Conducted by neurologists Daniele Imperiale, Fabio Melis, Claudia Giaccone, Marilena Guido, Eva Milan, Carlo Buffa and Lucia rack, this is the first study carried out at a CCSVI Multiple Sclerosis Center of Piedmont, published in international peer-reviewed quoted on the main bibliographic databases. The survey of more than 80 MS patients and 60 control subjects, demonstrated - in line with other published papers in the literature - the absence of a statistically significant association between CCSVI and disease.
"In recent years - explains Dr. Daniele Imperiale, Head of Neurology Maria Vittoria Hospital in Turin - has developed a wide-ranging debate in the scientific community, greatly amplified by the media, about the possible relationship between the onset of multiple sclerosis and the presence of anomalies of the veins that drain the blood of the brain, the so-called "chronic cerebrospinal venous insufficiency" described in 2009 by the vascular surgeon Paolo Zamboni. " In the studies of Professor Zamboni "CCSVI was found almost exclusively in patients with multiple sclerosis compared with control subjects, and this observation has led some to hypothesize a causal relationship between venous abnormalities and sclerosis, a relationship that has not been confirmed in several published studies, including our recent work. "
To test the hypothesis Zamboni have been many studies in Europe, the United States and Canada. Multiple sclerosis is one of the most common diseases of the central nervous system, which occurs most often between the ages of 20 and 40 years and is the most common cause of neurological disability among adults. "It is believed - explain the neurologists of Maria Vittoria - that the disease is caused by the interaction of genetic and acquired factors that together determine a type of auto-immune reaction directed against the central nervous system."
Arriva da un articolo sulla rivista «Clinical Neurology and Neurosurgery» l’ennesima conferma che fra sclerosi multipla e il tanto discusso «metodo Zamboni» non ci sarebbe alcuna relazione. Una speranza in meno per i malati. I risultati di uno studio svolto presso il Centro Sclerosi Multipla del reparto di Neurologia dell’ospedale Maria Vittoria (diretto dal dottor Daniele Imperiale) dimostrano che non c’è legame tra la cosiddetta insufficienza venosa cerebrospinale cronica (CCSVI) descritta dal professor Paolo Zamboni e la sclerosi multipla.
Condotto dai neurologi Daniele Imperiale, Fabio Melis, Claudia Giaccone, Marilena Guido, Eva Milano, Carlo Buffa e Lucia Appendino, si tratta del primo studio sulla CCSVI effettuato presso un Centro sclerosi multipla del Piemonte, pubblicato su rivista internazionale peer-reviewed citata sui principali database bibliografici. La ricerca condotta su oltre 80 pazienti con sclerosi multipla e 60 soggetti di controllo, ha dimostrato - in linea con altri lavori già pubblicati in letteratura - l’assenza di un’associazione statisticamente significativa tra la CCSVI e la malattia.
«Negli ultimi anni – spiega il dottor Daniele Imperiale, responsabile della Neurologia dell’ospedale Maria Vittoria di Torino – si è sviluppato un ampio dibattito nella comunità scientifica, amplificato grandemente dai mass media, circa la possibile relazione tra l’insorgenza della sclerosi multipla e la presenza di anomalie delle vene che drenano il sangue dell’encefalo, la cosiddetta “Insufficienza Venosa Cronica Cerebro-Spinale” descritta nel 2009 dal chirurgo vascolare Paolo Zamboni». Negli studi del professor Zamboni, «la CCSVI è stata rilevata quasi esclusivamente nei pazienti con sclerosi multipla rispetto ai soggetti di controllo e questa osservazione ha portato a ipotizzare una relazione causale tra le anomalie venose e la sclerosi, relazione che non ha trovato conferma in diversi studi pubblicati, tra cui anche il nostro recentissimo lavoro».
Per verificare l’ipotesi Zamboni sono stati condotti diversi studi in Europa, negli Stati Uniti e in Canada. La sclerosi multipla è una delle più comuni malattie del sistema nervoso centrale, che si manifesta più frequentemente tra i 20 e i 40 anni e rappresenta la causa più frequente di disabilità neurologica tra gli adulti. «Si ritiene - spiegano i neurologi del Maria Vittoria - che la malattia sia causata dall’interazione di fattori genetici e fattori acquisiti che insieme determinano una reazione di tipo auto-immune diretta contro il sistema nervoso centrale».
Fonte: www.lastampa.it
Comes from an article in the journal "Clinical Neurology and Neurosurgery" yet another confirmation that between multiple sclerosis and the much-discussed "Zamboni method" there would be no relationship. A hope less for the sick. The results of a study done at the Multiple Sclerosis Center of the Department of Neurology Maria Vittoria Hospital (headed by Dr. Daniele Imperiale) show that there is no link between the so-called chronic cerebrospinal venous insufficiency (CCSVI) described by Professor Paolo Zamboni and multiple sclerosis.
Conducted by neurologists Daniele Imperiale, Fabio Melis, Claudia Giaccone, Marilena Guido, Eva Milan, Carlo Buffa and Lucia rack, this is the first study carried out at a CCSVI Multiple Sclerosis Center of Piedmont, published in international peer-reviewed quoted on the main bibliographic databases. The survey of more than 80 MS patients and 60 control subjects, demonstrated - in line with other published papers in the literature - the absence of a statistically significant association between CCSVI and disease.
"In recent years - explains Dr. Daniele Imperiale, Head of Neurology Maria Vittoria Hospital in Turin - has developed a wide-ranging debate in the scientific community, greatly amplified by the media, about the possible relationship between the onset of multiple sclerosis and the presence of anomalies of the veins that drain the blood of the brain, the so-called "chronic cerebrospinal venous insufficiency" described in 2009 by the vascular surgeon Paolo Zamboni. " In the studies of Professor Zamboni "CCSVI was found almost exclusively in patients with multiple sclerosis compared with control subjects, and this observation has led some to hypothesize a causal relationship between venous abnormalities and sclerosis, a relationship that has not been confirmed in several published studies, including our recent work. "
To test the hypothesis Zamboni have been many studies in Europe, the United States and Canada. Multiple sclerosis is one of the most common diseases of the central nervous system, which occurs most often between the ages of 20 and 40 years and is the most common cause of neurological disability among adults. "It is believed - explain the neurologists of Maria Vittoria - that the disease is caused by the interaction of genetic and acquired factors that together determine a type of auto-immune reaction directed against the central nervous system."
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