Articolo del 6 dicembre 2012 preso da http://www.liquidarea.com/
Prosegue la sperimentazione sulla sclerosi laterale amiotrofica (Sla) che ha portato qualche mese fa al primo trapianto al mondo di cellule staminali cerebrali umane: lo studio non ha rilevato al momento “nessun effetto collaterale o avverso ne’ da parte delle cellule ne’ dell’intervento”. Ne ha parlato ieri Angelo Vescovi, direttore scientifico di Neurothon e direttore dell’Irccs casa Sollievo della Sofferenza di San Pio (San Giovanni Rotondo) che coordina la sperimentazione insieme, per la parte neurologica, a Letizia Mazzini, responsabile del Centro Sla dell’Ospedale Maggiore della Carita’ (Novara). Vescovi e’ intervenuto all’Interclub del Rotary Milano Porta Vercellina, Rotary Monforte, Rotary Milano Ovest, Rotary Arco della Pace, Rotary San Babila a Milano.
Presente in video anche Monsignor Vincenzo Paglia, vescovo di Terni – Narni – Amelia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia e presidente di Neurothon, l’Associazione no-profit fondata da Vescovi per promuovere la sperimentazione sulle cellule staminali cerebrali per la cura delle malattie neurodegenerative e fermo sostenitore della ricerca. Paglia, quale, nel ringraziare il presidente del Rotary Club Milano Porta Vercellina Cesare Valli e gli altri convenuti, ha sottolineato: “La ricerca del professor Vescovi, che sostengo da oltre 10 anni, e’ unica nel suo genere. Le malattie neurodegenerative sono terribili e c’e’ bisogno di tanta solidarieta’, verso i malati e verso le loro famiglie. Per continuare, questo progetto ha bisogno dell’aiuto di tutti quanti vogliano contribuire a dare a chi ne ha bisogno la speranza di una cura”.
Sono 4 ad oggi i pazienti reclutati con cadenza quasi mensile, dal trial clinico di fase 1 autorizzato dall’Istituto Superiore di Sanita’. Il trattamento, in questa prima fase, prevede il trapianto di cellule staminali cerebrali umane, prodotte nella Banca delle Staminali Cerebrali di Terni, nelle corna anteriori del midollo spinale di pazienti affetti da Sla.
Grazie ad una tecnica tutta italiana, messa a punto nel 1996 da Vescovi, professore di biologia cellulare all’universita’ Bicocca di Milano, e’ stato realizzato il 25 giugno scorso il primo trapianto al mondo che impiega cellule staminali cerebrali scevre da qualunque problematica etica, poiche’ provenienti da un frammento di tessuto cerebrale prelevato da un singolo feto deceduto per cause naturali, utilizzando una procedura analoga a quella della donazione volontaria di organi negli individui adulti. Le cellule da questo donatore saranno sufficienti per l’intera sperimentazione e per quelle successive che la stessa equipe sta gia’ organizzando su altre malattie neurodegenerative, in collaborazione anche con cliniche europee e statunitensi.
La prima fase di questo protocollo sara’ completata con il trapianto bilaterale in un altro paziente, nel mese di febbraio. Il passo successivo sara’ la trasmissione di tutti i dati disponibili all’Istituto Superiore di Sanita’ per il via libera alla seconda fase, che prevede il trapianto in zone piu’ alte del midollo spinale, cioe’ in regione cervicale.
Sempre per non dimenticare ;)
...nessun risultato avverso!
Prosegue la sperimentazione sulla sclerosi laterale amiotrofica (Sla) che ha portato qualche mese fa al primo trapianto al mondo di cellule staminali cerebrali umane: lo studio non ha rilevato al momento “nessun effetto collaterale o avverso ne’ da parte delle cellule ne’ dell’intervento”. Ne ha parlato ieri Angelo Vescovi, direttore scientifico di Neurothon e direttore dell’Irccs casa Sollievo della Sofferenza di San Pio (San Giovanni Rotondo) che coordina la sperimentazione insieme, per la parte neurologica, a Letizia Mazzini, responsabile del Centro Sla dell’Ospedale Maggiore della Carita’ (Novara). Vescovi e’ intervenuto all’Interclub del Rotary Milano Porta Vercellina, Rotary Monforte, Rotary Milano Ovest, Rotary Arco della Pace, Rotary San Babila a Milano.
Presente in video anche Monsignor Vincenzo Paglia, vescovo di Terni – Narni – Amelia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia e presidente di Neurothon, l’Associazione no-profit fondata da Vescovi per promuovere la sperimentazione sulle cellule staminali cerebrali per la cura delle malattie neurodegenerative e fermo sostenitore della ricerca. Paglia, quale, nel ringraziare il presidente del Rotary Club Milano Porta Vercellina Cesare Valli e gli altri convenuti, ha sottolineato: “La ricerca del professor Vescovi, che sostengo da oltre 10 anni, e’ unica nel suo genere. Le malattie neurodegenerative sono terribili e c’e’ bisogno di tanta solidarieta’, verso i malati e verso le loro famiglie. Per continuare, questo progetto ha bisogno dell’aiuto di tutti quanti vogliano contribuire a dare a chi ne ha bisogno la speranza di una cura”.
Sono 4 ad oggi i pazienti reclutati con cadenza quasi mensile, dal trial clinico di fase 1 autorizzato dall’Istituto Superiore di Sanita’. Il trattamento, in questa prima fase, prevede il trapianto di cellule staminali cerebrali umane, prodotte nella Banca delle Staminali Cerebrali di Terni, nelle corna anteriori del midollo spinale di pazienti affetti da Sla.
Grazie ad una tecnica tutta italiana, messa a punto nel 1996 da Vescovi, professore di biologia cellulare all’universita’ Bicocca di Milano, e’ stato realizzato il 25 giugno scorso il primo trapianto al mondo che impiega cellule staminali cerebrali scevre da qualunque problematica etica, poiche’ provenienti da un frammento di tessuto cerebrale prelevato da un singolo feto deceduto per cause naturali, utilizzando una procedura analoga a quella della donazione volontaria di organi negli individui adulti. Le cellule da questo donatore saranno sufficienti per l’intera sperimentazione e per quelle successive che la stessa equipe sta gia’ organizzando su altre malattie neurodegenerative, in collaborazione anche con cliniche europee e statunitensi.
La prima fase di questo protocollo sara’ completata con il trapianto bilaterale in un altro paziente, nel mese di febbraio. Il passo successivo sara’ la trasmissione di tutti i dati disponibili all’Istituto Superiore di Sanita’ per il via libera alla seconda fase, che prevede il trapianto in zone piu’ alte del midollo spinale, cioe’ in regione cervicale.
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