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Sclerosi Multipla: un semplice esame dell'occhio (OCT) potrebbe prevederne la progressione

Articolo del 28 dicembre 2012:


Un nuovo studio ha scoperto che un semplice esame dell'occhio potrebbe essere in grado di rivelare i primi segni del danno da sclerosi multipla (SM) nei malati con malattia debilitante.
Secondo il rapporto pubblicato sulla rivista medica Neurology, la tomografia a coerenza ottica (OCT) potrebbe monitorare facilmente i pazienti con SM.
La scansione dell'occhio misura lo spessore della retina, del rivestimento nella parte posteriore dell'occhio, e può essere facilmente eseguita in pochi minuti.
I ricercatori della Johns Hopkins University School of Medicine, che hanno condotto uno studio a cui hanno partecipato 164 pazienti con SM, hanno scoperto che quelli con un assottigliamento della retina avevano forme più precoci e più attive della malattia.
Il team, tuttavia, ha spiegato che sono necessari studi più grandi con un follow up a lungo termine per giudicare l'utilità del test nella pratica quotidiana.
La sclerosi multipla è una malattia autoimmune che colpisce il cervello e il midollo spinale, causando problemi con il movimento dei muscoli, l'equilibrio e la visione.
La SM è causata dai danni alla guaina mielinica, il rivestimento protettivo che avvolge le cellule nervose. Quando questo rivestimento del nervo viene danneggiato, i segnali nervosi rallentano o si fermano.
Il danno ai nervi è causato dalla infiammazione creata dalle cellule immunitarie del corpo, che attaccano il sistema nervoso.
Il monitoraggio della SM può essere difficile perché ha un percorso vario e può essere imprevedibile.
I scienziati credono che l'OCT potrebbe essere utile nel monitoraggio della SM, perché misura lo spessore delle fibre nervose alloggiate nella retina.
Dato che le cellule nervose della retina non hanno un manto protettivo della mielina, gli esperti ritengono che potrebbe essere in grado di mostrare i primi segni di danni della SM.
"Mentre si sono sviluppate diverse terapie per rallentare la progressione della sclerosi multipla, la sperimentazione sull'assottigliamento della retina negli occhi potrebbe essere utile per valutare l'efficacia di queste terapie", ha spiegato l'autore dello studio il dottor Peter Calabresi.
Non esiste una cura conosciuta per la sclerosi multipla, ma ci sono terapie che possono rallentare la malattia attraverso il controllo dei sintomi e aiutare il paziente a mantenere una qualità di vita normale.






A new study has found that a simple eye scan might be able to reveal the earliest signs of multiple sclerosis (MS) damage in patients with the debilitating disease.

According to the report published in the journal Neurology, Optical Coherence Tomography (OCT) can easily monitor MS patients.

The eye scan measures the thickness of retina, the lining at the back of the eye, and can be easily performed in a few minutes.


Researchers from the Johns Hopkins University School of Medicine, who conducted a trial involving 164 MS patients, found that those with thinning of their retina had both earlier and more active forms of the disease.
The team, however, said larger trials with a long follow up are still needed to judge how useful the test might be in everyday practice.

MS is an autoimmune disease that affects the brain and spinal cord, causing problems with muscle movement, balance and vision.

MS is caused by damage to the myelin sheath, the protective covering that surrounds nerve cells. When this nerve covering is damaged, nerve signals slow down or stop.

The nerve damage is caused by the inflammation that the body's own immune cells create by attacking the nervous system.

Monitoring MS can be difficult because it has a varied course and can be unpredictable.

Scientists believe OCT can be useful in monitoring MS, because it measures the thickness of nerve fibers housed in the retina.

Since retina nerve cells have no protective myelin coat, experts believe they might be able to show the earliest signs of MS damage.

"As more therapies are developed to slow the progression of MS, testing retinal thinning in the eyes may be helpful in evaluating how effective those therapies are," said study author Dr. Peter Calabresi.

There is no known cure for multiple sclerosis, but there are therapies that may slow the disease by controlling the symptoms and helping the patient maintain a normal quality of life. 

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