Viva la Vita Onlus: "Urgentissimo un intervento congiunto, sociale e sanitario. Non scendiamo in piazza ma sottoscriviamo le motivazioni della protesta"
Roma, 21 novembre 2012 - La difficile condizione dei malati di SLA non è stata presa sul serio dal Governo. Più che la mancanza di fondi, ciò che rende la situazione insostenibile per migliaia di famiglie in Italia è la mancanza di un piano di intervento efficace ed uniforme sul territorio nazionale.
"Che la coperta sia corta per tutti lo sappiamo, ma non basteranno duecento o trecento milioni stanziati all’interno di uno striminzito fondo sociale per rispondere al fabbisogno delle gravissime disabilità in Italia – commenta Mauro Pichezzi, presidente di Viva la Vita onlus –. È urgentissimo che si predisponga un intervento congiunto e coordinato del sociale con il sanitario affinché le poche risorse disponibili vengano utilizzate senza sprechi né carenze, ma soprattutto senza ingiuste differenze tra cittadini."
Fino ad oggi ai malati di SLA sono stati erogati fondi sparsi, fondi spot, è il risultato di un’operazione di tamponamento emergenziale priva di organicità e spesso foriera di sprechi poiché essenzialmente priva di controllo. Lo Stato, incapace di farsi carico delle gravi disabilità con un sistema integrato sociosanitario, rinuncia alla propria presenza e demanda ad una esigua cifra in denaro l’accudimento dei soggetti più fragili. Se la cavino da soli. Si salvi chi può.
"Tamponiamo l'emergenza con misure finalizzate alla sopravvivenza – continua Pichezzi –, ma lavoriamo soprattutto per predisporre un sistema organico di interventi che garantisca ai disabili gravissimi e alle loro famiglie dignità e qualità della vita."
Viva la Vita onlus non sarà in piazza alla manifestazione del 21 novembre perché non accetta di essere spinta alla disperazione e non condivide la politica dei gesti estremi a rischio di vita, ma sottoscrive appieno le motivazioni della protesta.
Roma, 21 novembre 2012 - La difficile condizione dei malati di SLA non è stata presa sul serio dal Governo. Più che la mancanza di fondi, ciò che rende la situazione insostenibile per migliaia di famiglie in Italia è la mancanza di un piano di intervento efficace ed uniforme sul territorio nazionale.
"Che la coperta sia corta per tutti lo sappiamo, ma non basteranno duecento o trecento milioni stanziati all’interno di uno striminzito fondo sociale per rispondere al fabbisogno delle gravissime disabilità in Italia – commenta Mauro Pichezzi, presidente di Viva la Vita onlus –. È urgentissimo che si predisponga un intervento congiunto e coordinato del sociale con il sanitario affinché le poche risorse disponibili vengano utilizzate senza sprechi né carenze, ma soprattutto senza ingiuste differenze tra cittadini."
Fino ad oggi ai malati di SLA sono stati erogati fondi sparsi, fondi spot, è il risultato di un’operazione di tamponamento emergenziale priva di organicità e spesso foriera di sprechi poiché essenzialmente priva di controllo. Lo Stato, incapace di farsi carico delle gravi disabilità con un sistema integrato sociosanitario, rinuncia alla propria presenza e demanda ad una esigua cifra in denaro l’accudimento dei soggetti più fragili. Se la cavino da soli. Si salvi chi può.
"Tamponiamo l'emergenza con misure finalizzate alla sopravvivenza – continua Pichezzi –, ma lavoriamo soprattutto per predisporre un sistema organico di interventi che garantisca ai disabili gravissimi e alle loro famiglie dignità e qualità della vita."
Viva la Vita onlus non sarà in piazza alla manifestazione del 21 novembre perché non accetta di essere spinta alla disperazione e non condivide la politica dei gesti estremi a rischio di vita, ma sottoscrive appieno le motivazioni della protesta.
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