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Sclerosi Multipla. "nobel" dei farmaci va a fingolimod

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Articolo preso da http://www.ansa.it/:

MILANO, 27 NOV - Il Fingolimod, la prima terapia orale per il trattamento della sclerosi multipla, è stato scelto come "farmaco innovativo dell'anno" dal Premio Galeno, riconoscimento considerato il 'Nobel' italiano dei farmaci. Con questa assegnazione, la giuria ha voluto "confermare il valore e l'innovatività di una terapia che sta migliorando la vita di molti pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente".
"Fingolimod è un'innovazione terapeutica importante - ha detto Giorgio Racagni, direttore del Centro di Studio e Ricerca di Farmacologia dell'Università di Milano e membro della giuria – si tratta del primo farmaco a somministrazione orale, quando fino a ieri i pazienti con sclerosi multipla erano costretti ad assumere terapie iniettive. La nostra scelta si è incentrata su fingolimod perché è in grado di combinare il valore della somministrazione orale con un meccanismo di azione unico e innovativo che lo differenzia dagli altri farmaci per questa patologia". In particolare, questo farmaco "agisce sui recettori localizzati sui linfociti e ne determina un sequestro selettivo e reversibile nei linfonodi, riducendo quindi l'attacco autoimmunitario alla mielina. Inoltre ha un potenziale effetto sul sistema nervoso centrale, favorendo i meccanismi di riparazione dei neuroni".
Con il riconoscimento a fingolimod, questa è la sesta volta che un farmaco Novartis conquista il Premio Galeno: il primo fu la ciclosporina, il farmaco che ha reso possibile il controllo del rigetto nel trapianto d'organo. "Questo - dice Philippe Barrois, amministratore delegato e country president di Novartis Italia - conferma il valore e l'innovatività di una terapia che ha migliorato la qualità di vita di molti pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente. Un'assegnazione che ribadisce il ruolo di primo piano dell'azienda nell'area delle neuroscienze, con una presenza costante da oltre 50 anni e un impegno che guarda al futuro, grazie ad una pipeline solida e promettente, con studi e molecole in sviluppo per la sclerosi multipla anche nelle forme progressive per le quali oggi non esistono terapie efficaci".
Questo nuovo trattamento, aggiunge Giancarlo Comi, direttore della neurologia all'Ospedale San Raffaele di Milano, "é il capostipite di una nuova classe di farmaci chiamati modulatori dei recettori della sfingosina 1-fosfato. Si tratta di un farmaco che sta contribuendo a cambiare la malattia: rispetto alla terapia standard con interferone è in grado di dimezzare le ricadute e di ridurre del 40% la progressione dell'atrofia cerebrale, con un effetto rapido e mantenuto nel tempo. Fingolimod genera, da un punto di vista clinico, un'azione globale di protezione su vari aspetti che caratterizzano la
malattia".

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