Notizia del 24 agosto 2012:
Una donna affetta da sclerosi multipla in fase avanzata, che ora non è più in grado di esprimere la propria volontà ma lo ha fatto in passato, potrà rinunciare a cure invasive, venendo sottoposta soltanto a cure palliative. Lo ha stabilito il Tribunale di Reggio Emilia, come rende noto Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca Coscioni.
"L'ordinanza emessa dal giudice - spiega Gallo - riconosce al paziente il rifiuto alle cure, e dunque il diritto all'autodeterminazione". "Il giudice ha provveduto a ricostruire la volontà sul punto espressa dalla donna anni prima nella pienezza delle proprie capacità, in occasione della malattia del padre, e raccolta attraverso la testimonianza delle persone a lei vicine". Da queste dichiarazioni è emerso che la donna si era dichiarata contraria a qualsiasi forma di accanimento terapeutico".
"Dottrina e giurisprudenza - commenta Gallo - continuano a affermare il diritto riconosciuto costituzionalmente di poter scegliere ciascuno le proprie cure, anche nelle decisioni di fine vita; una strada aperta al legislatore che da troppo tempo rimane inerte e incapace di esprimere norme che regolino questi casi".
Fonte: http://bologna.repubblica.it/cronaca/2012/08/24/news/sospese_cure_invasive_a_malata_di_sclerosi_associazione_coscioni_e_autodeterminazione-41425890/
Una donna affetta da sclerosi multipla in fase avanzata, che ora non è più in grado di esprimere la propria volontà ma lo ha fatto in passato, potrà rinunciare a cure invasive, venendo sottoposta soltanto a cure palliative. Lo ha stabilito il Tribunale di Reggio Emilia, come rende noto Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca Coscioni.
"L'ordinanza emessa dal giudice - spiega Gallo - riconosce al paziente il rifiuto alle cure, e dunque il diritto all'autodeterminazione". "Il giudice ha provveduto a ricostruire la volontà sul punto espressa dalla donna anni prima nella pienezza delle proprie capacità, in occasione della malattia del padre, e raccolta attraverso la testimonianza delle persone a lei vicine". Da queste dichiarazioni è emerso che la donna si era dichiarata contraria a qualsiasi forma di accanimento terapeutico".
"Dottrina e giurisprudenza - commenta Gallo - continuano a affermare il diritto riconosciuto costituzionalmente di poter scegliere ciascuno le proprie cure, anche nelle decisioni di fine vita; una strada aperta al legislatore che da troppo tempo rimane inerte e incapace di esprimere norme che regolino questi casi".
Fonte: http://bologna.repubblica.it/cronaca/2012/08/24/news/sospese_cure_invasive_a_malata_di_sclerosi_associazione_coscioni_e_autodeterminazione-41425890/
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