Articolo di Matteo Scibilia del 28 agosto 2012:
E' stato recentemente pubblicato, a cura di alcuni medici del Dipartimento di Neurologia di Reims, il caso di una paziente, che ha avuto una grave riacutizzazione della Sclerosi Multipla (il cosiddetto effetto rebound), subito dopo aver cominciato la terapia con Gylenia e 3 mesi e mezzo dopo la sospensione di Tysabri.
"Riportiamo il caso di una donna con sclerosi multipla, che ha sviluppato una grave condizione neurologica a seguito della cesssazione del trattamento con natalizumab (NZB) [Tysabri - ndT], e dopo l'inizio della terapia con Fingolimod (FTY) [Gilenya - ndT]. FTY è stato avviato 3,5 mesi dopo due anni di trattamento NZB.
Quindici giorni più tardi, ha sofferto di crisi parziali ripetute seguite da un attacco 'tonicoclonico'. Questo è stato associato a difficoltà di attenzione e ad una maggiore astenia.
La RM del cervello di follow-up ha evidenziato lesioni demielinizzanti attive di grandi dimensioni, che depongono a favore di una riattivazione della malattia."
Fonte: http://www.ccsviitalia.org/10/post/2012/08/natalizumab-e-fingolimod-una-sequenza-pericolosa.html
E' stato recentemente pubblicato, a cura di alcuni medici del Dipartimento di Neurologia di Reims, il caso di una paziente, che ha avuto una grave riacutizzazione della Sclerosi Multipla (il cosiddetto effetto rebound), subito dopo aver cominciato la terapia con Gylenia e 3 mesi e mezzo dopo la sospensione di Tysabri.
"Riportiamo il caso di una donna con sclerosi multipla, che ha sviluppato una grave condizione neurologica a seguito della cesssazione del trattamento con natalizumab (NZB) [Tysabri - ndT], e dopo l'inizio della terapia con Fingolimod (FTY) [Gilenya - ndT]. FTY è stato avviato 3,5 mesi dopo due anni di trattamento NZB.
Quindici giorni più tardi, ha sofferto di crisi parziali ripetute seguite da un attacco 'tonicoclonico'. Questo è stato associato a difficoltà di attenzione e ad una maggiore astenia.
La RM del cervello di follow-up ha evidenziato lesioni demielinizzanti attive di grandi dimensioni, che depongono a favore di una riattivazione della malattia."
Fonte: http://www.ccsviitalia.org/10/post/2012/08/natalizumab-e-fingolimod-una-sequenza-pericolosa.html
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