Passa ai contenuti principali

CCSVI e Metodo Zamboni: forti dubbi sullo studio Cosmo di Aism


Mentre è appena partito lo studio "Brave Dreams" promosso dalla Regione Emilia Romagna sull'efficacia degli interventi di angioplastica nella sclerosi multipla, durante il prossimo congresso Ectrims 2012 (Comitato Europeo per il Trattamento e la Ricerca nella Sclerosi Multipla), che si terrà a Lione dal 10 al 13 ottobre 2012 e che viene sponsorizzato dalle principali case farmaceutiche, l'Associazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM-AISM) annuncerà trionfalmente alla stampa i risultati del proprio studio epidemiologico " Cosmo" sulla correlazione tra insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI), scoperta nel 2007 dal prof. Paolo Zamboni (Direttore del Centro Malattie Vascolari dell'Università di Ferrara), e la sclerosi multipla, malattia gravemente invalidante che colpisce 63.000 italiani e per la quale purtroppo non si conoscono ancora né le cause né una terapia valida per tutti, nonostante le ingenti risorse investite.

Purtroppo si tratta di risultati ampiamente attesi visto che già nell'ottobre 2011 la stessa Aism aveva comunicato alla stampa, a studio ancora in corso, che " a oggi, sulla base di dati preliminari, la presenza di CCSVI è stata osservata globalmente in meno del 10% dei soggetti esaminati...".

Lo studio Cosmo era nato nel 2010 dalla pressione dei malati di sclerosi multipla ma aveva visto quasi da subito le dimissioni dal comitato scientifico dello stesso prof. Paolo Zamboni, che nel settembre 2010 aveva polemicamente dichiarato:

Il protocollo stabilito dall'Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism) per verificare la teoria sull'origine della malattia e su una sua possibile cura " rischia di non riuscire a dimostrare nulla" a causa di alcuni difetti di procedura.

Avevo chiesto di aspettare qualche mese per formare gli operatori che devono fare gli esami e mi è stato detto di no. Ho suggerito allora di ridurre il campione, in modo da farlo esaminare solo da tecnici già formati, ma anche questa richiesta è stata rifiutata. In queste condizioni la sperimentazione rischia di non dimostrare nulla, perché un tecnico non formato non è in grado di trovare la malformazione dei vasi sanguigni che secondo noi è alla base della Sclerosi".

Il medico ferrarese fu sostituito da Erwin Stolz, della Clinica Neurologica dell'Università di Giessen in Germania: " Si tratta di un esperto di ecodoppler del cranio – affermò Zamboni – mentre per dimostrare il mio metodo gli esami vanno fatti al collo e al torace. Lo scetticismo c'è in tutte le associazioni sulla Sclerosi multipla del mondo, che hanno fondi soprattutto dalle case farmaceutiche".

Arrivati ad oggi, lo studio promosso dall'Aism risulterebbe in netta contraddizione con alcuni altri recenti studi italiani che hanno invece confermato la correlazione tra la CCSVI e la sclerosi multipla.

Eccone alcuni:

Nell'agosto 2011 un team della Fondazione Don Carlo Gnocchi di Milano, coordinato dal dr. Pietro Maria Bavera, ha pubblicato sulla rivista medica Acta Phlebologica uno studio intitolato " EcoDoppler extracranico venoso e la possibile correlazione tra sclerosi multipla e CCSVI: uno studio osservazionale condotto dopo 560 esami", secondo il quale " i risultati ottenuti, per numeri e tipologie di anomalie venose e valvolari, in una percentuale decisamente interessante fanno pensare che non vi siano delle semplici coincidenze bensì delle possibili correlazioni tra SM e l'insufficienza venosa cerebrospinale cronica, ormai nota come CCSVI".

Nell'ottobre 2011 un team multicentrico, coordinato dal prof. Stefano Bastianello dell'Università di Pavia, ha pubblicato sulla rivista medica BMC Neurology uno studio su 710 pazienti intitolato " Insufficienza venosa cronica cerebrospinale nella sclerosi multipla: correlazioni cliniche di uno studio multicentrico", secondo il quale " la forte associazione tra CCSVI e SM suggerisce che la presenza di CCSVI può favorire uno sviluppo successivo della sclerosi multipla nei pazienti con una minore suscettibilità alle malattie autoimmuni e può aumentare la sua gravità."

NB: tra gli autori di questo studio ci sono anche, per la parte neurologica, il prof. Bergamaschi dell'Università di Pavia ed il prof. Brescia Morra dell'Università Federico II° di Napoli, partecipanti allo studio Cosmo...

Nell'aprile 2012 un team del Policlinico dell'Università di Bari, coordinato dal prof. Marco Matteo Ciccone, ha pubblicato sulla rivista medica Current Neurovascular Research uno studio su 277 pazienti intitolato " Profili doppler di qualità multigate ed alterazioni morfologiche/emodinamiche in pazienti con sclerosi multipla", secondo il quale " l'ecocolordoppler ha un valore importante nei pazienti con SM con rilevamento di anomalie alle vene giugulari e una buona riproducibilità intersignificativa della procedura. La sclerosi multipla è associata alla CCSVI, anche se sono necessari ulteriori studi".

NB: tra gli autori di questo studio c'è anche, per la parte neurologica, la prof.ssa Trojano dell'Università di Bari, partecipante allo studio Cosmo...

Infine, nell'agosto 2012 un team del Policlinico dell'Università di Catania, coordinato dal prof. Francesco Patti, ha pubblicato sulla rivista medica Plos Oneuno studio su 148 pazienti intitolato " Sclerosi Multipla e CCSVI: uno studio caso-controllo basato sulla popolazione", secondo il quale " una maggiore frequenza di CCSVI è stata riscontrata in pazienti con sclerosi multipla; era più evidente nei pazienti con sclerosi multipla avanzata, suggerendo che la CCSVI potrebbe essere correlata alla disabilità nella SM".

NB: il principale autore di questo studio, il prof. Patti dell'Università di Catania, è anche partecipante allo studio Cosmo...

Questi studi dimostrano, senza dubbio, che esiste una correlazione tra l'insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI) e la sclerosi multipla (SM), mentre lo studio Cosmo di Aism purtroppo conferma le nefaste previsioni fatte dal prof. Zamboni, prima della sua partenza nel 2010.

Errare humanum est, perseverare autem diabolicum...


http://mediterranews.org/2012/08/sclerosi-multipla-e-metodo-zamboni-forti-dubbi-sullo-studio-cosmo-di-aism/


As has just left the study "Brave Dreams" promoted by the Emilia Romagna on the effectiveness of angioplasty in multiple sclerosis during the next Congress ECTRIMS 2012 (European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis), to be held in Lyon 10 to 13 October 2012 and is sponsored by major pharmaceutical companies, the Italian Multiple Sclerosis Association (AISM-IMF) will announce triumphantly to release the results of their epidemiological study "Cosmo" on the relationship between chronic cerebrospinal venous insufficiency (CCSVI ), discovered in 2007 by prof. Paolo Zamboni (Director of the Centre for Vascular Diseases, University of Ferrara), and multiple sclerosis, severely debilitating disease that affects 63,000 Italians and for which unfortunately we do not know the causes or treatment for all, despite the enormous resources invested.


Unfortunately, these results are widely expected as early as October 2011, the same Aism had informed the press, ongoing study, that "to date, based on preliminary data, the presence of CCSVI was observed globally in less than 10% of the subjects examined ... ".


The study Cosmo was born in 2010 from the pressure of multiple sclerosis but had seen almost immediately resigned from the Scientific Committee of the same prof. Paolo Zamboni, who in September 2010 had controversially said:


The protocol established by the Italian Multiple Sclerosis Association (AISM) to test the theory on the origin of the disease and its possible cure "may not be able to prove anything" due to some defects in the procedure.


"I was asked to wait a few months to train those who must take exams and I was told no. Then I suggested to reduce the sample, so it must be taken by service technicians already formed, but this request was refused . Under these conditions experimentation may not prove anything, because a technician is not formed is not able to find the malformation of the blood vessels that we believe is the basis of Amyotrophic ".


The doctor Ferrara was replaced by Erwin Stolz, Department of Neurology of the University of Giessen in Germany: "It is an expert in Doppler of the skull - said Zamboni - and to prove my method tests must be made in the neck and chest. Skepticism is in all associations Multiple Sclerosis in the world, who funds mainly from pharmaceutical companies. "


Arrived today, the study promoted AISM would be in direct contradiction with some other recent Italian studies that have instead confirmed the correlation between CCSVI and multiple sclerosis.


Here are a few:


In August 2011 a team of Don Carlo Gnocchi Foundation in Milan, coordinated by dr. Pietro Maria Bavera, published in the medical journal Acta Phlebologica a study entitled "extracranial venous Doppler U.S. and the possible relationship between MS and CCSVI: an observational study after 560 exams," according to which "the results obtained for numbers and types of venous valvular abnormalities and, in a very interesting rate suggests that there are no simple coincidence but possible correlations between MS and chronic cerebrospinal venous insufficiency, now known as CCSVI. "


In October 2011, a multicenter team, coordinated by prof. Stefano Bastianello University of Pavia, published in the medical journal BMC Neurology study of 710 patients entitled "Chronic cerebrospinal venous insufficiency in multiple sclerosis: clinical correlations of a multicenter study," according to which "the strong association between CCSVI and MS suggests that the presence of CCSVI may facilitate a later development of multiple sclerosis in patients with a lower susceptibility to autoimmune diseases and can increase its severity. "


Note: one of the authors of this study there are also, for the neurological, prof. Bergamaschi, University of Pavia and the prof. Brescia Morra of the University Federico II of Naples, the study participants Cosmo ...


In April 2012, a team of the Hospital of the University of Bari, coordinated by prof. Matthew Marco Ciccone, published in the medical journal Current Neurovascular Research study of 277 patients entitled "Profiles doppler quality MULTIGATE and morphological / hemodynamic in patients with multiple sclerosis," according to which "the Doppler ultrasound has an important value in patients with MS with detection of anomalies in the jugular veins and intersignificativa good reproducibility of the procedure. multiple sclerosis is associated with CCSVI, although further studies are needed. "


Note: one of the authors of this study there is also, for the neurological, Prof. Trojano University of Bari, study participant Cosmo ...


Finally, in August 2012, a team of the Hospital of the University of Catania, coordinated by prof. Francesco Patti, published in the medical journal PLoS One study of 148 patients entitled "Multiple Sclerosis and CCSVI: a case-control study based on the population," according to which "a higher frequency of CCSVI was found in patients with multiple sclerosis; was more evident in patients with advanced multiple sclerosis, suggesting that CCSVI may be related to disability in MS. "


Note: The main author of this study, Professor. Patti, University of Catania, is also participating in the study Cosmo ...


These studies show, without a doubt, that there is a correlation between cerebrospinal venous insufficiency (CCSVI) and multiple sclerosis (MS), while the study of Cosmo Aism unfortunately confirms the dire predictions made by prof. Zamboni, before his departure in 2010.


To err humanum east, persevere autem diabolicum ...

Commenti

Post popolari in questo blog

Rebif: reazioni avverse

I pazienti devono essere informati sulle più frequenti reazioni avverse associate alla somministrazione di interferone beta, inclusi i sintomi della sindrome si mil-influenzale (vedere paragrafo 4.8). Questi sintomi sono più evidenti all’inizio della terapia e diminuiscono in frequenza e gravità con il proseguire del trattamento. Rebif deve essere somministrato con cautela ai pazienti con disturbi depressivi pregressi o in corso ed in particolare a quelli con precedenti ideazioni suicide (vedere paragrafo 4.3). È noto che depressione e ideazioni suicide sono presenti con maggior frequenza nella popolazione dei malati di sclerosi multipla ed in associazione con l’uso dell’interferone. I pazienti in trattamento con Rebif devono essere avvisati di riferire immediatamente al loro medico l’eventuale comparsa di sintomi depressivi o ideazioni suicide. I pazienti affetti da depressione devono essere tenuti sotto stretto controllo medico durante la terapia con Rebif e trattati in modo approp...

Sclerosi multipla: registro dei farmaci neurologici sottoposti a monitoraggio

Linee Guida 2012 Tysabri clicca qui per scaricare (PDF) Modifiche Gilenya 4 giugno 2012 su Gilenya clicca qui per scaricare (PDF) Nuovi controlli sulla scheda di Eleggibilità/Diagnosi (30 aprile 2012) su Gilenya clicca qui per scaricare (DOC) nota informativa importante del 30 aprile 2012 su Gilenya comunicato stampa Ema Gilenya 30 aprile (PDF) comunicato stampa 23 aprile 2012 comunicato stampa Ema Gilenya (PDF) Avviso modifica scheda Diagnosi Gilenya (fingolimod) del 16/03/2012 Scarica messaggio circolare Nota Informativa Importante su Gilenya (fingolimod) del 30/01/2012 Scarica la nota Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) del 20/01/2012 - Faq Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) del 20/01/2012 - Sicurezza Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) Comunicazione AIFA del 16/01/2012 sulle schede Gilenya Comunicato schede Gilenya 2 Comunicazione AIFA del 07/12/2011 sulle schede Gilenya Comunicato s...

Le complicanze da puntura lombare (rachicentesi)

La rachicentesi è la metodica necessaria per poter eseguire esami diagnostici sul liquor cerebrospinale, cioè il liquido che normalmente circola nel midollo spinale e nel cervello. Tecnicamente consiste nell’introdurre un ago di adeguate dimensioni, circa 10 cm. di lunghezza, nello spazio vertebrale compreso tra le strutture posteriori di una vertebra (le lamine vertebrali) e quelle anteriori, ovvero la superficie posteriore dei corpi vertebrali. Tale è lo spazio peridurale in cui è contenuto il cosiddetto sacco durale che è una propaggine dell’involucro durale che avvolge il midollo spinale. Il sacco durale si prolunga fino alle prime vertebre sacrali, mentre il midollo spinale “si ferma” a livello dell’ultima vertebra dorsale, la 12°. Per tale motivo la puntura del sacco durale per “estrarre” il liquor in esso circolante viene praticata,in genere, tra la 3° e la 4° vertebra lombare. Per motivi che esulano da questa comunicazione, la puntura per il prelievo di liquor può essere f...