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CCSVI: conferme da uno studio interdisciplinare

Articolo preso da http://www.ccsviitalia.org/ di Matteo Scibilia:

Si tratta di uno Studio del 2011 (pubblicato solo il 28 Agosto 2012 - i tempi per gli studi pro CCSVI sono sempre molto più lunghi di quelli contro; chissà perchè), a cura di un gruppo di medici di diversa specializzazione (dal neurologo Hubbard al radiologo Haacke).
Lo studio conferma ulteriormente :

la venoplastica per la CCSVI (PTA) è una procedura sicura
vengono osservati miglioramenti clinici nella maggior parte dei pazientiQueste due verità - data la mole di studi confermativi - non dovrebbero più dover essere messe in discussione. E invece si continua a disquisire su interrogativi esistenziali - la CCSVI esiste?; nel caso esista, ha un collegamento con la SM? - ; e addirittura in Italia molti sono in trepida attesa del responso dello studio Fism - il famoso CoSMo -, che, secondo i suoi finanziatori dovrà mettere la parola fine sulla controversia.
Queste diatribe stanno solo facendo perdere tempo - preziosissimo - alle persone con CCSVI, che vorrebbero invece che gli studi si concentrassero su quelli che sono i punti in sospeso:

La PTA è una procedura per tutti i malati di CCSVI?
Perchè per alcuni funziona e per altri no?
Come fare sì che si possa procedere al posizionamento di stent, con la stessa prospettiva di quelli arteriosi; e cioè che ci si possa attendere una ragionevole durata di almeno 5 anni, senza rischi particolari?

E infine - last but non least -, abbiamo bisogno di studi a medio termine, che ci facciano capire cosa succede dopo i primi 6-9 mesi, periodo oltre il quale sembra che ci sia una regressione clinica.

Obiettivo
Questo studio si propone di valutare in modo prospettico la sicurezza e i cambiamenti clinici del trattamento ambulatoriale endovascolare nei pazienti con sclerosi multipla (SM) e insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI).

Materiali e Metodi
259 pazienti con SM sono stati seguiti con la Multiple Sclerosis Impact Scale (MSIS-29) prima e per 1e 6 mesi dopo il trattamento extracranico delle stenosi ed occlusioni della vena giugulare interna e della vena azygos, mediante angioplastica venosa - nel 2.5% dei pazienti si è provveduto al posizionamento di stent. Prima del trattamento, i pazienti sono stati testati con la risonanza magnetica (RM), flebografia e la quantificazione del flusso.

Risultati

Abbiamo trovato miglioramenti statisticamente significativi nei punteggi MSIS-29 (P <.01) su entrambi a 1 e 6 mesi
A 1 e 6 mesi, il 67,9% e il 53,6% rispettivamente sono migliorati sulla scala fisica
A 1 e 6 mesi, 53,0% e 44,4% rispettivamente sono migliorati sulla scala psicologica
Le donne hanno mostrato un miglioramento maggiore rispetto agli uomini nella scala fisica a 6 mesi (P = .01)
I pazienti con sclerosi multipla progressiva primaria (SMPP) hanno mostrato un miglioramento inferiore rispetto a quelli con sclerosi multipla recidivante-remittente (SMRR) sulla scala psicologica a 1 mese
I pazienti, per i quali è stato necessario il trattamento venoplastico in più siti, hanno dimostrato un miglioramento superiore della scala a livello fisico sia a 1 che a 6 mesi, rispetto a quelli con un trattamento su meno siti.
Quindici pazienti (6.3%) hanno riportato sintomi ricorrenti dopo il miglioramento clinico e sono stati trattati di nuovo.
C'è stato un grave evento avverso, una trombosi venosa profonda del sito di inserimento del catetere, che si è risolta con il trattamento.

Conclusioni
Il trattamento endovascolare della CCSVI nei pazienti con SM sembra essere una procedura sicura con conseguente significativo miglioramento clinico.



This is a study of 2011 (not published until August 28, 2012 - the time for studies pro CCSVI are always longer than those against, who knows why), by a group of doctors of different specializations (the neurologist to Hubbard radiologist Haacke).
The study further confirms:

the venoplastica for CCSVI (PTA) is a safe procedure
are observed clinical improvement in most pazientiQueste two truths - given the amount of confirmatory studies - should no longer need to be challenged. But you continue to quibble about existential questions - CCSVI exist?, If it exists, has a link with MS? -, And even in Italy, many are anxiously awaiting the results of the study IMF - the famous Cosmos - which, according to its lenders will put an end to the dispute.
These diatribes are just wasting your time - precious - people with CCSVI, who would rather that the studies will concentrate on what are the outstanding issues:

The PTA is a procedure for all patients with CCSVI?
Why it works for some and not for others?
How to do so that we can proceed with the placement of stents, with the same perspective of those arterial, and that is that we can wait for a reasonable period of at least five years, without particular risks?

And finally - last but not least - we need to study the medium term, that causes us to understand what happens after the first 6-9 months, after which it seems that there is a clinical regression.

Target
This study aims to evaluate prospectively the safety and clinical changes of outpatient endovascular treatment in patients with multiple sclerosis (MS) and chronic cerebrospinal venous insufficiency (CCSVI).

Materials and Methods
259 MS patients were followed with the Multiple Sclerosis Impact Scale (MSIS-29) before and for the first six months after the treatment of extracranial stenosis and occlusion of the internal jugular vein and the azygos vein by vein angioplasty - in 2.5% of patients it was decided to stent placement. Before treatment, patients were tested with the magnetic resonance (MR) venography and quantification of flow.

Results

We found statistically significant improvements in scores MSIS-29 (P <.01) on both at 1 and 6 months
At 1 and 6 months, 67.9% and 53.6%, respectively, have improved the physical scale
At 1 and 6 months, 53.0% and 44.4% respectively are improved on the psychological scale
Women showed greater improvement than men in physical scale at 6 months (P = .01)
Patients with primary progressive MS (PPMS) showed less improvement than those with relapsing-remitting MS (RRMS) on the psychological scale to 1 month
The patients, for whom it was necessary to treat venoplastico at multiple sites, have shown an improvement top of the scale at the physical level is at 1 and 6 months, compared to those with a treatment of fewer sites.
Fifteen patients (6.3%) reported recurrent symptoms after clinical improvement and were treated again.
There was one serious adverse event, deep vein thrombosis of the site of insertion of the catheter, which resolved with treatment.

Conclusions
The endovascular treatment of CCSVI in MS patients seems to be a safe procedure resulting in significant clinical improvement.

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