Articolo di Filomena Darelli su http://www.mainfatti.it/
, come evidenziano decine e decine di studi internazionali indipendenti", per ribadirlo la CCSVI nella SM convoca una conferenza stampa.
La CCSVI nella Sclerosi Multipla è ormai una realtà scientifica internazionale innegabile. La CCSVI (acronimo che in italiano sta perInsufficienza Venosa Cronica Cerebrospinale), patologia vascolare individuata dal prof. Paolo Zamboni "soffre" però in Italia di un certo "ostracismo" da parte della medicina "che conta", quasi come se la patologia in questione non "esistesse" o come se le continue conferme internazionali della sua "correlazione" con la Sclerosi Multipla fossero scoperte scientifiche di "serie B".
Il trend "politico" per molti osservatori è chiaro: i ricercatori indipendenti (quelli che hanno sempre fatto la storia della medicina, per capirci) "devono" essere messi da parte in favore dei grandi ed "anonimi" laboratori di ricerca. Una questione di brevetti, di "controllo" e, in definitiva, di "business".
Certo è che il cittadino comune (quello informato, sempre più raro e disorientato) assiste oggi a due tipi di scienza: una che "può" permettersi le scoperte "per acclamazione" (anche se scientificamente "non confermate", come per il Bosone di Higgs1 ), e un'altra che non può neppure permettersi di parlare di fondi per la ricerca (come per la vicenda del"nucleare piezoelettrico"2 ).
E così la "CCSVI nella SM", una patologia ufficialmente "esistente", ha ancora in Italia bisogno di petizioni, di continue conferenze stampa, di malati che prendono in mano il proprio destino e che sono costretti ad "attivarsi" per vedere riconosciuto il proprio diritto a curarsi.
In quest'ottica di "verità" sull'Insufficienza Venosa Cronica Cerebrospinale l'Associazione"CCSVI nella Sclerosi Multipla"3 , coraggiosa Onlus che da sempre si occupa in modo indipendente di dare supporto ai malati ed informare sulla CCSVI nella SM, ha convocato venerdì 6 luglio una conferenza stampa a Bologna (al CNR, via Gobetti 101, ore 10) per"dare un messaggio di equilibrio e verità su questo tema, e contribuire a un confronto serio e fattivo tra ricercatori. Per il bene dei malati".
Scrive in una nota la CCSVI nella SM: "La CCSVI esiste, ed è fortemente correlata alla Sclerosi Multipla, come evidenziano decine e decine di studi internazionali indipendenti. Ogni tentativo di negarlo, o ignorarlo, è insensato".
Durante la conferenza stampa verranno presentati i nuovi studi che ribadiscono la"conferma l'esistenza della CCSVI, l'esattezza dei criteri indicati da Zamboni per diagnosticarla, e la fortissima correlazione tra questa patologia venosa e la SM" (ad esempio nella una meta-analisi elaborata dalla Società Internazionale Malattie Neurovascolari - ISNVD).
Emblematiche quindi le parole dell'Associazione a fine comunicato, che fanno trasparire quanto sia difficile sopravvivere in un clima scientifico tricolore dove le pareti spesso non sono solamente rappresentate dai classici "muri di gomma" ma anche, troppo spesso, da tramezzi con particolari proprietà fonoassorbenti.
"Di fronte alle tante evidenze scientifiche prodotte nel mondo, in Italia un clima di chiusura e di autoreferenzialità tenta di cancellare gli importanti risultati fin qui raggiunti, disorienta i malati, svilisce il panorama scientifico internazionale, cerca di mettere il bavaglio alla ricerca medica indipendente" scrive l'Associazione.
Continua la CCSVI nella SM: "Lo stesso clima di chiusura e di sospetto cerca di impedire o rallentare l'avvio di un'importantissima sperimentazione clinica che è finanziata dalla Regione Emilia Romagna ed alla quale partecipano i più importanti centri di ricerca italiani: lo studio 'Brave Dreams' (BD), guidata da Zamboni, che valuterà sicurezza ed efficacia dell'angioplastica dilatativa venosa (PTA) nei malati di SM".
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