Interessante articolo del 5 luglio 2012:
Sulla rivista Neurology è stato pubblicato uno studio che mira a fare il punto della situazione sull'eziologia della sclerosi multipla.Gli autori dell'articolo, Peter K. Stys, Gerald W. Zamponi, Jan van Minnene Jeroen J. G. Geurts dello Hotchkiss Brain Institute (Università di Calgary, Canada.), sono propensi ad includere la sclerosi multipla tra i disordini neurodegenerativi. La risposta immunologica sarebbe quindi una complicazione.Tutto questo serve a proporre una diversa prospettiva di studio della malattia: mentre adesso si considera come centrale la forma recidivante remittente, sarebbe invece la primaria progressiva quella che permette di studiare al meglio i meccanismi di azione/reazione che si innestano nella sclerosi multipla.
Fino ad oggi, la spiegazione maggiormente plausibile della SM è stata la seguente: cellule T autoreattive penetrano la barriera ematoencefalica ed arrivano al sistema nervoso centrale dove, insieme ai macrofagi e alle cellule B, iniziano a distruggere la mielina. Ne consegue una reazione infiammatoria, che prolunga l'infiammazione e danneggia ulteriormente i tessuti. La nuova visione, invece, afferma che la disfunzione iniziale avviene all'interno del sistema nervoso centrale stesso: un fenomeno citodegenerativo ( focalizzato presumibilmente nel complesso mielina/oligodendrociti) determina un rilascio di costituenti antigenici, i quali provocano una risposta infiammatoria ed autoimmune. Le recidive sono quindi effetti della neurodegenerazione, che influiscono sul decorso della patologia.
Sulla rivista Neurology è stato pubblicato uno studio che mira a fare il punto della situazione sull'eziologia della sclerosi multipla.Gli autori dell'articolo, Peter K. Stys, Gerald W. Zamponi, Jan van Minnene Jeroen J. G. Geurts dello Hotchkiss Brain Institute (Università di Calgary, Canada.), sono propensi ad includere la sclerosi multipla tra i disordini neurodegenerativi. La risposta immunologica sarebbe quindi una complicazione.Tutto questo serve a proporre una diversa prospettiva di studio della malattia: mentre adesso si considera come centrale la forma recidivante remittente, sarebbe invece la primaria progressiva quella che permette di studiare al meglio i meccanismi di azione/reazione che si innestano nella sclerosi multipla.
Fino ad oggi, la spiegazione maggiormente plausibile della SM è stata la seguente: cellule T autoreattive penetrano la barriera ematoencefalica ed arrivano al sistema nervoso centrale dove, insieme ai macrofagi e alle cellule B, iniziano a distruggere la mielina. Ne consegue una reazione infiammatoria, che prolunga l'infiammazione e danneggia ulteriormente i tessuti. La nuova visione, invece, afferma che la disfunzione iniziale avviene all'interno del sistema nervoso centrale stesso: un fenomeno citodegenerativo ( focalizzato presumibilmente nel complesso mielina/oligodendrociti) determina un rilascio di costituenti antigenici, i quali provocano una risposta infiammatoria ed autoimmune. Le recidive sono quindi effetti della neurodegenerazione, che influiscono sul decorso della patologia.
Fonte: http://www.sclerosimultipla.com/news/vars/n/qual-è-la-vera-causa-della-sclerosi-multipla/63
The journal Neurology has published a study that aims to take stock of the situation on the etiology of multiple sclerosis. The authors, Peter K. Stys, Gerald W. Zamponi, Jan van Minnene Jeroen J. G. Geurts of the Hotchkiss Brain Institute (University of Calgary, Canada.), Are likely to include multiple sclerosis among the neurodegenerative disorders. The immunological response would be a complication. All this serves to bring a different perspective to the study of disease: but now is considered as central to the relapsing remitting, primary progressive would rather the one that allows to study the mechanisms of action / reaction that engage in multiple sclerosis.
Up to now, the most plausible explanation of the SM was the following: autoreactive T cells penetrate the blood brain barrier and reach the central nervous system where, together with macrophages and B cells, they begin to destroy the myelin. It follows an inflammatory reaction, which prolongs the inflammation and damage further tissues. The new vision, however, says that the initial failure occurs within the central nervous system itself: a phenomenon citodegenerativo (presumably focused on the whole myelin / oligodendrocyte) causes a release of antigenic constituents, which cause an inflammatory response and autoimmune. Recurrences are therefore the effects of neurodegeneration, affecting the course of the disease.
The journal Neurology has published a study that aims to take stock of the situation on the etiology of multiple sclerosis. The authors, Peter K. Stys, Gerald W. Zamponi, Jan van Minnene Jeroen J. G. Geurts of the Hotchkiss Brain Institute (University of Calgary, Canada.), Are likely to include multiple sclerosis among the neurodegenerative disorders. The immunological response would be a complication. All this serves to bring a different perspective to the study of disease: but now is considered as central to the relapsing remitting, primary progressive would rather the one that allows to study the mechanisms of action / reaction that engage in multiple sclerosis.
Up to now, the most plausible explanation of the SM was the following: autoreactive T cells penetrate the blood brain barrier and reach the central nervous system where, together with macrophages and B cells, they begin to destroy the myelin. It follows an inflammatory reaction, which prolongs the inflammation and damage further tissues. The new vision, however, says that the initial failure occurs within the central nervous system itself: a phenomenon citodegenerativo (presumably focused on the whole myelin / oligodendrocyte) causes a release of antigenic constituents, which cause an inflammatory response and autoimmune. Recurrences are therefore the effects of neurodegeneration, affecting the course of the disease.
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