Nuova pubblicazione di Salvi e Zamboni: aggiornamento dei risultati a due anni dall'intervento di liberazione
Dal sito http://ccsvi-sm.org/
E' stato pubblicato sulla rivista medica Functional Neurology lo studio intitolato "Venous angioplasty in multiple sclerosis: neurological outcome at two years in a cohort of relapsing-remitting patients" del team emiliano facente riferimento al Dott. Salvi e al Prof. Zamboni. Si tratta della pubblicazione, a due anni di follow-up, dei risultati dell'angioplastica su 29 pazienti con SM recidivante-remittette (RR) sottoposti a liberazione nel primo studio condotto in aperto.
Dei 45 pazienti RR reclutati nel primo studio, sono stati esclusi 6 pazienti che ricevettero il trattamento di angioplastica durante una ricaduta di SM, 9 pazienti con osservazione pre intervento inferiore ai due anni e 1 paziente con osservazione post intervento inferiore ai due anni. Quindi il gruppo preso in esame comprende pazienti con almeno 24 mesi di osservazione pre e post intervento di angioplastica, che non erano in fase acuta durante l'intervento e che sono stati osservati ininterrottamente per 4 anni presso il centro neurologico del Bellaria di Bologna.
Dei 29 pazienti così selezionali, il nuovo studio evidenzia miglioramenti statisticamente significativi della SM, misurati in termini di percentuale annuale di ricadute (p = 0,021) e di valutazione del punteggio EDSS (p = 0.037) che misura il grado di disabilità.
Gli autori, in conclusione, confermano che il trattamento endovascolare per la CCSVI nei pazienti SM-RR sembra essere sicuro, e potrebbe, in aggiunta alle terapie immunomodulanti e immunosoppressive, portare effetti clinici benefici in termini di diminuzione delle ricadute e della disabilità. I risultati dello studio supportano pienamente l'esecuzione di studi clinici multicentrici controllati e randomizzati.
Angioplastica venosa nella sclerosi multipla: risultati neurologici dopo due anni in un gruppo di pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente
Salvi F.,Bartolomei I.,Buccellato E.,Galeotti R.,Zamboni P.
Abstract:
E’ stato condotto uno studio aperto con lo scopo di segnalare i risultati clinici a lungo termine del trattamento endovascolare per insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) in pazienti affetti da sclerosi multipla (SM).
Ventinove pazienti con SM clinicamente definita recidivante-remittente sono stati sottoposti ad angioplastica percutanea transluminale per CCSVI, al di fuori da una ricaduta clinica. Tutti i pazienti sono stati regolarmente osservati per almeno due anni prima del primo trattamento endovascolare e per almeno due anni dopo (media post-procedura di follow-up 30,6 ± 6,1 mesi). Sono state utilizzate le seguenti misure di outcome clinici: tasso annuo di ricadute e il punteggio della Expanded Disability Status Scale (EDSS). Tutti i pazienti sono stati osservati intensamente (in media 6 ore) il giorno del trattamento endovascolare per monitorare possibili complicanze (emorragia, shock, infarto, morte).Abbiamo confrontato il tasso annuo di ricadute prima e dopo il trattamento (nei due anni prima e due anni dopo il primo trattamento endovascolare) e il punteggio EDSS registrato due anni prima rispetto a due anni dopo il trattamento.Complessivamente sono stati effettuate 44 procedure endovascolari nei 29 pazienti, senza complicazioni. Tredici dei 29 pazienti (45%) sono stati sottoposti a più di una sessione di trattamento a causa di re-stenosi venosa: 11 e 2 pazienti sono stati sottoposti a due e tre trattamenti endovascolari rispettivamente.La percentuale di recidive annuali di sclerosi multipla è risultata significativamente inferiore post-procedura (0,45 ± 0,62 vs 0,76 ± 0,99, p = 0,021), anche se è aumentata in quattro pazienti. Il punteggio EDSS a due anni dopo il trattamento è risultato significativamente più basso rispetto al punteggio alla scala EDSS registrato due anni prima del trattamento (1,98 ± 0,92 vs 2,27 ± 0,93, p = 0.037), anche se è risultato più alto in quattro pazienti.Il trattamento endovascolare della concorrente CCSVI sembra essere sicuro e ripetibile e può ridurre i tassi di recidiva annuali e disabilità cumulativa nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente. Sono necessari studi randomizzati e controllati per valutare ulteriormente gli effetti clinici del trattamento endovascolare della CCSVI nella SM.
Ventinove pazienti con SM clinicamente definita recidivante-remittente sono stati sottoposti ad angioplastica percutanea transluminale per CCSVI, al di fuori da una ricaduta clinica. Tutti i pazienti sono stati regolarmente osservati per almeno due anni prima del primo trattamento endovascolare e per almeno due anni dopo (media post-procedura di follow-up 30,6 ± 6,1 mesi). Sono state utilizzate le seguenti misure di outcome clinici: tasso annuo di ricadute e il punteggio della Expanded Disability Status Scale (EDSS). Tutti i pazienti sono stati osservati intensamente (in media 6 ore) il giorno del trattamento endovascolare per monitorare possibili complicanze (emorragia, shock, infarto, morte).Abbiamo confrontato il tasso annuo di ricadute prima e dopo il trattamento (nei due anni prima e due anni dopo il primo trattamento endovascolare) e il punteggio EDSS registrato due anni prima rispetto a due anni dopo il trattamento.Complessivamente sono stati effettuate 44 procedure endovascolari nei 29 pazienti, senza complicazioni. Tredici dei 29 pazienti (45%) sono stati sottoposti a più di una sessione di trattamento a causa di re-stenosi venosa: 11 e 2 pazienti sono stati sottoposti a due e tre trattamenti endovascolari rispettivamente.La percentuale di recidive annuali di sclerosi multipla è risultata significativamente inferiore post-procedura (0,45 ± 0,62 vs 0,76 ± 0,99, p = 0,021), anche se è aumentata in quattro pazienti. Il punteggio EDSS a due anni dopo il trattamento è risultato significativamente più basso rispetto al punteggio alla scala EDSS registrato due anni prima del trattamento (1,98 ± 0,92 vs 2,27 ± 0,93, p = 0.037), anche se è risultato più alto in quattro pazienti.Il trattamento endovascolare della concorrente CCSVI sembra essere sicuro e ripetibile e può ridurre i tassi di recidiva annuali e disabilità cumulativa nei pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente. Sono necessari studi randomizzati e controllati per valutare ulteriormente gli effetti clinici del trattamento endovascolare della CCSVI nella SM.
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