Forse il futuro non è così lontano...
Secondo gli esperti che hanno partecipato al Meeting Annuale della Società Neurologica Europea a Praga, le attuali ricerche costiuiscono una speranza concreta in merito alla possibilità di curare diverse patologie neurologiche come l'inctus, il Parkinson e la sclerosi multipla grazie alle terapie con cellule staminali.
Tuttavia, la ricerca deve ancora trovare le risposte a numerose questioni irrisolte quindi la comunità scientifica mette in guardia da cure già in atto, proposte in diverse parti del mondo da medici che utilizzano trattamenti non ancora autorizzati.
Il Professor Gianvito Martino dell'Ospedale San Raffaele di Milano, ha sottolineato nel suo intervento che vi sono diverse strade promettenti ma c'è bisogno di altro tempo per verificare e mettere a punto i profili di sicurezza ed efficacia. E' importante che i pazienti capiscano che queste terapie sono ancora in fase sperimentale e che siano coscienti che non è opportuno spendere cifre ingenti per sottoporsi a trattamenti ancora privi di rigore scientifico.
Il Professor Martino specifica che ancora non sono stati verificati gli eventi avversi che si potrebbero avere in seguito a trattamento con staminali, soprattutto riferendosi a tumori ed infezioni.
Purtroppo, al Congresso è stato denunciato un mercato di svariati miliardi di dollari che già ruota intorno alle terapie con le staminali, nonostante nessun Paese abbia ancora elaborato gli standard di applicazione in sicurezza di questi trattamenti.
In molte Nazioni, compresa l'Italia, stanno per partire progetti di sperimentazione su pazienti delle cure con le staminali, ma si tratta di progetti di ricerca che serviranno a mettere a punto un'eventuale cura e non di cure di per sé.
Per quanto riguarda l'ictus,finora si è verificato che le cellule staminali neurali migliorano le funzioni motorie e sensoriali.
Nello studio pilota sull'uso delle cellule staminali in caso di ictus (STUDIO PISCES), condotta in Gran Bretagna, i pazienti sono stati sottoposti per la prima volta ad un nuovo tipo di procedura, che implica l'impianto di cellule staminali neurali nell'area colpita da ictus per favorire la rigenerazione delle cellule danneggiate. Il follow up dei pazienti continuerà per i prossimi 10 anni. Ricordiamo che le cellula staminali neurali sono in grado di autorigenerarsi mediante divisione cellulare e si differenziano in varie tipologie. Negli studi su animali, le cellule create mediante uno specifico processo di ingegneria genetica messo a punto dai ricercatori dell'Università di Glasgow hanno avuto successo. I topi colpiti da ictus hanno recuperato importanti funzioni nel giro di poche settimane.
In ambito di Parkinson, l'attenzione si sta focalizzando sui fibroblasti. I ricercatori non hanno però ancora capito come poter intervenite sulle persone nel caso del Parkinson. Un team di ricercatori di Milano ha presentato a Praga dei primi risultati che saranno la base per ulteriori studi. L'obiettivo è quello di reinnescare la produzione dannaggiata di dopamina nel cervello mediante l'impianto di staminali. In questo caso, si dovrebbe ricorrere alle staminali embrionali, e questo scatena ad oggi diversi problemi etici. I ricercatori, finora, sono riusciti a convertire i fibroblasti, cellule del tessuto connettivo, in cellule neurali dopaminergiche grazie all'aggiunta di tre specifiche proteine. Si deve capire, però, come impiantare queste cellule nelle aree del cervello danneggiate dalla patologia.
Passando alla sclerosi multipla, invece, il Professor Martino ha spiegato che sono già in corso studi su esseri umani. Le terapie con le staminali sembrano essere molto promettenti nella rigenerazione della mielina danneggiata dalla SM.
Fonte: http://www.sclerosimultipla.com/news/vars/n/prospettive-future-sull'utilizzo-delle-cellule-staminali-al-convegno-internazionale-di-neurologia-di-praga/59
Maybe the future is not so far away ...
According to the experts who participated at the Annual Meeting of the European Neurological Society in Prague, the current research provide real hope about the possibility of treating various neurological diseases such as inctus, Parkinson's and multiple sclerosis, thanks to stem cell therapies.
However, research has yet to find answers to many questions unresolved then the scientific community warns of treatment already in progress and proposals in different parts of the world by doctors who use treatments not yet approved.
Professor Gianvito Martino Hospital San Raffaele in Milan, said in his speech that there are several promising avenues, but we need more time to test and develop profiles of safety and effectiveness. It 'important that patients understand these therapies are still experimental and that they are aware that it is inappropriate to spend large budgets to undergo treatments still lacking scientific rigor.
Professor Martin states that have not yet been verified adverse events that would occur following treatment with stem cells, especially referring to tumors and infections.
Unfortunately, Congress was denouncing a market of several billions of dollars already revolves around the stem cell therapies, although no country has yet developed standards for application in the safety of these treatments.
In many nations, including Italy, are going to start projects of care testing on patients with stem cells, but these are research projects that will be used to develop possible cure and care of itself.
As for the stroke, so far has verified that neural stem cells improve sensory and motor functions.
In the pilot study on the use of stem cells in case of stroke (PISCES STUDIO), conducted in Great Britain, the patients were subjected for the first time to a new type of procedure, which involves the implantation of neural stem cells in ' area affected by stroke to promote regeneration of damaged cells. The follow up of patients will continue for the next 10 years. Recall that the neural stem cell are able to regenerate by means of cell division and differentiate into various types. In animal studies, the cells are created by a specific genetic engineering process developed by researchers at the University of Glasgow have been successful. Mice stroke have important functions recovered within a few weeks.
In the area of Parkinson's disease, attention is focusing on fibroblasts. Researchers have however not yet figured out how to intervene on the people in the case of Parkinson's. A team of researchers from Prague to Milan presented the first results that will be the basis for further studies. The aim is to reignite the production dannaggiata of dopamine in the brain through the plant stem. In this case, you should use the embryonic stem cells, and this causes various ethical problems to date. Researchers so far have managed to convert fibroblasts, connective tissue cells, in neural dopaminergic cells by the addition of three specific proteins. You must understand, however, as these cells implanted in the brain areas damaged by the disease.
Turning to multiple sclerosis, however, Professor Martin said that studies are underway in humans. Therapies based on stem cells seem to be very promising in the regeneration of myelin damaged by MS.
Secondo gli esperti che hanno partecipato al Meeting Annuale della Società Neurologica Europea a Praga, le attuali ricerche costiuiscono una speranza concreta in merito alla possibilità di curare diverse patologie neurologiche come l'inctus, il Parkinson e la sclerosi multipla grazie alle terapie con cellule staminali.
Tuttavia, la ricerca deve ancora trovare le risposte a numerose questioni irrisolte quindi la comunità scientifica mette in guardia da cure già in atto, proposte in diverse parti del mondo da medici che utilizzano trattamenti non ancora autorizzati.
Il Professor Gianvito Martino dell'Ospedale San Raffaele di Milano, ha sottolineato nel suo intervento che vi sono diverse strade promettenti ma c'è bisogno di altro tempo per verificare e mettere a punto i profili di sicurezza ed efficacia. E' importante che i pazienti capiscano che queste terapie sono ancora in fase sperimentale e che siano coscienti che non è opportuno spendere cifre ingenti per sottoporsi a trattamenti ancora privi di rigore scientifico.
Il Professor Martino specifica che ancora non sono stati verificati gli eventi avversi che si potrebbero avere in seguito a trattamento con staminali, soprattutto riferendosi a tumori ed infezioni.
Purtroppo, al Congresso è stato denunciato un mercato di svariati miliardi di dollari che già ruota intorno alle terapie con le staminali, nonostante nessun Paese abbia ancora elaborato gli standard di applicazione in sicurezza di questi trattamenti.
In molte Nazioni, compresa l'Italia, stanno per partire progetti di sperimentazione su pazienti delle cure con le staminali, ma si tratta di progetti di ricerca che serviranno a mettere a punto un'eventuale cura e non di cure di per sé.
Per quanto riguarda l'ictus,finora si è verificato che le cellule staminali neurali migliorano le funzioni motorie e sensoriali.
Nello studio pilota sull'uso delle cellule staminali in caso di ictus (STUDIO PISCES), condotta in Gran Bretagna, i pazienti sono stati sottoposti per la prima volta ad un nuovo tipo di procedura, che implica l'impianto di cellule staminali neurali nell'area colpita da ictus per favorire la rigenerazione delle cellule danneggiate. Il follow up dei pazienti continuerà per i prossimi 10 anni. Ricordiamo che le cellula staminali neurali sono in grado di autorigenerarsi mediante divisione cellulare e si differenziano in varie tipologie. Negli studi su animali, le cellule create mediante uno specifico processo di ingegneria genetica messo a punto dai ricercatori dell'Università di Glasgow hanno avuto successo. I topi colpiti da ictus hanno recuperato importanti funzioni nel giro di poche settimane.
In ambito di Parkinson, l'attenzione si sta focalizzando sui fibroblasti. I ricercatori non hanno però ancora capito come poter intervenite sulle persone nel caso del Parkinson. Un team di ricercatori di Milano ha presentato a Praga dei primi risultati che saranno la base per ulteriori studi. L'obiettivo è quello di reinnescare la produzione dannaggiata di dopamina nel cervello mediante l'impianto di staminali. In questo caso, si dovrebbe ricorrere alle staminali embrionali, e questo scatena ad oggi diversi problemi etici. I ricercatori, finora, sono riusciti a convertire i fibroblasti, cellule del tessuto connettivo, in cellule neurali dopaminergiche grazie all'aggiunta di tre specifiche proteine. Si deve capire, però, come impiantare queste cellule nelle aree del cervello danneggiate dalla patologia.
Passando alla sclerosi multipla, invece, il Professor Martino ha spiegato che sono già in corso studi su esseri umani. Le terapie con le staminali sembrano essere molto promettenti nella rigenerazione della mielina danneggiata dalla SM.
Fonte: http://www.sclerosimultipla.com/news/vars/n/prospettive-future-sull'utilizzo-delle-cellule-staminali-al-convegno-internazionale-di-neurologia-di-praga/59
Maybe the future is not so far away ...
According to the experts who participated at the Annual Meeting of the European Neurological Society in Prague, the current research provide real hope about the possibility of treating various neurological diseases such as inctus, Parkinson's and multiple sclerosis, thanks to stem cell therapies.
However, research has yet to find answers to many questions unresolved then the scientific community warns of treatment already in progress and proposals in different parts of the world by doctors who use treatments not yet approved.
Professor Gianvito Martino Hospital San Raffaele in Milan, said in his speech that there are several promising avenues, but we need more time to test and develop profiles of safety and effectiveness. It 'important that patients understand these therapies are still experimental and that they are aware that it is inappropriate to spend large budgets to undergo treatments still lacking scientific rigor.
Professor Martin states that have not yet been verified adverse events that would occur following treatment with stem cells, especially referring to tumors and infections.
Unfortunately, Congress was denouncing a market of several billions of dollars already revolves around the stem cell therapies, although no country has yet developed standards for application in the safety of these treatments.
In many nations, including Italy, are going to start projects of care testing on patients with stem cells, but these are research projects that will be used to develop possible cure and care of itself.
As for the stroke, so far has verified that neural stem cells improve sensory and motor functions.
In the pilot study on the use of stem cells in case of stroke (PISCES STUDIO), conducted in Great Britain, the patients were subjected for the first time to a new type of procedure, which involves the implantation of neural stem cells in ' area affected by stroke to promote regeneration of damaged cells. The follow up of patients will continue for the next 10 years. Recall that the neural stem cell are able to regenerate by means of cell division and differentiate into various types. In animal studies, the cells are created by a specific genetic engineering process developed by researchers at the University of Glasgow have been successful. Mice stroke have important functions recovered within a few weeks.
In the area of Parkinson's disease, attention is focusing on fibroblasts. Researchers have however not yet figured out how to intervene on the people in the case of Parkinson's. A team of researchers from Prague to Milan presented the first results that will be the basis for further studies. The aim is to reignite the production dannaggiata of dopamine in the brain through the plant stem. In this case, you should use the embryonic stem cells, and this causes various ethical problems to date. Researchers so far have managed to convert fibroblasts, connective tissue cells, in neural dopaminergic cells by the addition of three specific proteins. You must understand, however, as these cells implanted in the brain areas damaged by the disease.
Turning to multiple sclerosis, however, Professor Martin said that studies are underway in humans. Therapies based on stem cells seem to be very promising in the regeneration of myelin damaged by MS.
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