Passa ai contenuti principali

Sclerosi Multipla: Disautonomia, CCSVI e Pressione Sanguigna

Articolo del 23 novembre 2013 preso da 


di Matteo Scibilia


E' stato pubblicato uno studio congiunto (Dipartimenti di Biologia Statistica e Neurologia di Buffalo, Synergy Health Concepts di Newport Beach), il primo di una serie programmata riguardo alla possibile correlazione fra Disautonomia e CCSVI.[1]
Avevamo già parlato di questa possibile correlazione. [2}

Questo primo studio si è proposto di verificare le eventuali modifiche della pressione sanguigna in malati di SM, con CCSVI e Disautonomia accertata (almeno 3 parametri fra fatica, deficit cognitivo, problemi vescicali, problemi di sonno, mal di testa al risveglio, intolleranza termica); condizione che è stata accertata nel 91% dei pazienti esaminati.
Lo studio ha rilevato che la PTA ha normalizzato la pressione sanguigna, sia in quelli con precedente pressione bassa (prevalentemente presente nel gruppo femminile), che in quelli con pressione alta (prevalentemente presente nel gruppo maschile).


Ulteriori studi dovrebbero occuparsi di verificare se questa normalizzazione della pressione sanguigna comporta dei miglioramenti anche nella situazione clinica.

Quello che va sottolineato, al di là dei risultati e dei limiti dello studio (evidenziati dagli stessi autori), è che si sta cominciando a guardare alla CCSVI in maniera più laica di quanto non si sia fatto sino ad adesso.




Blood pressure normalization post-jugular venous balloon angioplasty Zohara Sternberg, Prabhjot Grewal, Steven Cen, Frances DeBarge-Igoe, Jinhee Yu, Michael Arata
Dysautomia e CCSVI

Commenti

Post popolari in questo blog

Rebif: reazioni avverse

I pazienti devono essere informati sulle più frequenti reazioni avverse associate alla somministrazione di interferone beta, inclusi i sintomi della sindrome si mil-influenzale (vedere paragrafo 4.8). Questi sintomi sono più evidenti all’inizio della terapia e diminuiscono in frequenza e gravità con il proseguire del trattamento. Rebif deve essere somministrato con cautela ai pazienti con disturbi depressivi pregressi o in corso ed in particolare a quelli con precedenti ideazioni suicide (vedere paragrafo 4.3). È noto che depressione e ideazioni suicide sono presenti con maggior frequenza nella popolazione dei malati di sclerosi multipla ed in associazione con l’uso dell’interferone. I pazienti in trattamento con Rebif devono essere avvisati di riferire immediatamente al loro medico l’eventuale comparsa di sintomi depressivi o ideazioni suicide. I pazienti affetti da depressione devono essere tenuti sotto stretto controllo medico durante la terapia con Rebif e trattati in modo approp

Sclerosi multipla: registro dei farmaci neurologici sottoposti a monitoraggio

Linee Guida 2012 Tysabri clicca qui per scaricare (PDF) Modifiche Gilenya 4 giugno 2012 su Gilenya clicca qui per scaricare (PDF) Nuovi controlli sulla scheda di Eleggibilità/Diagnosi (30 aprile 2012) su Gilenya clicca qui per scaricare (DOC) nota informativa importante del 30 aprile 2012 su Gilenya comunicato stampa Ema Gilenya 30 aprile (PDF) comunicato stampa 23 aprile 2012 comunicato stampa Ema Gilenya (PDF) Avviso modifica scheda Diagnosi Gilenya (fingolimod) del 16/03/2012 Scarica messaggio circolare Nota Informativa Importante su Gilenya (fingolimod) del 30/01/2012 Scarica la nota Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) del 20/01/2012 - Faq Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) del 20/01/2012 - Sicurezza Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) Comunicazione AIFA del 16/01/2012 sulle schede Gilenya Comunicato schede Gilenya 2 Comunicazione AIFA del 07/12/2011 sulle schede Gilenya Comunicato s

Le complicanze da puntura lombare (rachicentesi)

La rachicentesi è la metodica necessaria per poter eseguire esami diagnostici sul liquor cerebrospinale, cioè il liquido che normalmente circola nel midollo spinale e nel cervello. Tecnicamente consiste nell’introdurre un ago di adeguate dimensioni, circa 10 cm. di lunghezza, nello spazio vertebrale compreso tra le strutture posteriori di una vertebra (le lamine vertebrali) e quelle anteriori, ovvero la superficie posteriore dei corpi vertebrali. Tale è lo spazio peridurale in cui è contenuto il cosiddetto sacco durale che è una propaggine dell’involucro durale che avvolge il midollo spinale. Il sacco durale si prolunga fino alle prime vertebre sacrali, mentre il midollo spinale “si ferma” a livello dell’ultima vertebra dorsale, la 12°. Per tale motivo la puntura del sacco durale per “estrarre” il liquor in esso circolante viene praticata,in genere, tra la 3° e la 4° vertebra lombare. Per motivi che esulano da questa comunicazione, la puntura per il prelievo di liquor può essere f