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Visualizzazione dei post da aprile, 2012

Sclerosi multipla: presentati all'AAN i risultati di studio clinico di fase III su alemtuzumab

Dal sito  http://www.salus.it/eventi-c68/news-salute-c115/sclerosi-multipla--presentati-all-aan-i-risultati-di--studio-clinico-di-fase-iii-su-alemtuzumab-4784.html Sanofi e la sua controllata Genzyme hanno annunciato oggi dati aggiuntivi relativamente allo studio di fase III CARE-MS ll. L’accumulo di disabilità è significativamente rallentato nei pazienti affetti da sclerosi multipla (SM) trattati con alemtuzumab rispetto a quelli trattati con interferone beta-1a (interferone beta 1-a ad alto dosaggio per somministrazione sottocutanea), in base alla misurazione effettuata tramite la Expanded Disability Status Scale (EDSS), uno strumento standard per la valutazione della progressione della disabilità fisica. Inoltre, è stato osservato un significativo miglioramento nell’indice di disabilità in alcuni pazienti trattati con alemtuzumab sia nei riguardi del valore basale, sia rispetto al valore dei pazienti trattati con interferone beta-1a, suggerendo un'inversione della disabil

Sclerosi Multipla: presto i primi risultati dello studio CoSMo

Fra pochi mesi (forse già a settembre) avremo i risultati del famoso studio CoSMo, che pronto a dare risposte sulla correlazione o meno fra CCSVI e SM. A dirlo è il professor Gianluigi Marcardi,  presidente del Comitato Scientifico Aism e fra i principali investigator di CoSMo. Attendiamo con ansia i risultati... (ANSA) - ROMA, 24 APR - Arriveranno ''fra pochi mesi, gia' a settembre'' alcune risposte sulla eventuale correlazione tra sclerosi multipla e insufficienza venosa cerebrovascolare cronica (CCSVI), risultati frutto di ''CoSMo'', lo studio epidemiologico promosso dall'Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) e dalla sua Fondazione (Fism). Lo afferma il professor Gianluigi Mancardi, presidente del Comitato Scientifico Aism e fra i principali investigator di CoSMo. ''Fino a questo momento - spiega il professore - sono stati esaminati circa 1500 soggetti'' dei duemila previsti, fra malati di sclerosi multipla, co

CCSVI e Sclerosi Multipla: per Comi manca evidenza epidemiologica

Dal sito  http://salute24.ilsole24.com  vi propongo l'intervista a Giancarlo Comi, presidente della SIN-Società Italiana di Neurologia: Professor Comi, al momento, dal suo punto di vista, quali sono le evidenze scientifiche a favore della terapia Zamboni per il trattamento della SM? Il mio punto di vista, condiviso dalla la comunità scientifica nazionale ed europea, è riassunto da due position paper (vedere allegati a questa intervista). In poche parole manca innanzitutto una evidenza epidemiologica in quanto dopo lo studio iniziale di Zamboni riportava al 100% di positività questa condizione di pazienti con la SM e uno 0% di positività dei controlli di studi successivi (vedere tabella acclusa). Hanno fornito frequenze variabili negli ammalati dallo 0 al 60 % e controlli dallo 0 al 30%. Non vi sono poi evidenze che un’occlusione delle vene giugulari e della vena azygos si associno alla Sclerosi Multipla. Nel paper accluso ci sono una serie di ragioni per cui non vi sono

Sclerosi Multipla: CONFIRM dimostra l'efficacia e la sicurezza del farmaco BG-12

Dal sito dell'ANSA: Biogen Idec (NASDAQ: BIIB) ha annunciato oggi che i dati positivi dettagliati dello studio CONFIRM, il secondo studio clinico di fase 3 relativo al farmaco orale BG-12 (dimetil fumarato) in soggetti affetti da sclerosi multipla recidivante-remittente (RRMS), saranno esposti in tre presentazioni piattaforma durante il 64o congresso annuale dell'American Academy of Neurology (AAN) a New Orleans. Nello studio CONFIRM, BG-12 ha dimostrato la sua efficacia per un'ampia varietà di indicatori di risultato clinici e radiologici, oltre ad aver dimostrato profili di sicurezza e tollerabilità favorevoli. Questi dati, insieme ai risultati dal primo studio di fase 3 del farmaco BG-12, DEFINE, sono stati inseriti nelle domande di autorizzazione presentate all'inizio di quest'anno all'agenzie di regolamentazione statunitense e a quella europea. "I risultati dello studio CONFIRM integrano il profilo del farmaco BG-12 riscontrato durante tutto il p

Gylenia: EMA suggerisce nuove raccomandazioni per una migliore gestione del rischio di effetti avversi al cuore

Dal comunicato stampa del 20 Aprile 2012 dell'EMA/263105/2012 L’Agenzia Europea per i Medicinali suggerisce nuove raccomandazioni agli operatori sanitari per ridurre il rischio di eventi avversi sul cuore associati all’utilizzo di Gilenya (fingolimod)per il trattamento della sclerosi multipla (SM). A seguito di una revisione degli ultimi dati di sicurezza relativi al medicinale, il Comitato per i Prodotti Medicinali per uso umano dell’EMA (CHMP) raccomanda ai medici di non prescrivere Gilenya ai pazienti con storia di malattia cardiovascolare e cerebrovascolare o a chi assume medicinali per abbassare la frequenza cardiaca. Tuttavia, quando il trattamento con Gilenya è considerato necessario in questi pazienti, la loro attività cardiaca deve essere monitorata almeno per la notte seguente la prima dose di Gilenya e i medici devono chiedere una consulenza ai cardiologi per un appropriato monitoraggio. Il CHMP raccomanda inoltre che l’attività cardiaca di tutti i pazienti che i

Sclerosi Multipla: da Zamboni un nuovo metodo diagnostico per la CCSVI

E' stato pubblicato sul sito della prestigiosa rivista "Journal of Vascular Surgery" uno studio intitolato "Valutazione del ritorno venoso cerebrale con uno nuovo metodo di pletismografia". Ecco l'articolo di Alessandro Rasman per intero: http://mediterranews.org/2012/04/sclerosi-multipla-da-zamboni-un-nuovo-metodo-diagnostico-per-la-ccsvi/

Sclerosi Multipla: emozioni e stress pesano molto

Dall'articolo di Elena Meli sul http://www.corriere.it Emozioni e stress pesano molto Il ruolo dei neurotrasmettitori MILANO - Può sembrare strano, ma l'interlocutore privilegiato del sistema immunitario è il cervello. Le prove di connessioni strette fra i due sistemi ormai non si contano più: poco tempo fa una ricerca pubblicata su Science ha dimostrato che una specifica sotto-popolazione di linfociti T, pari a circa il 2% del totale, può essere stimolata dagli impulsi elettrici dei nervi a produrre un neurotrasmettitore, l'acetilcolina; lo stesso gruppo di ricerca ha anche verificato che la stessa acetilcolina, prodotta dopo stimolazione del nervo vago, può bloccare la formazione di citochine e sostanze infiammatorie. C'è di più: uno studio ancora più recente della Duke University ha verificato che l'interleuchina-1, molecola chiave dei processi infiammatori prodotta dalle cellule immunitarie, può influenzare i processi di apprendimento e la memoria. SIST

CCSVI in Friuli Venezia Giulia: risposta dell'Assessore alla Sanità al Consigliere Ferone

Dal sito  http://www.luigiferone.com/2012/04/ccsvi-risposta-dellass-alla-sanita-al-cons-ferone/ INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA (ARTICOLO 163 REGOLAMENTO INTERNO CONSILIARE) CONSIGLIERE INTERROGANTE: Luigi FERONE GRUPPO CONSILIARE: Gruppo Misto Oggetto: Ripristinare cure per l’insufficienza venosa cronica cerebro spinale. PREMESSO che in data 21 marzo 2012 il Consiglio Regionale ha approvato la petizione n. 24, presentata da 10.680 cittadini della Regione, per il ripristino delle cure per l’insufficienza venosa cronica cerebro spinale e per la promozione dell'avvio di centri multidisciplinari per la diagnosi nel Friuli Venezia Giulia, unitamente all'Ordine del Giorno n. 2. Secondo segnalazione di persona interessata al problema, la Direzione Sanitaria dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria "Ospedali Riuniti" di Trieste non avrebbe autorizzato il Responsabile della Struttura Semplice di Radiologia Interventistica dell'Ospedale di Cattinara, alla r

CCSVI: a Trieste ancora stoppato il ripristino per le terapie

Dall'articolo di Roberto Toffolutti su  http://www.triesteallnews.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1301:sclerosi-multipla-ancora-stoppato-il-ripristino-delle-cure-per-linsufficienza-venosa-cronica-cerebro-spinale&catid=10&Itemid=107 19.4.2012 | 11.40  -  Tondo , che oltre a essere presidente della Regione è anche assessore alla Sanità, e la  Direzione sanitaria della Azienda Ospedaliero-Universitaria di Trieste  non sembrano dare il giusto peso al la  petizione   approvata  dal Consiglio regionale il 21 marzo scorso e presentata da 10.680 cittadini. Una petizione che chiedeva il  ripristino della terapia di rivascolarizzazione della insufficienza venosa cronica cerebro spinale , spesso presente nella sclerosi multipla, e la promozione dell’avvio di centri multidisciplinari per la diagnosi di Ccsvi nel Friuli Venezia Giulia. A segnalare il caso è stato Sergio Lupieri del Pd, che ha anche presentato una  interrogazione . "In Consiglio era infat

CCSVI: il Canada annuncia la proposta per la sperimentazione clinica

L'onorevole Leona Aglukkaq, ministro della Sanità canadese, ha annunciato oggi che un team di ricercatori è stato selezionato attraverso un rigoroso processo di peer review per intraprendere una fase interventistica sperimentazione clinica I / II per l'insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) in persone con sclerosi multipla. Questo annuncio è stato dato a seguito di un invito per applicazioni di ricerca lanciate dal Canadian Institutes of Health Research (CIHR) nel novembre 2011. "Il nostro governo si impegna a far progredire la ricerca nella SM con l'obiettivo di migliorare la salute di chi vive con questa condizione," ha detto il ministro Aglukkaq. "Questo studio clinico dovrebbe fornire un quadro più chiaro sulla sicurezza e l'efficacia della procedura proposta dal dottor Zamboni". L'obiettivo principale del processo CCSVI, che sarà co-finanziato dalla MS Society of Canada, è quello di determinare la sicurezza dell' angiopla

Sclerosi Multipla: Pillola riduce numero di lesioni della SM in studio di Fase II

New Orleans, 16 aprile 2012 Un farmaco orale sperimentale chiamato ONO-4641 ha ridotto il numero di lesioni in persone con sclerosi multipla (SM), secondo i risultati di un trial clinico di fase due, sarà presentato come Emerging Science  (precedentemente noto come Later-Breaking Science)  al 64 American Academy of Neurology Meeting a New Orleans dal 21 aprile al 28 aprile 2012. Per lo studio, 407 persone tra i 18 ei 55 anni con sclerosi multipla recidivante-remittente sono state randomizzate con placebo, 0,05 mg, 0,10 mg o 0,15 mg di ONO-4641 una volta al giorno per 26 settimane.  Le persone sono stati incluse nello studio se avevano due o più recidive nei due anni precedenti lo studio, uno o più recidive nell'arco degli anni prima dello studio o uno o più nuove lesioni cerebrali correlate al SM, noto anche come gadolinio (Gd) captante le lesioni , rilevate dalla risonanza magnetica nei tre mesi precedenti allo studio.  Scansioni cerebrali sono state eseguite ogni quattro settim

Sclerosi Multipla: omega 3 non efficaci nel trattamento della SM

Gli acidi grassi Omega 3 non sembrano avere effetti benefici nella sclerosi multipla. Sono queste le conclusioni di una ricerca condotta in Norvegia presso l'Ospedale dell'Università Haukeland di Bergen con l'obiettivo di studiare la funzione antinfiammatoria degli omega 3. Questi acidi, che si trovano in diversi alimenti come l'olio di pesce e il salmone, sono stati spesso indicati come un'utile cura nel trattamento della sintomatologia della sclerosi multipla, assunti da soli o in combinazione con alcuni farmaci come l'interferone. La ricerca ha preso in esame 92 malati di sclerosi multipa recidivante remittente di età compresa tra i 18 ed i 55 anni ed ha somministrato questi acidi alla metà di loro, riservando agli altri un trattamento placebo. Dopo 6 mesi, tutti i soggetti sono stati sottoposti a trattamento con interferone beta 1a per alri 18 mesi, tre volte alla settimana. Alla fine del ciclo, tutti i pazienti sono stati sottoposti a risonanza magn

Sclerosi Multipla: EMA conferma standard del Fingolimod

L'Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha completato l'analisi dei report riguardanti i malati di sclerosi multipla che hanno riscontrato problemi cardiaci dopo l'assunzione di Fingolimod ed ha stabilito che il farmaco non necessita di essere ritirato dal mercato, né tantomeno verranno poste restrizioni al trattamento. La comunicazione ufficiale arriverà nei prossimi giorni, con la conferma per la Novartis della licenza di distribuzione del farmaco. Secondo l'Agenzia, non sarà neanche necessario modificare il bugiardino del farmaco, essendo i problemi di cuore già menzionati tra i possibili effetti indesiderati. Fingolimod, quindi, continua a restare il primo trattamento orale con effetti positivi promettenti per malati di sclerosi multipla, avendo dimostrato negli studi controllati condotti finora che riesce a risultare efficace anche in quei pazienti non reattivi all'interferone o con sclerosi multipla recidivante remittente particolarmente aggressiva

Sclerosi Multipla: studio a lungo termine sul Betaferon

Bayer HealthCare  ha annunciato che i dati pubblicati on line su Neurology (la versione cartacea sarà disponibile in data 24 aprile), relativi allo studio a lungo termine di 21 anni su Betaferon (Betaferon 21-year Long-term Follow-up –LTF– Study) dimostrano che i pazienti affetti da  Sclerosi Multipla  (SM), se trattati precocemente con Betaferon (interferone beta-1b), hanno una riduzione del 46.8 per cento del rischio di mortalità rispetto ai pazienti trattati col placebo, nei primi cinque anni di trattamento. Sulla base di questi risultati, il Number Needed to Treat (NNT), ovvero il numero di soggetti da trattare con Betaferon per evitare una morte, rispetto al placebo e dopo 21 anni, è 8. Lo studio è il più lungo periodo di valutazione mai effettuato per un trattamento per la   SM . I dati relativi alle cause di morte, la relazione fra SM e cause di morte, o entrambe, sono state determinate per ben l’85 per cento delle morti (69/81). Nel 78.3 per cento (54/69) dei pazienti di cui