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Visualizzazione dei post da marzo, 2014

Cannabis terapeutica allevia sintomi sclerosi multipla

Roma, 24 mar. (Adnkronos Salute) - (Embargo ore 22.00) -  La cannabis terapeutica può aiutare a combattere alcuni sintomi della sclerosi multipla che affliggono i pazienti: dalla spasticità ai dolori alle vie urinarie.  Ad attestarlo sono le nuove linee guida dell'American Academy of Neurology, che pur ribadendo l'esiguità delle prove a favore delle terapie complementari o alternative (Cam) per questi pazienti, segnalano come la cannabis terapeutica (per via orale, in pillole o spray) sia in grado di attenuare i sintomi della sclerosi multipla secondo gli stessi malati. The medical cannabis may help fight certain symptoms of multiple sclerosis afflicting patients: from spasticity to pain in the urinary tract.  As proof of this are the new guidelines of the American Academy of Neurology, while reiterating that there is inadequate evidence in favor of complementary or alternative therapies (CAM) for these patients, as reported cannabis (orally, in pill

Sclerosi Multipla e farmaci immunosoppressori: la chemioterapia provoca atrofia cerebrale, demielinizzazione e la progressione della malattia

di Achille Daga LEGGETE CON MOLTISSIMA ATTENZIONE! La chemioterapia utilizzata nel trapianto di midollo osseo è in grado di accelerare la progressione della malattia nei soggetti con SM progressiva. MALEDETTI! I NEUROLOGI HANNO SEMPRE SAPUTO E TACIUTO CHE LA CHEMIOTERAPIA CAUSA ATROFIA CEREBRALE NEL LUNGO PERIODO, IN MOLTI ANNI ................. FATE ATTENZIONEEEEEEEEEEEEEEEEEE ! SE VI VIENE CONSIGLIATO DI PROVARE UNA DI QUESTE TERAPIE, SI PREGA DI DISCUTERE GLI EFFETTI COLLATERALI CON IL VOSTRO MEDICO. Farmaci immunosoppressori chemioterapici nella Sclerosi Multipla ............... http://www.sclerosi.org/terapie-immunosoppressive.php Mentre molti specialisti di SM continuano ad esplorare chemioterapie per le persone con SM, gli effetti collaterali di questi farmaci sul cervello sono raramente menzionati. Come abbiamo ulteriori informazioni circa gli effetti a lungo termine della chemioterapia del sistema nervoso centrale, È DI VITALE IMPORTANZA CHE LE PERSONE CON MS RIPORTINO I

Sclerosi Multipla: seconda Bavera la CCSVI esiste, ma la strada è lunga e tortuosa

La rivista scientifica Nautilus Salute ha pubblicato un articolo divulgativo a firma del dott. Pietro Maria Bavera intitolato "CCSVI, a Long and Winding Road". La strada lunga e tortuosa a cui fa riferimento il dottor Bavera, citando la celebre canzone dei Beatles composta da Paul McCartney, è quella che sta percorrendo il professor Paolo Zamboni per veder riconosciuta la sua teoria che vuole la CCSVI (Chronic Cerebro Spinal Venous Insufficiency) legata all'insorgenza della sclerosi multipla. La rivista scientifica Nautilus Salute ha pubblicato questa settimana (Anno VIII - N. 1, 2014) un articolo divulgativo a firma del dott. Pietro Maria Bavera intitolato "CCSVI, a Long and Winding Road". La strada lunga e tortuosa a cui fa riferimento il dottor Pietro Maria Bavera, citando la celebre canzone dei Beatles composta da Paul McCartney, è quella che sta percorrendo il professor Paolo Zamboni, chirurgo vascolare dell'Università di Ferrara, per veder riconosciuta

Tysabri e PML: quali sono i veri numeri?

Ottima riflessione... di Matteo Scibilia In base ai dati forniti da Biogen (Marzo 2014), il rischio di Leucopatia Multifocale Progressiva (PML) nei pazienti SM trattati con natalizumab, e negativi JCV, è molto basso (0,1 per 1000). Ma è proprio così? Come si sa, una percentuale è il risultato di una divisione, fra un numeratore (gli eventi PML, in questo caso) ed un denominatore (le persone che assumono Tysabry, in questo caso). Ora, mentre il denominatore è un dato certo (circa 123.000 secondo Biogen), la stessa cosa sembra che non si possa dire per il numeratore. Vediamo perchè... Testimonianza di un addetto FDA ( link ) Io ho lavorato nel programma della FDA che gestisce i farmaci monitorati nel quadro del programma di valutazione e riduzione dei rischi. La FDA richiede che, in presenza di morte (o evento avverso) derivante dal farmaco, questo debba essere segnalato. MA, non viene richiesto alle case farmaceutiche di attivarsi per ottenere le informazioni. Quindi l'unico

Sclerosi Multipla e Vitamina D: una nuova review

Di Matteo Scibilia Una nuova Review , da parte di ricercatori brasiliani, si è proposta di esaminare tutti gli studi pubblicati sull'utilizzo della Vitamina D nella Sclerosi Multipla, per verificare se esistano evidenze tali da poter raccomandarne il suo uso come monoterapia, o in associazione con altro. "In contrasto con studi epidemiologici e sperimentali, studi randomizzati sull'uso della vitamina D nella SM non hanno mostrato differenze significative nei parametri di attività della malattia - recidiva, progressione EDSS, e lesioni RM - tra il gruppo trattato con vitamina D e i gruppi che hanno ricevuto placebo o una dose minore di vitamina D." Il risultato è che "non c'è evidenza scientifica, al momento, per l'uso della vitamina D come monoterapia per la SM nella pratica clinica". Fonte:  www.ccsviitalia.org ABSTRACT Multiple sclerosis (MS) is an inflammatory, autoimmune, demyelinating, and degenerative central nervous system diseas

Pazienti con sclerosi multipla: differenze vascolari correlate all’età

di Alessandro Rasman L’obiettivo di uno studio, compiuto presso l’Università di Bari ( Italia ) è stato quello di analizzare gli aspetti morfologici e funzionali delle vene cerebrali mediante ecocolordoppler su pazienti giovani ( di età inferiore a 30 anni ) e più anziani (di età maggiore di 30 anni ) con sclerosi multipla. Lo studio ha riguardato 552 pazienti, valutati mediante il sistema ecocolordoppler MyLab Vinco ( Esaote ), in posizione supina e seduta. Di questi, 458 ( 83% ) hanno mostrato alterazioni nelle strutture morfologiche e funzionali delle vene cerebrali e sono stati divisi in due gruppi in base all’età: a) 30 anni o età inferiore ( n=110 ) e b) superiore a 30 anni ( n=348 ). I pazienti più giovani hanno mostrato un numero, statisticamente significativo, maggiore di stenosi nelle vene giugulari interne, significativa dal punto di vista sia emodinamico ( 44% versus 35%, p inferiore a 0.01 ) sia non-emodinamico ( 51% vs 45%, p inferiore a 0.05 ), rispetto ai pazien

Sclerosi Multipla: segnalazione in merito al farmaco Fampyra®

di Alessandro Rasman All’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato http://www.agcm.it/component/content/article/6448.html OGGETTO: segnalazione in merito al farmaco Fampyra® per la sclerosi multipla. Buongiorno, vi scrivo per segnalare alla vostra cortese attenzione – al fine dell’eventuale apertura di un’istruttoria – il caso del farmaco Fampyra® (Fampridina) a base di 4-Aminopiridina di recente introduzione per il trattamento di alcuni sintomi della sclerosi multipla. La 4-Aminopiridina (4-AP, Denominazione comune internazionale fampridina, USAN dalfampridine) è un composto organico con formula bruta C5H4N–NH2. La molecola è una delle tre ammine isomeriche della piridina. E’ adoperata soprattutto come strumento per la ricerca, nella caratterizzazione dei sottotipi canale ionico del potassio, ed è stata anche usata per controllare alcuni sintomi della sclerosi multipla, trovando indicazione per il miglioramento sintomatico dell’andatura e della mobilità in adulti c

Sclerosi Multipla: da Siena un interessante studio sull’alterazione del deflusso cerebrale venoso

di Alessandro Rasman E’ stato pubblicato sul sito della prestigiosa rivista scientifica American Journal of Neuroradiology (AJNR) un interessante studio italiano intitolato “Un valore ecografico quantitativo di cutoff del deflusso cerebrale venoso nelle malattie neurologiche: uno studio in cieco su 115 soggetti“. Secondo alcuni ricercatori dell’Università di Siena, il sistema nervoso autonomo mantiene costante il deflusso sanguigno cerebrale venoso cambiando le posizioni. Alterazioni nell’autoregolazione cerebrale possono essere dimostrate con cambiamenti posturali all’ecocolordoppler quantitativo. Lo scopo di questo studio era quello di raggiungere un valore ottimale di cutoff (soglia) della differenza tra il deflusso sanguigno sanguigno cerebrale venoso nelle posizioni supina e seduta che può distinguere i controlli sani dai pazienti con sclerosi multipla e da quelli con altre malattie neurologiche, e per valutare la sua specificità, sensibilità, e l’accuratezza diagnostica. C

Cannabis, in Veneto sarà distribuita in pochi ospedali e, per ora, solo ai malati di sclerosi multipla

Articolo di Alice Bianco Approvata la liberalizzazione della Cannabis da usare come medicinale per alcune patologie gravi: ora la Commissione regionale della Sanità è al lavoro per decidere quali pazienti potranno usufruirne. La Regione Veneto era stata tra le prime nel nostro Paese a presentare una legge sull’argomento (2013), criticata riguardo alla fase di preparazione, che sarebbe dovuta avvenire all’interno di un laboratorio farmaceutico specifico, di Rovigo. Quel che è certo però, è che sarà proprio la Commissione regionale della Sanità, a decidere a chi erogarla. Per ora sembra essere già uscito un medicinale con all’interno proprio la Cannabis, usato per alleviare la spasticità che colpisce i malati affetti da sclerosi multipla, ma potrebbe essere esteso a pazienti con altre patologie. L’uso della marijuana medicinale dovrà sempre avvenire su richiesta di un medico specialista (neurologo o altro) e potranno probabilmente beneficiarne, oltre ai malati di sclerosi

La CCSVI esiste e si può riscontrare in diverse malattie neurodegenerative

Articolo del 4 marzo 2014 preso da  www.ccsvi-sm.org 2000 delegati di 47 paesi dell'Unione internazionale di flebologia (UIP) presenti a Boston lo scorso settembre hanno sancito in modo imprescindibile, in un documento appena pubblicato sul sito della prestigiosa rivista scientifica International Angiology, due cose molto importanti: che la CCSVI (insufficienza venosa cronica cerebrospinale) esiste, e che si può riscontrare in diverse malattie neurodegenerative, tra cui la sclerosi multipla. Agli organi di stampa La comunità scientifica del mondo vascolare sancisce, in modo imprescindibile: la CCSVI (insufficienza venosa cronica cerebrospinale) esiste, e si può riscontrare in diverse malattie neurodegenerative, tra cui la sclerosi multipla. Questo è quanto definisce ufficialmente il documento internazionale di consenso sulle malformazioni vascolari, appena pubblicato sul sito della prestigiosa rivista scientifica International Angiology dell’Unione Internazionale di Flebologia

SM e danni dovuti all'Interferone

soddisfazioni.... "Se dopo 3-4 mesi di terapia non si osservano miglioramenti, valutare l’eventuale sospensione del trattamento." 10 anni....vabbè Di Achille Daga NON CI RESTA CHE INVITARE I NEUROLOGI A RICONSIDERARE L'EFFICACIA DELL'INTERFERONE NELLA CURA DELLA SCLEROSI MULTIPLA, GLI STUDI RIPORTATI DI SEGUITO NE SONO LA PROVA, L'INVITO È ANCHE RIVOLTO A TUTTE LE AGENZIE DEL FARMACO, NAZIONALI E INTERNAZIONALI. UNA DIAGNOSTICA DI ULTIMA GENERAZIONE CI DICE LA VERITÀ! Recentemente è stato dimostrato che il sistema (LDV) retinica laser Doppler è uno strumento affidabile, non invasivo, e utile per valutare la microcircolazione retinica nell'uomo. IL 61% DI QUESTI PAZIENTI HA SVILUPPATO RETINOPATIA ASINTOMATICA TRA CUI EMORRAGIA RETINICA NEL CORSO DEL TRATTAMENTO INTERFERONE. Molti ricercatori hanno ipotizzato che il meccanismo della retinopatia IFN-indotta potrebbe essere la rottura del microcircolo della retina, perché retinopatia IFN-indotta è cara

Marijuana terapeutica legale negli Usa: lo spot in onda nel New Jersey (video)

ROMA – In 20 Stati degli Usa, la marijuana a scopo medico è legale con il Colorado e Washington, che l’hanno legalizzata anche a scopo ricreativo. I sondaggi dimostrano che nel paese, l’atteggiamento nei confronti della cannabis è cambiato e così, la marijuana ora viene addirittura pubblicizzata in televisione. A mandare in onda il primo spot, è stata MarijuanaDoctors.com, associazione del New Jersey che aiuta i pazienti a mettersi in contatto con i medici che prescrivono la cannabis: Fonte:  http://www.blitzquotidiano.it/video/marijuana-terapeutica-legale-negli-usa-1808399/

Natalizumab PML Risk Update: February 2014

February 2014 natalizumab PML update. #MSBlog #MSResearch "The following are the latest risk figures for PML as a result of being treated with natalizumab. Please note that the embedded slideshow is for health professionals only; I have been told by Biogen-Idec that if you are not a health professional you should not be reading it. if you are a MSer you should be reading my previous post designed for you." Headline information "As of 4th February 2014 there have been 439 cases of natalizumab-associated PML; an increase of 9 cases from last month. The mortality associated with PML in this setting is currently 23%, i.e. 101 MSers have died as result of PML, The majority of the PML survivors have a poor functional outcome. You need to keep these figures in context of over 123,000 MSers have been treated with natalizumab." Source:  http://multiple-sclerosis-research.blogspot.it/2014/03/natalizumab-pml-risk-update-february.html?utm_source=feedburner&utm_medium=ema

CCSVI nella Sindrome di Meniere

Articolo del 8 marzo 2014 di Alessandro Rasman E’ stato pubblicato sul sito della rivista scientifica Phlebology della prestigiosa Royal Society of Medicine uno studio italiano intitolato “Insufficienza venosa cronica cerebrospinale nella sindrome di Ménière“. Secono alcuni ricercatori milanesi lo scopo di questo studio era quello di concentrarsi su pazienti affetti da disturbo cocleo-vestibolare con e senza sindrome di Ménière (MD), al fine di verificare se le anomalie di drenaggio cronico cerebrospinale potrebbero svolgere un ruolo nell’eziopatogenesi dell’idrope endolinfatico. Sono stati arruolati nello studio cinquantadue volontari e suddivisi in due gruppi: 24 con MD definita e 28 non-MD. Su entrambi sono stati eseguiti la venografia con risonanza magnetica con mezzo di contrasto del sistema venoso cerebrospinale (MRV) e l’ecocolordoppler venoso (ECD). La MRV ha mostrato anomalie nell’83% dei MD e nel 57% dei soggetti non-MD (p<0.001). Il flusso venoso cervicale asimmetrico, v

Il grano e i danni al cervello umano

Articolo del 7 marzo 2014 Con la crescente consapevolezza tra i medici professionisti e tra il pubblico sull'intima relazione che collega intestino e cervello, il concetto che il grano possa danneggiare il cervello può iniziare ad essere preso sul serio. Molte recenti pubblicazioni come il best seller del New York Times “ Wheat Belly ” del Dr. William Davis hanno permesso di effettuare grandi progressi nella conoscenza popolare sulla dipendenza prodotta dal glutine. Anche " Grain Brain " di David Perlmutter illustra con enfasi il ruolo giocato dal grano come agente additivo. Del resto, la farina rappresenta la causa più comune di danno intestinale (enteropatia) sia nelle persone celiache che in coloro che hanno una semplice intolleranza al glutine ma non sono state diagnosticate come celiache. Non è casuale che i danni del glutine associati all'intestino – definito spesso come “cervello enterico” o “secondo cervello” - possono avere effetti secondari anche sul s

CCSVI e SM: convegno ad Acireale del 2 marzo 2014

L' Associazione Italiana CCSVI e Associazione CCSVI e SM Lombardia hanno tenuto il 2 Marzo 2014 ad Acireale (Hotel Orizzonte) il loro primo Convegno comune: "Sclerosi Multipla: Quale futuro?". Convegno di formazione per Medici (con 7 Crediti ECM), di informazione per Pazienti e di confronto fra Medici e Associazioni. Il Convegno si proponeva di "guardare" la SM da diverse angolazioni. Si parla sempre della SM come di una malattia multi-fattoriale. Logicamente, a questa multifattorialità delle cause dovrebbe corrispondere unamultifattorialità nei trattamenti. Quello che le persone con SM chiedono alla scienza è un atteggiamento laico, all'opposto di quanto si è verificato in questi ultimi anni quando si sono sentite troppo spesso dalle diverse parti espressioni quali "io credo che"..."io non credo che". L' Incontro ha visto un successo inaspettato in termini di partecipazione, sia di medici che di malati, che hanno seguito con molt

Cannabis terapeutica, sì dal governo

Articolo del 8 marzo 2014 Il Governo non ha impugnato la legge sui cannabinoidi promulgata nello scorso gennaio dalla Regione Abruzzo nella quale è prevista l'erogazione su ricetta medica dei farmaci galenici a base di cannabinoidi. E' quanto si apprende da fonti del Governo. La decisione conferma l'orientamento positivo all'uso di cannabis per uso terapeutico. "Questa è una vittoria del buon senso perché già il ministero aveva autorizzato l'uso terapeutico e l'Abruzzo diventa capofila perché lo ha disciplinato", ha detto il consigliere regionale Maurizio Acerbo (Prc), che ha presentato la legge. "Perfino Giovanardi - ha detto Acerbo - è favorevole all'uso medico dei cannabinoidi, ma queste buone intenzioni fino ad oggi non erano operative". Secondo la legge promulgata in Abruzzo lo scorso gennaio, e che il Governo Renzi non ha impugnato, in base al piano terapeutico redatto da un medico specialista, i cannabinoidi potranno essere pres

Ecco perché curarsi con la cannabis è impossibile

Articolo del 9 marzo 2014 Lo sfogo di Toni De Marchi, giornalista, malato di sclerosi multipla. «C’è l’ok dell’Aifa ma non i fondi. Il Sativex? Costa 750 euro, alla fine mi hanno detto "Se lo compri da solo"». Io le canne non me le sono mai fatte. Non credevo nemmeno all’uso terapeutico della marijuana, ero scettico, pensavo a una moda. Poi mi hanno messo davanti a questa possibilità e ho accettato.... solo che quel farmaco lo sto ancora aspettando, da ottobre, e alla fine mi hanno detto se lo compri da solo. Certo, potrei, piuttosto che evitare il cortisone... peccato che costa 750 euro a flacone, senza rimborso, e che per legge ne avrei diritto». Va bene un ok di principio all’uso terapeutico della cannabis, vanno bene le leggi regionali, ma cosa veramente accade a chi cerca di accedere ai farmaci a base di cannabinoidi? Trafile lunghe anni, attese solo a volte risolutive, percorsi burocratici tortuosi. Quella che raccontiamo è la storia di Toni De Marchi, malato