Passa ai contenuti principali

Centri Sclerosi Multipla nel Lazio : parlano i pazienti

Articolo del 18 aprile 2013



Rapporto di Cittadinanzattiva Lazio-Tribunale del malato


I servizi offerti dai Centri per la Sclerosi Multipla nel Lazio sono orientati verso i bisogni degli utenti, sebbene i Centri SM stentino ancora nel coinvolgere i cittadini e le associazioni civiche e di pazienti nelle politiche aziendali. Questo uno dei principali aspetti emersi dal Rapporto 2012 “Valutazione civica dei Centri per la Sclerosi Multipla nel Lazio”, realizzato da Cittadinanzattiva Lazio-Tribunale per i diritti del malato, con il sostegno non condizionato di Biogen Idec, e che ha coinvolto i 6 principali Centri della regione - San Camillo-Forlanini, il San Filippo Neri, il Policlinico Sant'Andrea, il Policlinico Tor Vergata, il Policlinico Umberto I ed il Policlinico Gemelli.



L’indagine, presentata oggi a Roma, è stata condotta basandosi sul modello dell’Audit Civico, una forma di valutazione da parte dei cittadini basata su un sistema realizzato da Cittadinanzattiva che consente di fornire un’analisi critica e sistematica dell’azione delle aziende sanitarie dal punto di vista dei cittadini utenti. I risultati del Rapporto SM fanno emergere con piena forza “la necessità di sviluppare un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) strutturato nel Lazio, che possa fungere da riferimento per tutti i centri Sclerosi Multipla”, come ha dichiarato Francesca Diamanti, di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato Lazio, curatrice del progetto.


Per i pazienti molto di più si può fare per le politiche per favorire la qualità di vita delle persone con Sclerosi Multipla, insieme alla necessità di potenziare e a quella di rendere più efficace l’informazione e la comunicazione, la tutela dei diritti e la personalizzazione delle cure. Valutazione debole anche per l’accesso alle prestazioni.




Relativamente alla struttura e organizzazione dei Centri SM, una caratteristica trasversale è rappresentata dalla capacità dei singoli Centri SM di trovare delle “soluzioni creative efficaci” ad alcune carenze, come la scarsa disponibilità di spazi adeguati per la valutazione della disabilità e la presenza di un team multidisciplinare strutturato nei singoli Centri SM. Per quanto riguarda l’impegno delle strutture nel promuovere alcune politiche per favorire la qualità di vita delle persone con Sclerosi Multipla, l’empowerment del paziente nella gestione della patologia è il fattore di valutazione più debole. Ciò evidenzia le difficoltà che incontrano le persone nella gestione della propria patologia a causa dell’assenza di un sistema di riferimento capace di orientare i cittadini rispetto alle differenti risorse disponibili come Sistema Sanitario Regionale e non solo.

“Oltre ai PDTA, è per noi fondamentale che la Regione proceda speditamente nella direzione di una revisione in termini di appropriatezza dello strumento del Pacchetto Assistenziale Complesso diagnostico (PAC)”, ha aggiunto Francesca Diamanti. ”Questi due aspetti sono due indicatori importanti relativi alla necessità di ripensare a un modello di presa in carico delle persone in termini di percorso piuttosto che accesso alle singole prestazioni, in grado di garantire a tutti degli standard qualitativi di assistenza al di là delle singole esperienze o progetti pilota presenti nei vari Centri SM”.


Commenti

Post popolari in questo blog

Rebif: reazioni avverse

I pazienti devono essere informati sulle più frequenti reazioni avverse associate alla somministrazione di interferone beta, inclusi i sintomi della sindrome si mil-influenzale (vedere paragrafo 4.8). Questi sintomi sono più evidenti all’inizio della terapia e diminuiscono in frequenza e gravità con il proseguire del trattamento. Rebif deve essere somministrato con cautela ai pazienti con disturbi depressivi pregressi o in corso ed in particolare a quelli con precedenti ideazioni suicide (vedere paragrafo 4.3). È noto che depressione e ideazioni suicide sono presenti con maggior frequenza nella popolazione dei malati di sclerosi multipla ed in associazione con l’uso dell’interferone. I pazienti in trattamento con Rebif devono essere avvisati di riferire immediatamente al loro medico l’eventuale comparsa di sintomi depressivi o ideazioni suicide. I pazienti affetti da depressione devono essere tenuti sotto stretto controllo medico durante la terapia con Rebif e trattati in modo approp

Sclerosi multipla: registro dei farmaci neurologici sottoposti a monitoraggio

Linee Guida 2012 Tysabri clicca qui per scaricare (PDF) Modifiche Gilenya 4 giugno 2012 su Gilenya clicca qui per scaricare (PDF) Nuovi controlli sulla scheda di Eleggibilità/Diagnosi (30 aprile 2012) su Gilenya clicca qui per scaricare (DOC) nota informativa importante del 30 aprile 2012 su Gilenya comunicato stampa Ema Gilenya 30 aprile (PDF) comunicato stampa 23 aprile 2012 comunicato stampa Ema Gilenya (PDF) Avviso modifica scheda Diagnosi Gilenya (fingolimod) del 16/03/2012 Scarica messaggio circolare Nota Informativa Importante su Gilenya (fingolimod) del 30/01/2012 Scarica la nota Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) del 20/01/2012 - Faq Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) del 20/01/2012 - Sicurezza Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) Comunicazione AIFA del 16/01/2012 sulle schede Gilenya Comunicato schede Gilenya 2 Comunicazione AIFA del 07/12/2011 sulle schede Gilenya Comunicato s

Le complicanze da puntura lombare (rachicentesi)

La rachicentesi è la metodica necessaria per poter eseguire esami diagnostici sul liquor cerebrospinale, cioè il liquido che normalmente circola nel midollo spinale e nel cervello. Tecnicamente consiste nell’introdurre un ago di adeguate dimensioni, circa 10 cm. di lunghezza, nello spazio vertebrale compreso tra le strutture posteriori di una vertebra (le lamine vertebrali) e quelle anteriori, ovvero la superficie posteriore dei corpi vertebrali. Tale è lo spazio peridurale in cui è contenuto il cosiddetto sacco durale che è una propaggine dell’involucro durale che avvolge il midollo spinale. Il sacco durale si prolunga fino alle prime vertebre sacrali, mentre il midollo spinale “si ferma” a livello dell’ultima vertebra dorsale, la 12°. Per tale motivo la puntura del sacco durale per “estrarre” il liquor in esso circolante viene praticata,in genere, tra la 3° e la 4° vertebra lombare. Per motivi che esulano da questa comunicazione, la puntura per il prelievo di liquor può essere f