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Cellule Staminali: Asl di Manfredonia - «Metodo Vannoni? Ne teniamo conto»

Articolo del 29 aprile 2013

di Anna Maria Vitulano

MANFREDONIA - Davide Vannoni, fondatore di Stamina Foundation, e Marino Andolina, vicepresidente, sono stati ospiti delle due iniziative organizzate dall’associazione Viva la Vita Puglia onlus di domenica 28 aprile: la tavola rotonda sulle cellule staminali con il metodo Vannoni, tenuta al laboratorio urbano culturale, e lo spettacolo per la raccolta fondi al teatro comunale Dalla.

Vi hanno preso parte il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, il direttore generale Asl Foggia Attilio Manfrini, il presidente di Viva la Vita, Giovanni Longo, la vicepresidente dell’associazione Comitato 16 novembre onlus, Mariangela Lamanna. Tema di scottante attualità, finito dinanzi ai giudici ai quali si sono rivolti diversi genitori di bambini colpiti da gravi malattie neuro-degenerative per ottenere l’autorizzazione a poterli sottoporre alle cosiddette cure compassionevoli: così vengono definite nel decreto Turco 2006, reiterato da Fazio nel 2008, le cure fatte su pazienti che non avrebbero altra speranza ovvero “terapie di efficacia non provata secondo le autorità scientifiche nazionali” e somministrate ad alcuni bambini con malattie rare solo all’esito di ordinanze o sentenze di tribunali italiani.

Dopo i provvedimenti favorevoli riguardanti casi finiti sotto i riflettori dei media grazie soprattutto ai servizi di Giulio Golia de Le iene, il ministro della sanità Renato Balduzzi ha firmato un decreto legge in cui si autorizza “in via eccezionale” la prosecuzione delle cure già avviate, anche “se non conformi alla normativa vigente”, sulla base del principio etico “per cui un trattamento sanitario già avviato che non abbia dato gravi effetti collaterali, non dev'essere interrotto”.“Non entro nel dibattito tecnico -ha dichiarato Manfrini- ma sono dell’avviso che vadano prese decisioni. In provincia di Foggia dedichiamo molta attenzione a queste patologie per le quali non servono solo le medicine”.

“Oggi abbiamo in cura 50 persone - hanno spiegato Vannoni e Andolina - e tutte in evidente miglioramento. Quello che conta non è il dato statistico mondiale ma i miglioramenti nei pazienti. Il primo obiettivo da raggiungere è il protocollo medico. Con la comunità scientifica non riusciamo ad avere nessun confronto. Esistono pubblicazioni sulle staminali a livello mondiale ma il più grande esperto italiano non le legge nemmeno. Ai parlamentari chiediamo di modificare l’assurda regola secondo cui le cellule staminali sono dei farmaci e che ci impone la sperimentazione di cellule umane sui topi che non sono compatibili con l’essere umano, e di realizzare laboratori farmaceutici, magari come il San Gerardo di Monza, costato 3 miliardi di euro e che potrebbe curare 120 persone: e tutte le altre? Il nostro ambito sperimentale è quello dei trapianti”. Le richieste di ammissione al metodo Vannoni sono attualmente 15mila.




Fonte: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=615052&IDCategoria=1

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