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Sclerosi Multipla: da Roma un caso particolare di CCSVI

Articolo del 17 novembre 2012 preso da http://mediterranews.org/2012/11/sclerosi-multipla-da-roma-un-caso-particolare-di-ccsvi/


di Alessandro Rasman


E' stato pubblicato sul sito della prestigiosa rivista medica Phlebology un articolo intitolato " Angioplastica percutanea transluminale in un paziente con insufficienza venosa cronica cerebro spinale e vena cava superiore sinistra persistente".

Secondo alcuni ricercatori italiani, coordinati dal Dr. Tommaso Lupattelli, l'insufficienza venosa cronica cerebro spinale (CCSVI) è una sindrome caratterizzata da stenosi delle vene giugulari interne (IJVs) e/o della vena azygos e dalla formazione di canali venosi collaterali. Viene segnalato il caso di un paziente con CCSVI di 57 anni nel quale il deflusso venoso dalla IJV sinistra all'atrio destro avviene attraverso un'anomalia venosa, la vena cava superiore sinistra persistente (PLSVC). La PLSVC è causata dalla persistenza della vena cardinale anteriore di sinistra che drena il sangue dal ramo effluente da sinistra e dal lato sinistro della testa e del collo nel seno coronarico (tipo A), o nell'atrio sinistro (tipo B). La PLSVC può essere associata sia con un'ipoplasia della vena anonima o altre anomalie cardiache congenite.


A causa della presenza di un'ipoplasia della vena anonima di sinistra, l'angioplastica non è stata eseguita utilizzando la via ordinaria ma passando con il palloncino direttamente attraverso la PLSVC fino al IJV di sinistra. Infine, l'angioplastica è stata eseguita in modo standard nella IJV di destra così come nella vena azygos. L'angiografia di conferma ha dimostrato la completa riapertura di tutti i vasi trattati senza segni di complicanze peri e post-operatorie. Il paziente è stato dimesso il giorno seguente in buone condizioni generali. Secondo gli autori, la PLSVC è una rara anomalia congenita della vena, ma in caso di concomitante ipoplasia della vena anonima potrebbe rivelarsi una valida alternativa per il trattamento di pazienti con malattie delle vene giugulari interne.

Fonte: http://phleb.rsmjournals.com/content/early/2012/11/09/phleb.2012.012040.abstract


COMMENTO:


Anche questo caso dimostra come la CCSVI esista, smentendo di fatto il ridicolo studio Cosmo ( http://mediterranews.org/2012/10/sclerosi-multipla-e-metodo-zamboni-alcune-critiche-allo-studio-cosmo-dellaism/ ), promosso e finanziato dall'Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Fism-Aism), dove non è stata trovata alcuna correlazione tra la CCSVI (scoperta nel 2007 dal prof. Paolo Zamboni) e la Sclerosi Multipla, malattia gravemente invalidante che colpisce 63.000 italiani e per la quale purtroppo non sono ancora note né le cause né una terapia definitiva, nonostante le ingenti risorse investite per la ricerca soprattutto nel ricco campo farmaceutico.

Chronic cerebrospinal venous insufficiency (CCSVI) is a syndrome characterized by stenoses of the internal jugular veins (IJVs) and/or azygos veins and formation of collateral venous channels. A case of a 57-year-old patient with CCSVI in whom the venous outflow from the left IJV to the right atrium occurred through a venous anomaly, the persistent left superior vena cava (PLSVC), is reported. PLSVC is caused by persistence of the left anterior cardinal vein that drains blood from the limb effluent from the left and the left side of head and neck into coronary sinus (Type a), or in the left atrium (Type b). PLSVC can be associated either with innominate vein hypoplasia or other congenital heart abnormalities. Because of evidence of left innominate vein hypoplasia, angioplasty was not performed using the ordinary route but passing with the balloon directly through the PLSVC up to the left IJV. Finally, angioplasty was carried out in a standard manner in the right IJV as well as in the azygous vein. Confirmation angiogram revealed complete reopening of all treated vessels with no evidence of peri- and postoperative complications. The patient was discharged home the following day in good general conditions. PLSVC is a rare congenital vein anomaly but in case of concomitant innominate vein hypoplasia may prove to be a valuable alternative to treat patients with IJV diseases.

Source: http://phleb.rsmjournals.com/content/early/2012/11/09/phleb.2012.012040.abstract

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