La scoperta dell'acqua calda....
Secondo uno studio apparso su Neurology i climi torridi peggiorano la situazione
I pazienti affetti da sclerosi multipla d’estate stanno peggio. Le esacerbazioni cliniche e le lesioni cerebrali aumentano con l’aumentare della temperatura. Lo avrebbe dimostrato uno studio pubblicato su Neurology, il primo ad indagare la correlazione tra lo stato cognitivo dei pazienti SM e la temperatura esterna.
Lo studio statunitense, coordinato dal Dott. Leavitt, ha esaminato 40 pazienti con SM insieme a 40 persone sane utilizzate come controllo. Il team medico ha esaminato lo stato cognitivo (velocità di elaborazione, stato della memoria) in relazione alla temperatura esterna grazie ad analisi trasversali e longitudinali e tenendo presente le variabili legate all’età dei pazienti.
I risultati delle analisi hanno mostrato che la temperatura esterna più elevata è legata a un peggioramento dello stato cognitivo dei pazienti con sclerosi multipla. Questa scoperta potrebbe rivelarsi di grande utilità per la pianificazione della sperimentazione clinica, del trattamento e anche delle decisioni circa lo stile di vita dei pazienti stessi.
Secondo uno studio apparso su Neurology i climi torridi peggiorano la situazione
I pazienti affetti da sclerosi multipla d’estate stanno peggio. Le esacerbazioni cliniche e le lesioni cerebrali aumentano con l’aumentare della temperatura. Lo avrebbe dimostrato uno studio pubblicato su Neurology, il primo ad indagare la correlazione tra lo stato cognitivo dei pazienti SM e la temperatura esterna.
Lo studio statunitense, coordinato dal Dott. Leavitt, ha esaminato 40 pazienti con SM insieme a 40 persone sane utilizzate come controllo. Il team medico ha esaminato lo stato cognitivo (velocità di elaborazione, stato della memoria) in relazione alla temperatura esterna grazie ad analisi trasversali e longitudinali e tenendo presente le variabili legate all’età dei pazienti.
I risultati delle analisi hanno mostrato che la temperatura esterna più elevata è legata a un peggioramento dello stato cognitivo dei pazienti con sclerosi multipla. Questa scoperta potrebbe rivelarsi di grande utilità per la pianificazione della sperimentazione clinica, del trattamento e anche delle decisioni circa lo stile di vita dei pazienti stessi.
e ci hanno fatto pure uno studio? Come direbbe Carlo Verdone: "ma chi è sto' scienziato? Lo vorrei tanto conosce...."
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