Passa ai contenuti principali

Cellule Staminali e Sclerosi Multipla: parte il test sull'uomo

Dal sito http://www.medicinalive.com/medicina-tradizionale/ricerca-e-sperimentazione/via-test-umano-cellule-staminali-sclerosi-multipla/

Il momento è arrivato: a giugno partirà ufficialmente la sperimentazione umana per stabilire l’efficacia delle cellule staminali mesenchimali nella cura della sclerosi multipla. Tra qualche giorno partirà, infatti, il reclutamento dei pazienti. L’annuncio è stato dato dal dott. Antonio Uccelli, il responsabile del Centro sclerosi multipla dell’Università di Genova.
L’occasione è stata colta nel corso del congresso promosso dall’Aism (Associazione italiana sclerosi multipla, N.d.R.) all’interno della settimana dedicata all’informazione in merito a questa patologia e nell’ambito della Giornata Mondiale della lotta alla malattia. Lo studio, soprannominato Mesems, coinvolgerà nel suo iter diversi paesi: Italia, Spagna, Francia, Gran Bretagna, Danimarca, Svezia e Canada. Il nostro paese sin troverà in prima linea come coordinatore della ricerca, grazie al finanziamento elargito dalla Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, la Fisma.
L’obiettivo della sperimentazione clinica umana è quella di dimostrare, come già accaduto per il modello animale, che le cellule staminali mesenchimali (provenienti quindi dal midollo osseo, N.d.R.) sono in grado di spegnere “l’infiammazione” dovuta alla patologia e contemporaneamente riparare i tessuti danneggiati.
Questa malattia, di tipo cronico ed invalidante, colpisce il sistema nervoso centrale ed ogni anno di più mostra la sua crescita all’interno della popolazione. Nel mondo viene effettuata una diagnosi di sclerosi multipla ogni quattro ore: ad essere colpite sono maggiormente le donne ed i giovani di età compresa tra i 18 ed i 30 anni. Statisticamente, in Italia sono circa 65mila gli italiani che soffrono di questa patologia, mentre nel mondo si toccano i due milioni e mezzo di malati.
Le staminali adulte, in questo caso, si sono rivelate più funzionali e funzionanti delle embrionali. Ovviamente i tempi non saranno brevissimi: la sperimentazione richiederà  diverso tempo per validare il funzionamento di questo approccio, nel caso venisse confermato. Ciò non toglie che questo sia un primo passo importante intrapreso nella cura delle persone affette da sclerosi multipla.




The moment has arrived: in June, will officially start human trials to establish efficacy of mesenchymal stem cells to treat multiple sclerosis. In a few days leave, in fact, the recruitment of patients. The announcement was made by Dr.. Anthony Bird, the head of the Multiple Sclerosis Center at the University of Genoa.
The opportunity was taken during the conference sponsored dall'Aism (Italian Multiple Sclerosis Association, Ed) within the week dedicated to information about the disease and as part of World Day for Combating disease. The study, dubbed Mesems, as a process involving several countries: Italy, Spain, France, Great Britain, Denmark, Sweden and Canada. Our country will be in the very forefront as research coordinator, lavished with funding from the Italian Multiple Sclerosis Foundation, the FISMA.
The goal of human clinical trials is to demonstrate, as it did with the animal model, that the mesenchymal stem cells (derived from bone marrow and then, Ed) are able to turn off "inflammation" due to the disease while repair damaged tissues.
This disease, a chronic and disabling, affecting the central nervous system and more every year shows its growth in the population. The world is made a diagnosis of multiple sclerosis every four hours: to be the most affected are women and young people aged between 18 and 30 years. Statistically, in Italy there are about 65 thousand Italians who suffer from this disease, while in the world touching the two and a half million patients.
Adult stem cells, in this case, have proved to be more functional and functioning of cells. Obviously time will not be short: the trial will take some time to validate the operation of this approach, if it were confirmed. The fact remains that this is an important first step taken in the care of people with multiple sclerosis.




Commenti

Post popolari in questo blog

Rebif: reazioni avverse

I pazienti devono essere informati sulle più frequenti reazioni avverse associate alla somministrazione di interferone beta, inclusi i sintomi della sindrome si mil-influenzale (vedere paragrafo 4.8). Questi sintomi sono più evidenti all’inizio della terapia e diminuiscono in frequenza e gravità con il proseguire del trattamento. Rebif deve essere somministrato con cautela ai pazienti con disturbi depressivi pregressi o in corso ed in particolare a quelli con precedenti ideazioni suicide (vedere paragrafo 4.3). È noto che depressione e ideazioni suicide sono presenti con maggior frequenza nella popolazione dei malati di sclerosi multipla ed in associazione con l’uso dell’interferone. I pazienti in trattamento con Rebif devono essere avvisati di riferire immediatamente al loro medico l’eventuale comparsa di sintomi depressivi o ideazioni suicide. I pazienti affetti da depressione devono essere tenuti sotto stretto controllo medico durante la terapia con Rebif e trattati in modo approp

Sclerosi multipla: registro dei farmaci neurologici sottoposti a monitoraggio

Linee Guida 2012 Tysabri clicca qui per scaricare (PDF) Modifiche Gilenya 4 giugno 2012 su Gilenya clicca qui per scaricare (PDF) Nuovi controlli sulla scheda di Eleggibilità/Diagnosi (30 aprile 2012) su Gilenya clicca qui per scaricare (DOC) nota informativa importante del 30 aprile 2012 su Gilenya comunicato stampa Ema Gilenya 30 aprile (PDF) comunicato stampa 23 aprile 2012 comunicato stampa Ema Gilenya (PDF) Avviso modifica scheda Diagnosi Gilenya (fingolimod) del 16/03/2012 Scarica messaggio circolare Nota Informativa Importante su Gilenya (fingolimod) del 30/01/2012 Scarica la nota Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) del 20/01/2012 - Faq Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) del 20/01/2012 - Sicurezza Comunicato Stampa EMA su Gilenya (fingolimod) Comunicazione AIFA del 16/01/2012 sulle schede Gilenya Comunicato schede Gilenya 2 Comunicazione AIFA del 07/12/2011 sulle schede Gilenya Comunicato s

Le complicanze da puntura lombare (rachicentesi)

La rachicentesi è la metodica necessaria per poter eseguire esami diagnostici sul liquor cerebrospinale, cioè il liquido che normalmente circola nel midollo spinale e nel cervello. Tecnicamente consiste nell’introdurre un ago di adeguate dimensioni, circa 10 cm. di lunghezza, nello spazio vertebrale compreso tra le strutture posteriori di una vertebra (le lamine vertebrali) e quelle anteriori, ovvero la superficie posteriore dei corpi vertebrali. Tale è lo spazio peridurale in cui è contenuto il cosiddetto sacco durale che è una propaggine dell’involucro durale che avvolge il midollo spinale. Il sacco durale si prolunga fino alle prime vertebre sacrali, mentre il midollo spinale “si ferma” a livello dell’ultima vertebra dorsale, la 12°. Per tale motivo la puntura del sacco durale per “estrarre” il liquor in esso circolante viene praticata,in genere, tra la 3° e la 4° vertebra lombare. Per motivi che esulano da questa comunicazione, la puntura per il prelievo di liquor può essere f