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Sclerosi Multipla: emozioni e stress pesano molto

Dall'articolo di Elena Meli sul http://www.corriere.it

Emozioni e stress pesano molto
Il ruolo dei neurotrasmettitori
MILANO - Può sembrare strano, ma l'interlocutore privilegiato del sistema immunitario è il cervello. Le prove di connessioni strette fra i due sistemi ormai non si contano più: poco tempo fa una ricerca pubblicata su Science ha dimostrato che una specifica sotto-popolazione di linfociti T, pari a circa il 2% del totale, può essere stimolata dagli impulsi elettrici dei nervi a produrre un neurotrasmettitore, l'acetilcolina; lo stesso gruppo di ricerca ha anche verificato che la stessa acetilcolina, prodotta dopo stimolazione del nervo vago, può bloccare la formazione di citochine e sostanze infiammatorie. C'è di più: uno studio ancora più recente della Duke University ha verificato che l'interleuchina-1, molecola chiave dei processi infiammatori prodotta dalle cellule immunitarie, può influenzare i processi di apprendimento e la memoria.
SISTEMA NERVOSO - I rapporti fra cervello e immunità sono perciò molto complessi e arrivano "da lontano", come spiega Gianvito Martino, presidente dell'Associazione Italiana di Neuroimmunologia e responsabile del Dipartimento di Neuroscienze all'Istituto scientifico universitario San Raffaele di Milano: «Durante l'evoluzione dell'embrione le cellule che diventeranno il sistema nervoso centrale sono circondate da un letto di cellule del sistema immunitario: i due sistemi parlano perciò lo stesso linguaggio fin prima della nascita e così non stupisce osservare che il cervello è un bersaglio in molte malattie con una componente immunologica, o che, al contrario, l'attività cerebrale può in qualche modo “modulare” quella immune». È per questo che lo stress e anche altre condizioni emotive hanno conseguenze sulle nostre difese; il guaio è che per il momento non si capisce attraverso quali meccanismi ciò accada, perciò ancora non sappiamo come si potrebbe intervenire per sfruttare questo legame a nostro vantaggio.
LINFOCITI E ANTICORPI - Molto di più è stato fatto sul versante opposto, ovvero quando malattie con una componente immunitaria hanno un effetto sulla salute del sistema nervoso: «Quando il "dialogo" salta, dobbiamo tentare di ripristinarlo: non è semplice, le ricerche in questo settore sono complesse — spiega Martino —. Tuttavia appare sempre più chiaro che l'impatto di linfociti e anticorpi sulle malattie neurologiche è grande e non si limita alla sclerosi multipla, l'"archetipo" delle malattie neuroimmuni: oggi sappiamo che il sistema immune ha un ruolo anche in patologie come l'Alzheimer, il Parkinson o la sclerosi laterale amiotrofica e si stanno studiando ad esempio vaccini che possano aiutare a eliminare le placche amiloidi dell'Alzheimer. In futuro dalla neuroimmunologia arriveranno sempre maggiori spunti e magari anche terapie per curare malattie del sistema nervoso centrale».

Fonte: http://www.corriere.it/salute/12_aprile_23/emozioni_stress_89779210-8aee-11e1-9df7-98e3d52d16a5.shtml#id=I1_1335191731924&parent=http%3A%2F%2Fwww.corriere.it&rpctoken=194546130&_methods=onPlusOne%2C_ready%2C_close%2C_open%2C_resizeMe%2C_renderstart


Emotions and stress weigh heavily
The role of neurotransmitters
MILAN - It may seem strange, but the privileged interlocutor of the immune system is the brain. The evidence of close connections between the two systems now no longer count: recently, a study published in Science showed that a specific subpopulation of T lymphocytes, approximately 2% of the total, can be stimulated by electrical impulses nerve to produce a neurotransmitter, acetylcholine, and the same research group also verified that the same acetylcholine, produced after stimulation of the vagus nerve, can block the formation of cytokines and inflammatory substances.
What is more, an even more recent study at Duke University has found that interleukin-1, a key molecule of inflammation produced by immune cells, may influence the processes of learning and memory.
NERVOUS SYSTEM - The relationship between brain and immunity are therefore very complex and coming "from afar", explains Gianvito Martino, president of the Italian Association of Neuroimmunology and Head of the Department of Neuroscience, Scientific Institute San Raffaele University of Milan: "During the evolution of the embryo cells that will become the central nervous system are surrounded by a bed of cells of the immune system so the two systems speak the same language since before birth, and so it is not surprising to observe that the brain is a target in many diseases with an immunological component, or which, on the contrary, the brain activity can in some way "modular" the immune. "
That is why stress and other emotional conditions have consequences for our defenses; the trouble is that for the moment it is not clear through what mechanisms this to happen, so we do not know how you could intervene to exploit this relationship to our advantage.
LYMPHOCYTES AND ANTIBODIES - Much more has been done on the opposite side, or when a component of immune diseases have an effect on the health of the nervous system: "When the" box "jumps, we groped to get it back: not simple, the research in this area are complex - Martin explains -. However, it is increasingly clear that the impact of lymphocytes and antibodies on neurological disease is large and not limited to multiple sclerosis, '"archetype" of neuroimmune diseases: today we know that the immune system has a role in diseases such as' Alzheimer's, Parkinson's or amyotrophic lateral sclerosis and we are studying such vaccines could help remove amyloid plaques of Alzheimer's. In the future neuroimmunology will always get more ideas and maybe even cures for diseases of the central nervous system. "

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