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CCSVI: seconda conferenza dell'ISNVD, ad Orlando-Florida









Alla seconda Conferenza Annuale dell'ISNVD (Società Internazionale per la malattia neurovascolare) è un'organizzazione no-profit, ed è un'associazione professionale fondata nel 2010 composta da medici, scienziati, fisici, tecnologi e ricercatori di tutto il mondo che sono preposti a promuovere lo sviluppo della ricerca per le malattie neurovascolari correlate, tra cui insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) . Scienzati da tutto il mondo si sono riuniti la settimana scorsa per far progredire le conoscenze e la collaborazione in una zona critica della medicina e della scienza, ossia le malatti neurovascolari. Nel corso degli ultimi anni, è stata intrapresa una nuova strada per situazioni come la SM e il Morbo di Parkinson, e l'interesse e la ricerca sono cresciuti esponenzialmente. La CCSVI, infatti, ha attirato l'attenzione mondiale per la sua potenziale correlazione con queste e molte altre malattie.
È stato ipotizzato che questo restringimento di vene limita il flusso del sangue al cervello, alterando il drenaggio del cervello, e può contribuire a lesioni sul tessuto cerebrale associato con MS e altre malattie neurovascolari.
Tuttavia, mentre la CCSVI ha generato forte interesse tra i pazienti in tutto il mondo della SM, e mentre studi scientifici indipendenti, scelgono un' associazione con la SM, il lavoro è ancora in corso per determinare conclusivamente che la condizione è associata a queste malattie, nonché per determinare i migliori metodi per la diagnosi e trattamento. Questi sono tra i temi principali in discussione alla riunione  della Società Internazionale per patologie neurovascolari.Intervengono alla conferenza stampa: ISNVD Presidente Robert Zivadinov, MD, PhD, professore di Neurologia presso l'Università di Buffalo, E. Mark Haacke, PhD, ricercatore globale; Michael D. Dake, MD, capo della Radiologia Interventistica presso la Stanford University. , Paolo Zamboni, MD, Direttore del Centro Malattie Vascolari dell'Università di Ferrara in Italia e padre di CCSVI; Simka Marian, MD, PhD, ISNVD neo-presidente, amministratore di una clinica vascolare in Pszczyna, Polonia; DavidHubbard, MD, Presidente della Fondazione per la ricerca Hubbard fMRI. Alcuni degli argomenti principali comprendono:Stabilire standard per l'utilizzo di diverse modalità di imaging per la diagnosi di CCSVI: le norme per stabilire i metodi migliori per individuare anomalie nelle vene sono ancora largamente carenti. L'ISNVD sta assumendo un ruolo di primo piano per stabilire il valore delle diverse modalità di imaging per la diagnosi di CCSVI. Una particolare attenzione viene data a raggiungere un consenso in imaging non invasiva e invasiva delle anomalie venose extra-e intra-cranica. Tra le altre modalità abbiamo: ultrasuoni, risonanza magnetica venografia, venografia catetere ed ecografia endoluminale.È stato determinato che l'uso multi-modale di imaging è il primo grande passo verso la creazione di una serie di standard da utilizzare per lo screening, così come per la valutazione pre-e post-trattamento di pazienti con CCSVI;Un nuovo dispositivo è stato presentato per la valutazione rapida non invasiva del ritorno venoso cerebrale: è stato annunciato uno strumento ideale per lo screening della CCSVI tra i pazienti affetti da malattie neurodegenerative, conosciuto come la pletismografia cervicale. È anche utile e conveniente per controllare il risultato di trattamento endovascolare di CCSVI dopo l'operazione.
E' stata dimostrata la rilevanza clinica di flusso anomalo di CSF in pazienti con sclerosi multipla.Diversi studi hanno dimostrato che i valori di flusso in soggetti affetti da diverse malattie neurologiche che si presentano con stenosi morfologiche sono diversi da quelli senza stenosi e da controlli sani. Si è concluso che la valutazione del flusso venoso mediante risonanza magnetica può rappresentare un potenziale biomarcatore per la diagnosi di anomalie venose legate a malattie neurologiche.
Una serie di studi innovativi sulla perfusione, ipossia, ischemia e di riperfusione sono stati presentati, nonché il ruolo fisiologico del letto capillare e ciò che può portare al suo funzionamento.Il contenuto di ferro aumenta può servire come biomarker per la progressione della malattia. I recenti progressi nella misura di ferro con la suscettibilità weighted imaging (SWI) e altre tecniche di imaging basate sulla rilassometria hanno rivelato che non vi è un eccessivo deposito di ferro nei gangli basali nella SM. I meccanismi che portano alla deposizione di ferro anormale sono stati discussi, nonché i primi studi genetici di varie mutazioni di singoli polimorfismi nucleotidi di ferro vari geni correlati. È stato dimostrato che il ferro è già presente in primo attacco clinico nei pazienti con sclerosi multipla.Sicurezza e esiti di efficacia dopo il trattamento endovascolare per CCSVI in pazienti con SM: Una grande attenzione è stata dedicata a descrivere le considerazioni metodologiche su come eseguire studi clinici e misurare i risultati correlati al trattamento dei disturbi neurologici.Uno degli obiettivi primari del ISNVD è quello di incoraggiare approcci sicuri ed etici nella progettazione di nuovi studi clinici che indagano questa parte importante del puzzle. E 'di fondamentale importanza per valutare il recupero dei pazienti dopo l'angioplastica. Questa ricerca affronta tale questione e parla dei potenziali benefici offerti dal trattamento del problema venoso.









Orlando, FL --- Scientists from all over the world came together this week to advance knowledge and collaboration in a critical area of medicine and science – neurovascular disease. Over the past several years, a new avenue of research into the venous involvement in neurovascular conditions ranging from multiple sclerosis to Parkinson’s has grown exponentially. A phenomenon called chronic cerebrospinal venous insufficiency (CCSVI), has attracted global attention for its potential correlation with those and many other diseases.
CCSVI refers to impaired blood flow from the central nervous system to the periphery. It has been hypothesized that this narrowing of veins restricts blood flow from the brain, altering brain drainage, and may contribute to brain tissue injury that is associated with MS and other neurovascular diseases.
Yet, while CCSVI has generated intense interest among MS patients worldwide, and while independent scientific studies, point to an association with MS, work is still being done to determine conclusively that the condition is associated with these diseases, as well as to determine the best methods for diagnosis and treatment. These are among the key topics being discussed at the February Annual Meeting of the International Society for NeuroVascular Disease in Orlando, Fl.
Speakers at the press conference included: ISNVD President Robert Zivadinov, MD, PhD., professor of Neurology at the University at Buffalo; E. Mark Haacke, PhD, global researcher; Michael D. Dake, MD, Chief of Interventional Radiology at Stanford University; Paolo Zamboni, MD, Director of Vascular Diseases Center at the University of Ferrara in Italy and father of CCSVI; Marian Simka, MD, PhD, ISNVD president-elect, administrator of a vascular clinic in Pszczyna, Poland; DavidHubbard, MD, Chairman of the Hubbard Foundation for fMRI research. Some of the key topics included:
Establishing Standards for use of Different Imaging Modalities for Diagnosis of CCSVI: The standards for establishing the best methods for detecting abnormalities in the veins are still largely lacking. The ISNVD is taking a leading role to establish the value of different imaging modalities for the diagnosis of CCSVI. An emphasis is being given to reaching a consensus in non-invasive and invasive imaging of extra- and intra-cranial venous abnormalities. Among others, the following imagining modalities were discussed: ultrasound, magnetic resonance venography, catheter venography and intraluminal ultrasound. It has been determined that the use of multi-modal imaging is the first big step toward creating a set of standards to be used for screening, as well as for pre- and post-treatment assessment of patients with CCSVI;
A New Device for Rapid Non-Invasive Assessment of Cerebral Venous Return was Presented: An ideal tool to screen for CCSVI among patients affected by neurodegenerative disorders, known as cervical plethysmography was announced. It is also useful and cheaper to monitor the result of endovascular treatment of CCSVI after the operation.
The Effect of Hemodynamics on Endothelium Adhesion and Permeability: The role of abnormal venous flow in neurodegenerative diseases and aging has been widely discussed. Novel information was presented on the effect of hemodynamics on endothelium adhesion and permeability in-vitro and in-vivo models. In particular, a group from Lousiana State Univeristy presented the first CCSVI endothelial model experiments. The role of endothelium damage in
MS, Parkinson's disease, Sturge-Weber syndrome, normal pressure hydrocephalus and aging was extensively discussed;
Evaluation of Cerebrospinal Fluid Flow in Multiple Sclerosis Patients Using Phase Contrast MRI: Number of original studies were presented on this topic. It has been reported that it may be possible to be discern the cases with abnormal CSF flow and compare this to the presence of either stenoses or abnormal jugular venous flow. In addition, clinical relevance of abnormal CSF flow has been demonstrated in patients with MS;
MRI Evaluation of Venous Flow Through Internal Jugular Veins: Several studies showed that flow values in subjects affected by several neurologic diseases who present with morphological stenoses are different from those without stenoses and from healthy controls. It has been concluded that evaluation of venous flow by MRI may represent a potential biomarker for diagnosis of venous related abnormalities in neurologic diseases.
Perfusion, Hypoxia, Ischemia And Reperfusion: A number of breakthrough studies on perfusion, hypoxia, ischemia and reperfusion were presented, as well as the physiological role of the capillary bed and what can lead to its malfunction;
Assessing Abnormal Iron Content in Deep Gray Matter of Patients with MS and Other Neurologic Diseases.
Increased iron content may serve as a biomarker for the progression of disease. Recent advances in measuring iron with susceptibility weighted imaging (SWI) and other relaxometry based imaging techniques have revealed that there is excessive iron deposition in basal ganglia in MS. The mechanisms leading to abnormal iron deposition were discussed, as well as the first genetic studies of various mutations of single nucleotid polymorphisms of various iron-related genes. It has been shown that iron is already present at first clinical attack in patients with MS;
Safety and Efficacy Outcomes after Endovascular Treatment for CCSVI in Patients with MS: Careful attention was devoted to describe methodological considerations about performing clinical trials and measuring related treatment outcomes in neurological disorders, with particular emphasis on MS. One of the primary goals of the ISNVD is to encourage safe and ethical approaches in designing new clinical trials that will investigate this important part of the puzzle. It is critically important to assess the recovery of patients post angioplasty. This research addresses that issue and speaks to the potential benefits offered by treatment of the venous problem.
About ISNVD
The International Society for NeuroVascular Disease is a non-profit professional association founded in 2010 comprised of physicians, scientists, physicists, technologists and researchers worldwide who are devoted to furthering the development of research for neurovascular related diseases - including Chronic Cerebrospinal Venous Insufficiency (CCSVI). The society will hold annual scientific meetings and sponsor educational and scientific workshops. ISNVD is dedicated to promoting communication, research, development, applications, and the availability of information on neurovascular and related neurodegenerative diseases such as multiple sclerosis internationally. CCSVI is a reported abnormality in blood drainage from the brain and spinal cord which may contribute to nervous system damage in MS. This hypothesis has been put forth by Dr. Paolo Zamboni from the University of Ferrara in Italy, an ISNVD past-President and current member, who published his initial findings in June 2009 and continues to be at the forefront of CCSVI research.





Fonte: http://www.isnvd.org/files/bios/PressConferenceRelease.pdf

n.b.: foto presa da 
ccsvi-sm.org

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